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Jessica Stockholder – Glimpse
Jessica Stockholder è nota per i suoi “accumuli” di materiali eterogenei e fra loro variamente connessi, creati dall’assemblaggio di oggetti di uso domestico: mobili, sedie, tessuti, ma anche utensili da cucina contenitori di plastica, lampade.
Comunicato stampa
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Raffaella Cortese è lieta di presentare nello spazio di Via Stradella 1 la mostra personale di Jessica Stockholder, con cui la galleria collabora dal 2000.
Jessica Stockholder è una tra le figure più interessanti nel panorama dell'arte contemporanea americana. Il suo lavoro si inquadra nel novero delle ricerche di tipo installativo che, combinando materiali eterogenei e fra loro variamente connessi, trasformano lo spazio mutandone radicalmente la percezione e anche l'agibilità.
L’artista è nota per i suoi "accumuli", creati dall'assemblaggio di oggetti di uso domestico: mobili, sedie, tessuti, ma anche utensili da cucina contenitori di plastica, lampade. Uno sguardo impietoso sull'effimero che circonda la nostra vita quotidiana indagando a fondo la natura e i meccanismi dell’esperienza umana. Come lei stessa afferma: "assurdi legami tra le cose, involontarie unioni, incontri, casualità..." innescano un meccanismo di associazione che gradualmente si trasmette ad altri oggetti e allo spazio in cui essi si trovano.
In tutti i suoi “incastri” di elementi si incontrano con una straordinaria sensibilità pittorica, colori accesi e dissonanti, accostamenti improbabili dei materiali, linee spezzate, ma in ciascuno di essi si può cogliere un diverso umore, forse anche un diverso racconto. L’artista usa quindi la materia come luogo di finzione, fantasia e illusione.
In mostra da Raffaella Cortese una serie di sculture recenti che evidenziano il suo fresco vocabolario formale ricco di possibilità interpretative, con aspetti giocosi ma allo stesso tempo poetici.
Negli ultimi anni Stockholder ha realizzato importanti e grandi installazioni di Arte Pubblica in varie città: da Chicago con l’installazione urbana Color Jam, a New York Flooded Chambers Maid in Madison Square fino al sublime progetto site specific al Palazzo di Cristallo di Madrid Peer Out to See, superando i confini tra pittura, scultura e architettura.
Jessica Stockholder ( Seattle, USA 1959) vive e lavora a Chicago.n I suoi lavori sono stati esposti nei principali musei americani ed europei. Tra le sue mostre principali: Fondazione Barrie de la Maza, Vigo (2012), Musée d'Art Moderne, Saint-Etienne Métropole (2012), Aldrich Contemporary Art Museum (2011), Palacio de Cristal, Reina Sofia, Madrid (2010), Denver Art Center (2009), Vancouver art Gallery, Vancouver (2006), Gam Torino (2006), Whitney Biennal, Whitney Museum, New York (2004), Chelsea Art Museum, New York (2003), Baltic Art Center, Visby, (2003,) Capc, Museé d'art contemporain de Bordeaux (2003), Kunstverein, San Gallo (2001), Dia Center for the Arts, New York (1995), Fondazione la Caixa, Barcellona (1995), Kunsthalle, Zurigo (1992).
La mostra è in concomitanza con la personale di Karla Black nella galleria di Via Stradella 7.
Jessica Stockholder è una tra le figure più interessanti nel panorama dell'arte contemporanea americana. Il suo lavoro si inquadra nel novero delle ricerche di tipo installativo che, combinando materiali eterogenei e fra loro variamente connessi, trasformano lo spazio mutandone radicalmente la percezione e anche l'agibilità.
L’artista è nota per i suoi "accumuli", creati dall'assemblaggio di oggetti di uso domestico: mobili, sedie, tessuti, ma anche utensili da cucina contenitori di plastica, lampade. Uno sguardo impietoso sull'effimero che circonda la nostra vita quotidiana indagando a fondo la natura e i meccanismi dell’esperienza umana. Come lei stessa afferma: "assurdi legami tra le cose, involontarie unioni, incontri, casualità..." innescano un meccanismo di associazione che gradualmente si trasmette ad altri oggetti e allo spazio in cui essi si trovano.
In tutti i suoi “incastri” di elementi si incontrano con una straordinaria sensibilità pittorica, colori accesi e dissonanti, accostamenti improbabili dei materiali, linee spezzate, ma in ciascuno di essi si può cogliere un diverso umore, forse anche un diverso racconto. L’artista usa quindi la materia come luogo di finzione, fantasia e illusione.
In mostra da Raffaella Cortese una serie di sculture recenti che evidenziano il suo fresco vocabolario formale ricco di possibilità interpretative, con aspetti giocosi ma allo stesso tempo poetici.
Negli ultimi anni Stockholder ha realizzato importanti e grandi installazioni di Arte Pubblica in varie città: da Chicago con l’installazione urbana Color Jam, a New York Flooded Chambers Maid in Madison Square fino al sublime progetto site specific al Palazzo di Cristallo di Madrid Peer Out to See, superando i confini tra pittura, scultura e architettura.
Jessica Stockholder ( Seattle, USA 1959) vive e lavora a Chicago.n I suoi lavori sono stati esposti nei principali musei americani ed europei. Tra le sue mostre principali: Fondazione Barrie de la Maza, Vigo (2012), Musée d'Art Moderne, Saint-Etienne Métropole (2012), Aldrich Contemporary Art Museum (2011), Palacio de Cristal, Reina Sofia, Madrid (2010), Denver Art Center (2009), Vancouver art Gallery, Vancouver (2006), Gam Torino (2006), Whitney Biennal, Whitney Museum, New York (2004), Chelsea Art Museum, New York (2003), Baltic Art Center, Visby, (2003,) Capc, Museé d'art contemporain de Bordeaux (2003), Kunstverein, San Gallo (2001), Dia Center for the Arts, New York (1995), Fondazione la Caixa, Barcellona (1995), Kunsthalle, Zurigo (1992).
La mostra è in concomitanza con la personale di Karla Black nella galleria di Via Stradella 7.
28
maggio 2014
Jessica Stockholder – Glimpse
Dal 28 maggio al 02 agosto 2014
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19.30
Vernissage
28 Maggio 2014, ore 19 - 21
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