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Jiri Kolar – L’officina immaginifica
Una retrospettiva che ripercorre, puntuale, i momenti salienti della carriera di Jiří Kolář. In mostra più di 150 opere del maestro boemo del collage , tra cui alcuni capolavori esposti al Guggenheim Museum di New York, Il Reina Sofia di Madrid e il Museum Haus Lange di Krefeld.
Comunicato stampa
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Intellettuale insieme cosmopolita e profondamente innestato in una storia di tradizione alle radici dell’Europa contemporanea, interprete altissimo di quell’inquietudine culturale che ha connotato il XX secolo, Jiří Kolář (Protivín, 1914 - Praga 2002) è protagonista di un importante evento espositivo promosso dal Museo di Pittura Murale in San Domenico in collaborazione con la Galleria Open Art.
Con le sue oltre centocinquanta opere, suddivise nelle due sedi, la mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a Kolář in Italia dalla sua scomparsa nel 2002 e intende testimoniare la straordinaria attualità e freschezza inventiva del suo linguaggio creativo.
Le immagini sono per Kolář il luogo privilegiato in cui condensare la complessità del pensiero umano: vi si raccolgono e mescolano frammenti e tracce di scrittura, arte, comunicazione - lacerti parlanti che richiamano il paesaggio del mondo. Egli le costruisce secondo distruzione, attraverso una radicalità tecnica riconducibile alla pratica del collage, declinata in un proliferare pressoché inesauribile di variazioni operative, tese a corrispondere il più possibile al divenire stesso del mondo, alle sue dinamiche di unione e separazione, composizione e conflitto, per rigenerarlo continuamente. Questa l’opera di Kolář: un’officina immaginifica che squaderna e dispiega al nostro sguardo, con cristallina esattezza e inesauribile ricchezza, il ritmo della vita stessa, l’autentico e profondo respiro del mondo.
In occasione della mostra, è pubblicata da Carlo Cambi Editore un’ampia monografia di circa 300 pagine, curata da Francesca Pola, quale puntuale e dettagliata contestualizzazione storico-artistica che raccoglie, insieme a un corpus di opere fortemente emblematico, numerosi scritti dell’artista e documenti d’epoca che permettono una nuova e completa lettura della sua opera. Tra essi, materiali inediti legati alle personali dell’artista al Museum Haus Lange di Krefeld (1973), al Solomon R. Guggenheim Museum di New York (1975) e al Museo Nacional Reina Sofìa di Madrid (1996): mostre cruciali nel percorso di Kolář, dalle quali la retrospettiva di Prato presenta al pubblico anche alcune tra le opere più significative che vi furono esposte dall’artista.
Con le sue oltre centocinquanta opere, suddivise nelle due sedi, la mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a Kolář in Italia dalla sua scomparsa nel 2002 e intende testimoniare la straordinaria attualità e freschezza inventiva del suo linguaggio creativo.
Le immagini sono per Kolář il luogo privilegiato in cui condensare la complessità del pensiero umano: vi si raccolgono e mescolano frammenti e tracce di scrittura, arte, comunicazione - lacerti parlanti che richiamano il paesaggio del mondo. Egli le costruisce secondo distruzione, attraverso una radicalità tecnica riconducibile alla pratica del collage, declinata in un proliferare pressoché inesauribile di variazioni operative, tese a corrispondere il più possibile al divenire stesso del mondo, alle sue dinamiche di unione e separazione, composizione e conflitto, per rigenerarlo continuamente. Questa l’opera di Kolář: un’officina immaginifica che squaderna e dispiega al nostro sguardo, con cristallina esattezza e inesauribile ricchezza, il ritmo della vita stessa, l’autentico e profondo respiro del mondo.
In occasione della mostra, è pubblicata da Carlo Cambi Editore un’ampia monografia di circa 300 pagine, curata da Francesca Pola, quale puntuale e dettagliata contestualizzazione storico-artistica che raccoglie, insieme a un corpus di opere fortemente emblematico, numerosi scritti dell’artista e documenti d’epoca che permettono una nuova e completa lettura della sua opera. Tra essi, materiali inediti legati alle personali dell’artista al Museum Haus Lange di Krefeld (1973), al Solomon R. Guggenheim Museum di New York (1975) e al Museo Nacional Reina Sofìa di Madrid (1996): mostre cruciali nel percorso di Kolář, dalle quali la retrospettiva di Prato presenta al pubblico anche alcune tra le opere più significative che vi furono esposte dall’artista.
18
aprile 2015
Jiri Kolar – L’officina immaginifica
Dal 18 aprile al 28 giugno 2015
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA OPEN ART
Prato, Viale Della Repubblica, 24, (Prato)
Prato, Viale Della Repubblica, 24, (Prato)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 14-20, chiuso il martedì.
Vernissage
18 Aprile 2015, ore 17.00
Autore
Curatore