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Johannes Nielsen – Silent Anatomy
Riparte Sabato 17 Settembre, dopo la pausa estiva, la stagione espositiva di PUNTO SULL’ARTE e lo fa con la mostra personale dello scultore JOHANNES NIELSEN, uno dei massimi scultori svedesi della sua generazione e tra i primi artisti ad essere entrato a far parte della Galleria varesina nel 2011.
Comunicato stampa
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JOHANNES NIELSEN | SILENT ANATOMY
A cura di Angelo Crespi
Vernissage: SABATO 17 SETTEMBRE 2022, h 17-19
Periodo: 17 Settembre – 22 Ottobre 2022
Luogo: PUNTO SULL’ARTE, Viale Sant’Antonio 59/61, Varese
0332 320990 I info@puntosullarte.it
www.puntosullarte.com
Orari: Martedì – Sabato: h 9.30-17.00
Catalogo: Con testo critico di Angelo Crespi
Riparte Sabato 17 Settembre, dopo la pausa estiva, la stagione espositiva di PUNTO SULL’ARTE e lo fa con la mostra personale dello scultore JOHANNES NIELSEN, uno dei massimi scultori svedesi della sua generazione e tra i primi artisti ad essere entrato a far parte della Galleria varesina nel 2011. Negli anni Nielsen ha saputo affermarsi sulla scena artistica internazionale dopo il tirocinio in Irlanda e una lunga permanenza in Cina, dove tutt’ora vive e lavora.
La sua è un tipo di scultura classica, il materiale privilegiato è il bronzo, che non rinuncia però a una dimensione di forte contemporaneità, come per esempio nella serie dedicata al corpo umano, in cui la crisi dell’uomo moderno trova plastica esemplificazione in figure smagrite al limite della sopportazione visiva, in figure scomposte o che presentano sfasature rispetto al loro asse, pur restando sempre nella compostezza di una forma che rimanda alla grande tradizione scultorea del Novecento.
“Nielsen – scrive il curatore Angelo Crespi – affronta il tema del duplice, le sue sono propriamente “dicotomie” nelle quali sembra esserci non, come appare di primo acchito, una riflessione sul doppio, bensì sul diviso, cioè sul “tagliato in due”, quasi che le recenti pandemie e crisi abbiamo mostrato l’estrema fragilità dell’umano. I corpi appaiono divisi, quasi che un coltello abbia colpito la carne prima che si solidificasse, un taglio dunque irrimediabile ma dal quale traluce lo splendore del bronzo tirato lucido, che contrasta con il resto della scultura patinata di scuro e graffiata: “C’è una crepa in ogni cosa, è così che entra la luce”, canterebbe Leonard Cohen significando la virtù di questa scissione, cioè non una “diminutio”, semmai la possibilità di concepire un altrove, di vedere dentro o al contrario di rendere possibile al dentro di venir fuori”.
Opere leggere e filiformi che la critica ha descritto come caratterizzate da un minimalismo estetico che trasmette essenzialità e movimento. Corpi umani e animali delicati e leggeri realizzati utilizzando come modelli d’eccezione gli alberi dalle cui forme prende ispirazione per plasmare la vita, le braccia e le gambe dei suoi soggetti. Ne risultano corpi stilizzati, in perfetta mimesi figurale con la natura, che ricordano atmosfere cariche di suggestioni tese a ricordarci che tutto è unicamente e inevitabilmente temporaneo.
C’è poi il tema del cavallo, una delle tipologie predilette da Nielsen che ne ha fatto un tratto distintivo della sua ricerca, come in passato per esempio Marino Marini: lo scultore modella i propri cavalli in qualche modo rifacendosi alle leggende del proprio Paese d’origine: “L’esito – sottolinea ancora Crespi – è di grande intensità; pur nel solido del bronzo, i cavalli di Nielsen esprimono il fremente desiderio di movimento, la bizzarria del loro corpo allungato, lo stinco e il garretto fuori misura, e sopra sia l’avambraccio nelle zampe anteriori, sia la gamba in quelle posteriori, troppo esili rispetto alla normale morfologia dell’animale, e allo stesso modo anche i quarti posteriori e il petto poco sviluppati, e poi il collo slanciato quasi di giraffa… a riguardarli attentamente ricordano i contorni del “mushkhusshu”, il drago-serpente decorato innumerevoli volte sulla porta di Ishtar a Babilonia, quasi esistesse una protoforma di un animale fantastico la cui eco risiede dentro di noi, negli strati profondi della nostra psiche fin dai tempi remoti”.
