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Joaquín Bérchez – El Greco architeto de retablos / architetto di altari
In occasione del quarto centenario dalla morte di Doménikos Theotokópoulos detto “El Greco” (Candía, Creta, 1541 – Toledo, 1614), questa esposizione fotografica restituisce un capitolo molto importante, ma altrettanto poco conosciuto, dell’attività artistica del grande pittore rinascimentale: il suo lavoro come architetto nell’arte del retablo, ovvero nella progettazione di altari
Comunicato stampa
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In occasione del quarto centenario dalla morte di Doménikos Theotokópoulos detto "El Greco" (Candía, Creta, 1541 - Toledo, 1614), questa esposizione fotografica restituisce un capitolo molto importante, ma altrettanto poco conosciuto, dell'attività artistica del grande pittore rinascimentale: il suo lavoro come architetto nell'arte del retablo, ovvero nella progettazione di altari.
El Greco, formatosi prima a Creta e poi a Venezia e Roma, nel 1577 si trasferì a Toledo. Nella città spagnola il sistema di produzione delle immagini era ben diverso da quello italiano e lartista realizzava non solo i dipinti ma anche i grandi altari che li incorniciavano, i retablos appunto. Insieme al figlio Manuel, si occupò dellintaglio dellassemblaggio e della doratura degli elementi architettonici per le pale.
A Toledo El Greco si fece notare per lo stile personale, per un particolare gusto nelluso delloro brunito, eredità dei primi anni di formazione trascorsi a Creta. Le architetture di avanguardia conosciute durante i soggiorni a Venezia e Roma (in particolare quelle di Andrea Palladio e di Michelangelo) furono reinterpretate da El Greco e adattate agli usi e ai modi dellarchitettura spagnola e soprattutto di Toledo.
El Greco architeto de retablos / architetto di altari vuole mostrare il ricco e complesso dialogo tra i dipinti di El Greco e le loro cornici: da intendersi non limitatamente agli altari che li contenevano ma anche alle architetture in cui questi erano inseriti. Joaquín Bérchez, grazie alla sua peculiare strategia fotografica e a un uso sofisticato del particolare e del frammento, ci svela la profonda conoscenza del linguaggio architettonico utilizzato da El Greco nei suoi retablos e i valori plastici che lo definiscono. Aspetto, questultimo, inedito e poco noto della poliedrica personalità artistica de El Greco.
Joaquín Bérchez è uno dei più noti storici dellarchitettura spagnoli ma da molti anni è anche un fotografo professionista. I due aspetti si armonizzano: per Bérchez la fotografia è uno strumento di narrazione e di creazione visiva dellarchitettura e del paesaggio.
Le fotografie di Bérchez sono state esposte in numerose città spagnole e in diverse gallerie internazionali: New York (Queen Sofia Spanisu Institute), Messico (Colegio de Minería), Vicenza (Palladio Museum), Palermo (Università degli Studi di Palermo), Roma (Real Academia de España), Lisbona (Museu Arte Popular). Le sue fotografie sono presenti su riviste internazionali quali «FMR» di Franco Maria Ricci e da oltre dieci anni illustrano le copertine dei nostri «Annali di architettura».
Orari di apertura: dal martedì alla domenica, 10-18
Informazioni e prenotazioni: +39 0444 323014/ accoglienza@palladiomuseum.org
Facebook/Twitter/Istangram: PalladioMuseum
El Greco, formatosi prima a Creta e poi a Venezia e Roma, nel 1577 si trasferì a Toledo. Nella città spagnola il sistema di produzione delle immagini era ben diverso da quello italiano e lartista realizzava non solo i dipinti ma anche i grandi altari che li incorniciavano, i retablos appunto. Insieme al figlio Manuel, si occupò dellintaglio dellassemblaggio e della doratura degli elementi architettonici per le pale.
A Toledo El Greco si fece notare per lo stile personale, per un particolare gusto nelluso delloro brunito, eredità dei primi anni di formazione trascorsi a Creta. Le architetture di avanguardia conosciute durante i soggiorni a Venezia e Roma (in particolare quelle di Andrea Palladio e di Michelangelo) furono reinterpretate da El Greco e adattate agli usi e ai modi dellarchitettura spagnola e soprattutto di Toledo.
El Greco architeto de retablos / architetto di altari vuole mostrare il ricco e complesso dialogo tra i dipinti di El Greco e le loro cornici: da intendersi non limitatamente agli altari che li contenevano ma anche alle architetture in cui questi erano inseriti. Joaquín Bérchez, grazie alla sua peculiare strategia fotografica e a un uso sofisticato del particolare e del frammento, ci svela la profonda conoscenza del linguaggio architettonico utilizzato da El Greco nei suoi retablos e i valori plastici che lo definiscono. Aspetto, questultimo, inedito e poco noto della poliedrica personalità artistica de El Greco.
Joaquín Bérchez è uno dei più noti storici dellarchitettura spagnoli ma da molti anni è anche un fotografo professionista. I due aspetti si armonizzano: per Bérchez la fotografia è uno strumento di narrazione e di creazione visiva dellarchitettura e del paesaggio.
Le fotografie di Bérchez sono state esposte in numerose città spagnole e in diverse gallerie internazionali: New York (Queen Sofia Spanisu Institute), Messico (Colegio de Minería), Vicenza (Palladio Museum), Palermo (Università degli Studi di Palermo), Roma (Real Academia de España), Lisbona (Museu Arte Popular). Le sue fotografie sono presenti su riviste internazionali quali «FMR» di Franco Maria Ricci e da oltre dieci anni illustrano le copertine dei nostri «Annali di architettura».
Orari di apertura: dal martedì alla domenica, 10-18
Informazioni e prenotazioni: +39 0444 323014/ accoglienza@palladiomuseum.org
Facebook/Twitter/Istangram: PalladioMuseum
27
febbraio 2015
Joaquín Bérchez – El Greco architeto de retablos / architetto di altari
Dal 27 febbraio al 14 giugno 2015
fotografia
Location
PALLADIO MUSEUM – PALAZZO BARBARANO
Vicenza, Contrà Porti, 11, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Porti, 11, (Vicenza)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, 10-18
Vernissage
27 Febbraio 2015, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore