Una mostra densa, che trae il suo titolo da un testo di Jean Baudrillard il quale in “Power Inferno”
scrive, a proposito dell’attentato e del crollo delle Twin Towers, che “d
opo un evento del genere, è troppo tardi per l’arte, troppo tardi per la rappresentazione” .
Jean-Pierre Giovanelli, tuttavia, nel suo rapporto interlocutorio diretto con Baudrillard, di cui utilizza l’affermazione come titolo della mostra, con Virilio, che lo ha recentemente presentato nel catalogo dell’installazione
Conflictus, con René Berger che guarda alla sua opera come a un’interfaccia in cerca di universo, con Frank Popper che lo vede
artista-architetto della comunicazione, profondamente critico nei confronti del globalismo di stampo economico, con Jacques Isoard che nella Rotonda di
Converse a Liegi ha visto,
nello spazio-tempo di una sera, un aldilà di questo mondo, è e resta un artista dedito alla rappresentazione del conflitto tra il reale e il virtuale, tra la materia e l’immateriale, tra gli eventi del mondo e l’ immensità interiore.

Jean Pierre Giovanelli sarà presente con un’installazione anche all’interno della mostra “Il viaggio dell’uomo immobile” presso il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce (29 ottobre 03 - 1 febbraio 04)
Il catalogo “Troppo tardi per la rap-presentazione - Converse” sarà disponibile in galleria, con testi di Viana Conti, René Berger, Frank Popper, Jean Pierre Giovanelli e Jacques Izoard.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro Culturale Francese Galliera di Genova