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Jessica Steri – Direttamente dal fuoco
Personale della giovane artista di origine sarda residente a Ferrara da diversi anni
Comunicato stampa
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Non è estraneo all’etnia l’avvertire i mutamenti del cielo. Chi, nato accanto all’argine del Po, ne intravede lo splendore oltre il velo di nebbia, non nega quei pulviscoli d’umore, ma li trasforma in una poetica dalla trasparente e malinconica memoria, come nel caso di Michelangelo Antonioni.
Jessica Steri viene dalla Sardegna, isola che fonde cielo e mare in un tutt’uno felicemente, anche se con polarità ritmiche, conchiuso. Che l’azzurro ed il rosso evochino sentimenti diversi è cosa nota: ma nei suoi quadri non è la sola percezione immediata che valuta sia la diversità che la modulazione dei passaggi. E’ il mutamento della mano sulla tela che provoca la densità, il raggrumarsi delle nubi, il dissolversi dei nembi e i cirri che s’arricciano leggeri. Non che quegli squarci siano estranei alla visione, perché appartengono al rivissuto dello sguardo, ad una memoria docile ed aggressiva. Aggressiva, sia inteso, in quanto la mano investe, meravigliandosi ad ogni pennellata, ogni possibile passaggio cromatico, interpretando con la palpitazione ciò che da tempo appartiene al proprio cuore. Dalla varietà degli azzurri, monocromati ma con timbri di verde in costante equilibrio, ai rossi accesi, multiformi ma compatti che implodono ed esplodono senza offendere ogni latente attesa oleografica. Che, sia detto per inciso, è sempre fortunatamente tenuta lontano dal dipingere di Jessica. Due sequenze di un’officina che, da almeno quattro anni, s’è fatta intensa e quanto mai operosa. Due fasi che si richiamano ma non vanno superficialmente confuse. E’ mia convinzione, infatti, che la serie "rossa"- pulsiva, materica, allusiva e reale al tempo stesso – includa una serie di passaggi che richiamano l’ulteriorità degli sviluppi, oltre il soggetto tanto amato e accarezzato da anni. Se si pensa che Jessica Steri ha trasformato in autentica accademia il suo appartamento, con la tenacia che certo non manca ai sardi, l’attuale sequenza esposta a Ferrara finalmente rivela un primo reale approdo professionale. Di quella professionalità che ancora fa vibrare cuore, intelligenza e vigilanza accorta della mano.
settembre 2005 Franco Patruno
Jessica Steri viene dalla Sardegna, isola che fonde cielo e mare in un tutt’uno felicemente, anche se con polarità ritmiche, conchiuso. Che l’azzurro ed il rosso evochino sentimenti diversi è cosa nota: ma nei suoi quadri non è la sola percezione immediata che valuta sia la diversità che la modulazione dei passaggi. E’ il mutamento della mano sulla tela che provoca la densità, il raggrumarsi delle nubi, il dissolversi dei nembi e i cirri che s’arricciano leggeri. Non che quegli squarci siano estranei alla visione, perché appartengono al rivissuto dello sguardo, ad una memoria docile ed aggressiva. Aggressiva, sia inteso, in quanto la mano investe, meravigliandosi ad ogni pennellata, ogni possibile passaggio cromatico, interpretando con la palpitazione ciò che da tempo appartiene al proprio cuore. Dalla varietà degli azzurri, monocromati ma con timbri di verde in costante equilibrio, ai rossi accesi, multiformi ma compatti che implodono ed esplodono senza offendere ogni latente attesa oleografica. Che, sia detto per inciso, è sempre fortunatamente tenuta lontano dal dipingere di Jessica. Due sequenze di un’officina che, da almeno quattro anni, s’è fatta intensa e quanto mai operosa. Due fasi che si richiamano ma non vanno superficialmente confuse. E’ mia convinzione, infatti, che la serie "rossa"- pulsiva, materica, allusiva e reale al tempo stesso – includa una serie di passaggi che richiamano l’ulteriorità degli sviluppi, oltre il soggetto tanto amato e accarezzato da anni. Se si pensa che Jessica Steri ha trasformato in autentica accademia il suo appartamento, con la tenacia che certo non manca ai sardi, l’attuale sequenza esposta a Ferrara finalmente rivela un primo reale approdo professionale. Di quella professionalità che ancora fa vibrare cuore, intelligenza e vigilanza accorta della mano.
settembre 2005 Franco Patruno
03
settembre 2005
Jessica Steri – Direttamente dal fuoco
Dal 03 al 18 settembre 2005
giovane arte
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 17-20; sabato e festivi 10.30-12.30 e 17-20; martedì chiuso
Vernissage
3 Settembre 2005, ore 18,30
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