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Johannes Dimpflmeier – ploetzlich wieder, all’improvviso, di nuovo
Dal metallo al legno, dai cavi elettrici a vecchi oggetti di riciclo, ispirandosi al grande Alexander Kalder e all’arte cinetica, Dimpflmeier usa questi materiali per le sue sculture luminose, meccaniche, interattive e sonore. Si tratta di figure archetipali, come totem post-industriali, che gli si impongono e che lo costringono a materializzare i loro intenti. Il visitatore viene catapultato in un mondo tra l’onirico dell’archetipo e il reale della macchina…
Comunicato stampa
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Fruscii, "ferro e fuoco": l'arte di Johannes Dimpflmeier conquista Capodimonte. Dall'elegante Equilibrista che fluttua sul filo di metallo, all'enigmatica foresta cinetica di Waelder wollt ihr ewig singen?; dall'imponente Uomo col faro all'inquietante macchina Knisterius. E ancora: quadri luminosi, tele meccanicamente "animate", video-collage ed opere interattive e sonore. In mostra nello storico edificio della Cascina di Capodimonte "Ploetzlich wieder: all'improvviso, di nuovo": un viaggio dal "fuori" al "dentro", dal reale all'onirico. Le opere accompagnano il visitatore su questo percorso e inducono l'incontro, all'improvviso con cose ed emozioni mai viste. Dimpflmeier viene spesso assalito dagli Archetipi e si trova costretto a materializzare i loro intenti: se contiene i loro messaggi, allora l’opera è riuscita.
"Cos'è l'arte? Non lo so, la devo fare" – l'arte per Dimplfmeier è un impulso creativo irrefrenabile, che parte innanzitutto dall'idea tecnica. Ispirato dalle sculture mobiles di Kalder, coniuga la visione fantastica ed ironica del suo mondo personale con una forte conoscenza dei procedimenti tecnici e di materiali diversi come metalli vari, il legno, cavi elettrici e vecchi oggetti di riciclati. Come un alchimista, plasma la materia grezza, che lentamente prende forma e la erige a oggetto, suono, opera. Macchine "vive", piccole sculture girevoli, quadri, personaggi animati da congegni elettronici: un mondo che corre sul filo del gioco e del sogno. Un esempio, Waelder wollt ihr ewig singen? (IT: Foreste volete cantare in eterno?), in cui degli alberi mossi meccanicamente rappresentano la volontà dell’uomo di dominare persino le forze naturali. Quel che rimane (e che è sempre presente) è il fruscio, che nella poetica dell’artista corrisponde al caos, che è la culla della creatività. Un insieme di frammenti, uno diverso dall’altro, la cui somma rappresenta l’infinito. Osservando le opere di Dimpflmeier non possiamo che partecipare, nella nostra fantasia, al racconto che Dimplfmeier ci propone, quasi volesse darci la prima frase di una storia in continuo divenire.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Capodimonte ed in collaborazione con l'Associazione Culturale La Porticella.
"Cos'è l'arte? Non lo so, la devo fare" – l'arte per Dimplfmeier è un impulso creativo irrefrenabile, che parte innanzitutto dall'idea tecnica. Ispirato dalle sculture mobiles di Kalder, coniuga la visione fantastica ed ironica del suo mondo personale con una forte conoscenza dei procedimenti tecnici e di materiali diversi come metalli vari, il legno, cavi elettrici e vecchi oggetti di riciclati. Come un alchimista, plasma la materia grezza, che lentamente prende forma e la erige a oggetto, suono, opera. Macchine "vive", piccole sculture girevoli, quadri, personaggi animati da congegni elettronici: un mondo che corre sul filo del gioco e del sogno. Un esempio, Waelder wollt ihr ewig singen? (IT: Foreste volete cantare in eterno?), in cui degli alberi mossi meccanicamente rappresentano la volontà dell’uomo di dominare persino le forze naturali. Quel che rimane (e che è sempre presente) è il fruscio, che nella poetica dell’artista corrisponde al caos, che è la culla della creatività. Un insieme di frammenti, uno diverso dall’altro, la cui somma rappresenta l’infinito. Osservando le opere di Dimpflmeier non possiamo che partecipare, nella nostra fantasia, al racconto che Dimplfmeier ci propone, quasi volesse darci la prima frase di una storia in continuo divenire.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Capodimonte ed in collaborazione con l'Associazione Culturale La Porticella.
27
agosto 2011
Johannes Dimpflmeier – ploetzlich wieder, all’improvviso, di nuovo
Dal 27 agosto al 22 settembre 2011
arte contemporanea
Location
LA CASCINA
Capodimonte, Via Della Cascina, (Viterbo)
Capodimonte, Via Della Cascina, (Viterbo)
Biglietti
5 euro
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Vernissage
27 Agosto 2011, ore 18.00
Autore
Curatore