Il Vernissage della mostra dal titolo SILENT ANATOMY si terrà SABATO 17 SETTEMBRE dalle 17 alle 19 presso la sede principale della Galleria in Viale Sant’Antonio, 59/61 a Varese. Alle 18 il curatore Angelo Crespi presenterà al pubblico l’essenza della mostra.
In mostra saranno esposte 20 sculture in bronzo, 10 inediti in ceramica e una selezione di recentissime opere uniche su carta.
Un CATALOGO BILINGUE, con la riproduzione delle opere esposte e il testo critico di Angelo Crespi sarà realizzato da PUNTO SULL’ARTE.
JOHANNES NIELSEN nasce a Falkenberg (Svezia) nel 1979. Nel 2001 si iscrive alla Scuola d’Arte di Lund. Nel 2003 si trasferisce a Dublino e diventa l’assistente del famoso scultore Patrick O’Reilly, dove affina la sua pratica scultorea. Ha partecipato a numerose fiere e mostre in Europa, Stati Uniti e Asia. I suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private in Europa, Singapore, Hong Kong, Pechino, Kalingrad, Hollywood, New York e Montreal. Nel 2016 espone alcune sue opere in occasione della sua prima mostra personale presso il Songzhuang Museum di Pechino. Nel 2017 e 2021 alcune sue sculture sono esposte ad Art Stays, Festival Internazionale di Arte Contemporanea che si svolge ogni anno a Ptuj, in Slovenia. Nel 2021 ha presentato il suo lavoro al Westbound Art Fair a Shanghai. Dal 2011 è rappresentato in Italia da PUNTO SULL’ARTE. Vive e lavora a Pechino (Cina) con sua moglie e sua figlia dal 2007.
A cura di Angelo Crespi
Vernissage: SABATO 17 SETTEMBRE 2022, h 17-19
Periodo: 17 Settembre – 22 Ottobre 2022
Luogo: PUNTO SULL’ARTE, Viale Sant’Antonio 59/61, Varese
0332 320990 I info@puntosullarte.it
www.puntosullarte.com
Orari: Martedì – Sabato: h 9.30-17.00
Catalogo: Con testo critico di Angelo Crespi
Riparte Sabato 17 Settembre, dopo la pausa estiva, la stagione espositiva di PUNTO SULL’ARTE e lo fa con la mostra personale dello scultore JOHANNES NIELSEN, uno dei massimi scultori svedesi della sua generazione e tra i primi artisti ad essere entrato a far parte della Galleria varesina nel 2011. Negli anni Nielsen ha saputo affermarsi sulla scena artistica internazionale dopo il tirocinio in Irlanda e una lunga permanenza in Cina, dove tutt’ora vive e lavora.
La sua è un tipo di scultura classica, il materiale privilegiato è il bronzo, che non rinuncia però a una dimensione di forte contemporaneità, come per esempio nella serie dedicata al corpo umano, in cui la crisi dell’uomo moderno trova plastica esemplificazione in figure smagrite al limite della sopportazione visiva, in figure scomposte o che presentano sfasature rispetto al loro asse, pur restando sempre nella compostezza di una forma che rimanda alla grande tradizione scultorea del Novecento.
“Nielsen – scrive il curatore Angelo Crespi – affronta il tema del duplice, le sue sono propriamente “dicotomie” nelle quali sembra esserci non, come appare di primo acchito, una riflessione sul doppio, bensì sul diviso, cioè sul “tagliato in due”, quasi che le recenti pandemie e crisi abbiamo mostrato l’estrema fragilità dell’umano. I corpi appaiono divisi, quasi che un coltello abbia colpito la carne prima che si solidificasse, un taglio dunque irrimediabile ma dal quale traluce lo splendore del bronzo tirato lucido, che contrasta con il resto della scultura patinata di scuro e graffiata: “C’è una crepa in ogni cosa, è così che entra la luce”, canterebbe Leonard Cohen significando la virtù di questa scissione, cioè non una “diminutio”, semmai la possibilità di concepire un altrove, di vedere dentro o al contrario di rendere possibile al dentro di venir fuori”.
