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Johannes Wald
Al centro della mostra vi è l’idea di una forma inerente alla materia, anche se non direttamente codificabile visivamente. La forma non si manifesta come canone descrittivo dell’immagine ma come presenza organica della materia, alla quale vengono attribuiti i caratteri effimeri dell’essere vivente.
Comunicato stampa
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RITAURSO Artopiagallery è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia di Johannes Wald (Sindelfingen, Germany, 1980).
L’agire artistico di Johannes Wald appartiene all’ambito della scultura situandosi nell’attimo che precede il dare forma, in uno stato quasi perenne di “divenire”. Non è, infatti, possibile definirlo scultore se non nel senso del termine tedesco “bildhauer” ovvero “colui che dà forma alle immagini”. I suoi lavori non sono mai conclusi ma vivono nella variazione e nella continua riproposizione dell’interrogativo sull’indissolubilità di forma, materia e contenuto. Johannes Wald utilizza la scultura come linguaggio per rivelare –attraverso i suoi vuoti, mancanze e nascondimenti – il processo e la trasmissione delle condizioni di esistenza degli oggetti, all’interno di una genealogia dei canoni estetici e di una memoria collettiva che li identifica.
L’idea di una forma inerente alla materia, anche se non direttamente codificabile visivamente, è al centro della mostra pensata dall’artista per questa occasione. Optando per un struttura aperta di significati, in questo caso presentando quattro diverse variazioni sul tema, Johannes Wald modella la materia attribuendole alcuni caratteri effimeri dell’essere vivente come il respiro, il calore, il movimento e la parola. La forma non si manifesta quindi come canone descrittivo dell’immagine ma come presenza organica della materia, spostando l’attenzione dall’oggetto in potenza alla sostanza. Il processo scultoreo si rovescia, sovverte la regola della trasformazione, modellando la materia all’inverso, come nel caso dei marmi di Carrara che seguono il ritmo del respiro umano o trasmettono il calore corporeo dell’essere vivente.
L’agire artistico di Johannes Wald appartiene all’ambito della scultura situandosi nell’attimo che precede il dare forma, in uno stato quasi perenne di “divenire”. Non è, infatti, possibile definirlo scultore se non nel senso del termine tedesco “bildhauer” ovvero “colui che dà forma alle immagini”. I suoi lavori non sono mai conclusi ma vivono nella variazione e nella continua riproposizione dell’interrogativo sull’indissolubilità di forma, materia e contenuto. Johannes Wald utilizza la scultura come linguaggio per rivelare –attraverso i suoi vuoti, mancanze e nascondimenti – il processo e la trasmissione delle condizioni di esistenza degli oggetti, all’interno di una genealogia dei canoni estetici e di una memoria collettiva che li identifica.
L’idea di una forma inerente alla materia, anche se non direttamente codificabile visivamente, è al centro della mostra pensata dall’artista per questa occasione. Optando per un struttura aperta di significati, in questo caso presentando quattro diverse variazioni sul tema, Johannes Wald modella la materia attribuendole alcuni caratteri effimeri dell’essere vivente come il respiro, il calore, il movimento e la parola. La forma non si manifesta quindi come canone descrittivo dell’immagine ma come presenza organica della materia, spostando l’attenzione dall’oggetto in potenza alla sostanza. Il processo scultoreo si rovescia, sovverte la regola della trasformazione, modellando la materia all’inverso, come nel caso dei marmi di Carrara che seguono il ritmo del respiro umano o trasmettono il calore corporeo dell’essere vivente.
28
novembre 2017
Johannes Wald
Dal 28 novembre 2017 al 26 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
ARTOPIA GALLERY
Milano, Via Lazzaro Papi, 2, (Milano)
Milano, Via Lazzaro Papi, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 13 - 19
Vernissage
28 Novembre 2017, ore 19
Autore
Curatore