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Jessica Carroll
Ermanno Tedeschi Gallery presenta, con una doppia mostra personale nelle sedi di Milano e Torino, i nuovi lavori di Jessica Carroll dedicati al mondo animale e alla natura.
Comunicato stampa
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Ermanno Tedeschi Gallery presenta, con una doppia mostra personale nelle sedi di Milano e Torino, i nuovi lavori di Jessica Carroll dedicati al mondo animale e alla natura.
A Milano sarà protagonista il mondo acquatico con i suoi silenziosi abitanti, carichi di simboli e di suggestioni; la galleria di Torino, invece, si popolerà di animali e piante, che richiamano il mondo degli uomini e ad esso si riferiscono. Istinto, inconscio, elementi naturali - aria, acqua e terra - si legano a creare sculture liriche, poetiche, realizzate con straordinaria delicatezza e leggerezza, grazie al rigore, alla tecnica e all’amore per la materia propria di Jessica Carroll.
La poetica della scultrice italo-americana si concentra qui sui concetti di cambiamento - le sue anguille, protagoniste dell’opera “Fase opaca e fase trasparente”, sono animali che subiscono una metamorfosi durante la loro vita, da trasparenti diventano opache con l’età adulta – e movimento - questi animali migrano dal Mar dei Sargassi per arrivare fino agli estuari europei.
A Torino, invece, i suoi animali, e in particolare la scultura “Tredici modi di vedere un merlo” (tratto da una poesia di Wallace Stevens), mostra le infinite possibilità di percezione della realtà, dichiarando allo stesso tempo come questa possibilità sia propria solo dell’uomo. Allo stesso modo i suoi cipressi, realizzati in resina trasparente, dichiarano nella forma la loro identità ma la loro ombra riflessa tradisce il nostro occhio.
Con rigore scientifico, Carroll si muove come una biologa, o una etologa, e affronta con semplicità e immediatezza una natura conosciuta e amata. Un amore che si riflette anche nel trattare la materia stessa: il marmo nero del Belgio, prediletto per questa doppia personale, diventa morbido e vellutato sotto le sue mani; mentre la resina prende forme reali e al contempo “invisibili”.
Jessica R. Carroll (1961), artista italo – americana, si è inizialmente dedicata alla fotografia, compiendo viaggi di ricerca fotografica nei parchi naturali di tutto il mondo. Si è specializzata in acquaforte e fotografie al Cleveland Institute of Art (Ohio, USA). Vive fra Torino e Carrara dove lavora con la scultura. Carroll ha esposto in numerose mostre personali e collettive, tra queste ultime si ricordano la XIII Biennale Internazionale di Scultura Carrara Premio Internazionale Giovane Scultura (2008) e la Fondazione Messina Casalbeltrame (NO) nel 2007. Fra gli altri, hanno scritto di lei: Francesco Poli, Marisa Vescovo, Nico Orengo e Luca Beatrice.
A Milano sarà protagonista il mondo acquatico con i suoi silenziosi abitanti, carichi di simboli e di suggestioni; la galleria di Torino, invece, si popolerà di animali e piante, che richiamano il mondo degli uomini e ad esso si riferiscono. Istinto, inconscio, elementi naturali - aria, acqua e terra - si legano a creare sculture liriche, poetiche, realizzate con straordinaria delicatezza e leggerezza, grazie al rigore, alla tecnica e all’amore per la materia propria di Jessica Carroll.
La poetica della scultrice italo-americana si concentra qui sui concetti di cambiamento - le sue anguille, protagoniste dell’opera “Fase opaca e fase trasparente”, sono animali che subiscono una metamorfosi durante la loro vita, da trasparenti diventano opache con l’età adulta – e movimento - questi animali migrano dal Mar dei Sargassi per arrivare fino agli estuari europei.
A Torino, invece, i suoi animali, e in particolare la scultura “Tredici modi di vedere un merlo” (tratto da una poesia di Wallace Stevens), mostra le infinite possibilità di percezione della realtà, dichiarando allo stesso tempo come questa possibilità sia propria solo dell’uomo. Allo stesso modo i suoi cipressi, realizzati in resina trasparente, dichiarano nella forma la loro identità ma la loro ombra riflessa tradisce il nostro occhio.
Con rigore scientifico, Carroll si muove come una biologa, o una etologa, e affronta con semplicità e immediatezza una natura conosciuta e amata. Un amore che si riflette anche nel trattare la materia stessa: il marmo nero del Belgio, prediletto per questa doppia personale, diventa morbido e vellutato sotto le sue mani; mentre la resina prende forme reali e al contempo “invisibili”.
Jessica R. Carroll (1961), artista italo – americana, si è inizialmente dedicata alla fotografia, compiendo viaggi di ricerca fotografica nei parchi naturali di tutto il mondo. Si è specializzata in acquaforte e fotografie al Cleveland Institute of Art (Ohio, USA). Vive fra Torino e Carrara dove lavora con la scultura. Carroll ha esposto in numerose mostre personali e collettive, tra queste ultime si ricordano la XIII Biennale Internazionale di Scultura Carrara Premio Internazionale Giovane Scultura (2008) e la Fondazione Messina Casalbeltrame (NO) nel 2007. Fra gli altri, hanno scritto di lei: Francesco Poli, Marisa Vescovo, Nico Orengo e Luca Beatrice.
04
marzo 2009
Jessica Carroll
Dal 04 marzo al 06 maggio 2009
arte contemporanea
Location
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Torino, Via Carlo Ignazio Giulio, 6, (Torino)
Torino, Via Carlo Ignazio Giulio, 6, (Torino)
Orario di apertura
da mar. a sab. 11-13 e 16-20 o su appuntamento
Vernissage
4 Marzo 2009, dalle 18.30, sarà presente l’artista
Autore