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Jimmy Rivoltella – La memoria della particelle elementari remix
Rivoltella sottrae oggetti altrimenti destinati alla dimenticanza e allo scolorimento e restituisce loro una possibilità di riscatto. La sua poetica è un atto di memoria: soffia via la polvere dalle soffitte, illumina gli angoli dimenticati dei depositi, rende protagonisti materiali di scarto
Comunicato stampa
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JIMMY RIVOLTELLA
Le poesie si guardano. Gli occhi ascoltano. E lo sguardo posato su frammenti di vite altrui e tempi
altri può diventare un viaggio nella profondità del nostro animo.
Succede di fronte alle opere di Jimmy Rivoltella. Robin Hood del tempo, Rivoltella sottrae oggetti
altrimenti destinati alla dimenticanza e allo scolorimento e restituisce loro una possibilità di
riscatto. La sua poetica è un atto di memoria: soffia via la polvere dalle soffitte, illumina gli angoli
dimenticati dei depositi, rende protagonisti materiali di scarto.
Nei suoi collage persone, parole, gesti di storie passate tornano alla vita. Ma in una realtà del tutto
diversa, fatta di relazioni imprevedibili, collocazioni desuete, contesti improbabili. È per questo
motivo che pur sembrando familiare, legato al quotidiano, in realtà quello dell’artista è un mondo
che apre a una dimensione nuova, quella della poesia appunto, sottratta al tempo e allo spazio.
Oltre il tempo e lo spazio.
Nelle opere di Rivoltella tutto parla, i materiali di recupero che fanno da base: stoffe di vecchi
materassi, carte di ogni tipo. E sovrapposti foto, frammenti di oggetti, ritagli di giornale, scritte
a mano. I vari strati dialogano tra loro creando allusioni, contrasti, risonanze. Un discorso tutto
interno all’opera. Ma c’è un altro livello di dialogo, quello che coinvolge i nostri occhi di spettatori,
il nostro animo. Dalle tele i personaggi di Rivoltella ci chiamano in causa; offrono gesti resi unici,
isolati nel loro slancio o nel mistero; regalano pensieri scomodi, sogni e incubi surreali.
Indagati ad uno ad uno gli elementi dell’opera incuriosiscono, ma è lo sguardo d’insieme a
restituire significati intimi, personali. Attraverso quello sguardo la poesia suscita turbamenti,
rimandi, sensazioni. Lasciate che siano loro a parlare, a toccare le vostre corde, a trascinarvi
lontano, in profondità.
Manuela Davanzo
Le poesie si guardano. Gli occhi ascoltano. E lo sguardo posato su frammenti di vite altrui e tempi
altri può diventare un viaggio nella profondità del nostro animo.
Succede di fronte alle opere di Jimmy Rivoltella. Robin Hood del tempo, Rivoltella sottrae oggetti
altrimenti destinati alla dimenticanza e allo scolorimento e restituisce loro una possibilità di
riscatto. La sua poetica è un atto di memoria: soffia via la polvere dalle soffitte, illumina gli angoli
dimenticati dei depositi, rende protagonisti materiali di scarto.
Nei suoi collage persone, parole, gesti di storie passate tornano alla vita. Ma in una realtà del tutto
diversa, fatta di relazioni imprevedibili, collocazioni desuete, contesti improbabili. È per questo
motivo che pur sembrando familiare, legato al quotidiano, in realtà quello dell’artista è un mondo
che apre a una dimensione nuova, quella della poesia appunto, sottratta al tempo e allo spazio.
Oltre il tempo e lo spazio.
Nelle opere di Rivoltella tutto parla, i materiali di recupero che fanno da base: stoffe di vecchi
materassi, carte di ogni tipo. E sovrapposti foto, frammenti di oggetti, ritagli di giornale, scritte
a mano. I vari strati dialogano tra loro creando allusioni, contrasti, risonanze. Un discorso tutto
interno all’opera. Ma c’è un altro livello di dialogo, quello che coinvolge i nostri occhi di spettatori,
il nostro animo. Dalle tele i personaggi di Rivoltella ci chiamano in causa; offrono gesti resi unici,
isolati nel loro slancio o nel mistero; regalano pensieri scomodi, sogni e incubi surreali.
Indagati ad uno ad uno gli elementi dell’opera incuriosiscono, ma è lo sguardo d’insieme a
restituire significati intimi, personali. Attraverso quello sguardo la poesia suscita turbamenti,
rimandi, sensazioni. Lasciate che siano loro a parlare, a toccare le vostre corde, a trascinarvi
lontano, in profondità.
Manuela Davanzo
16
giugno 2011
Jimmy Rivoltella – La memoria della particelle elementari remix
Dal 16 giugno al 20 luglio 2011
arte contemporanea
Location
ADONIS
Torino, Largo Saluzzo, 25e, (Torino)
Torino, Largo Saluzzo, 25e, (Torino)
Vernissage
16 Giugno 2011, ore 20
Sito web
www.jimmyrivoltella.blogspot.com
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