Opere leggere e filiformi che la critica ha descritto come caratterizzate da un minimalismo estetico che trasmette essenzialità e movimento. Corpi umani e animali delicati e leggeri realizzati utilizzando come modelli d’eccezione gli alberi dalle cui forme prende ispirazione per plasmare la vita, le braccia e le gambe dei suoi soggetti. Ne risultano corpi stilizzati, in perfetta mimesi figurale con la natura, che ricordano atmosfere cariche di suggestioni tese a ricordarci che tutto è unicamente e inevitabilmente temporaneo.
C’è poi il tema del cavallo, una delle tipologie predilette da Nielsen che ne ha fatto un tratto distintivo della sua ricerca, come in passato per esempio Marino Marini: lo scultore modella i propri cavalli in qualche modo rifacendosi alle leggende del proprio Paese d’origine: “L’esito – sottolinea ancora Crespi – è di grande intensità; pur nel solido del bronzo, i cavalli di Nielsen esprimono il fremente desiderio di movimento, la bizzarria del loro corpo allungato, lo stinco e il garretto fuori misura, e sopra sia l’avambraccio nelle zampe anteriori, sia la gamba in quelle posteriori, troppo esili rispetto alla normale morfologia dell’animale, e allo stesso modo anche i quarti posteriori e il petto poco sviluppati, e poi il collo slanciato quasi di giraffa… a riguardarli attentamente ricordano i contorni del “mushkhusshu”, il drago-serpente decorato innumerevoli volte sulla porta di Ishtar a Babilonia, quasi esistesse una protoforma di un animale fantastico la cui eco risiede dentro di noi, negli strati profondi della nostra psiche fin dai tempi remoti”.
Il Vernissage della mostra dal titolo SILENT ANATOMY si terrà SABATO 17 SETTEMBRE dalle 17 alle 19 presso la sede principale della Galleria in Viale Sant’Antonio, 59/61 a Varese. Alle 18 il curatore Angelo Crespi presenterà al pubblico l’essenza della mostra.
In mostra saranno esposte 20 sculture in bronzo, 10 inediti in ceramica e una selezione di recentissime opere uniche su carta.
Un CATALOGO BILINGUE, con la riproduzione delle opere esposte e il testo critico di Angelo Crespi sarà realizzato da PUNTO SULL’ARTE.
JOHANNES NIELSEN nasce a Falkenberg (Svezia) nel 1979. Nel 2001 si iscrive alla Scuola d’Arte di Lund. Nel 2003 si trasferisce a Dublino e diventa l’assistente del famoso scultore Patrick O’Reilly, dove affina la sua pratica scultorea. Ha partecipato a numerose fiere e mostre in Europa, Stati Uniti e Asia. I suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private in Europa, Singapore, Hong Kong, Pechino, Kalingrad, Hollywood, New York e Montreal. Nel 2016 espone alcune sue opere in occasione della sua prima mostra personale presso il Songzhuang Museum di Pechino. Nel 2017 e 2021 alcune sue sculture sono esposte ad Art Stays, Festival Internazionale di Arte Contemporanea che si svolge ogni anno a Ptuj, in Slovenia. Nel 2021 ha presentato il suo lavoro al Westbound Art Fair a Shanghai. Dal 2011 è rappresentato in Italia da PUNTO SULL’ARTE. Vive e lavora a Pechino (Cina) con sua moglie e sua figlia dal 2007.
17
settembre 2022
Johannes Nielsen – Silent Anatomy
Dal 17 settembre al 22 ottobre 2022
arte contemporanea
personale
personale
Location
PUNTO SULL’ARTE
Varese, Viale Sant'antonio, 59/61, (Varese)
Varese, Viale Sant'antonio, 59/61, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9.30 - 17:00
Vernissage
17 Settembre 2022, 17:00 - 19:00
Sito web
Editore
PUNTO SULL'ARTE
Ufficio stampa
PUNTO SULL'ARTE
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione