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John Ganis / Steven Benson
La mostra documenta, attraverso le opere-reportage di due artisti-fotografi americani d’eccezione, la disinvoltura con cui i meccanismi di potere del consumismo e dell’industria tecnocratica globalizzata cancellano e snaturano luoghi fisici e mentali del patrimonio dell’umanità, stravolgendo i parametri di tutto un sistema valutativo, eticamente/ esteticamente percettivo, con l’esito di un profondo malessere diffuso.
Comunicato stampa
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John Ganis
Il paesaggio Americano in via di sparizione
Steven Benson
Il Costo del Potere in Cina:
la Diga delle Tre Gole e la Vallata del Fiume Yangtze
La mostra documenta, attraverso le opere-reportage di due artisti-fotografi americani d'eccezione, la disinvoltura con cui i meccanismi di potere del consumismo e dell'industria tecnocratica globalizzata cancellano e snaturano luoghi fisici e mentali del patrimonio dell'umanità, stravolgendo i parametri di tutto un sistema valutativo, eticamente/ esteticamente percettivo, con l'esito di un profondo malessere diffuso.
Cina: la gigantesca Diga delle Tre Gole, la più vasta barriera di cemento del pianeta, nella Vallata del fiume Yangtze, alla luce di un progetto tanto ambizioso quanto disastroso, sta per sommergere siti archeologici, zone fertili, centri urbani e paesi interi, fattorie e riserve di pesca, consegnando le zone limitrofe a rischi di smottamenti, terremoti, inquinamenti incommensurabili. Le riprese fotografiche, in bianco e nero, di vedute e impressioni di vita quotidiana costituiscono, nelle intenzioni di Steven Benson, un ineludibile documento di un'area di terra e tradizioni radicate destinata alla sparizione. Nelle rappresentazioni di un mondo arcaico, fatto di sentimenti e costumi inalienabili, è leggibile l'attitudine Zen dello sguardo dell'autore, attento a cogliere rituali domestici, contadini, operai, nel cerchio di un'aura, quasi sacrale, di rispetto, un rispetto la cui forza è pari a quella di denuncia di figure di potere senza scrupoli. Benson, formatosi a Detroit, dove insegna, ha esposto recentemente al Centre Georges Pompidou di Parigi. Il suo sensibile racconto, dalle visioni grandangolari ai dettagli, è intriso di poesia.
La grandiosità sconfinata e solenne del paesaggio americano viene messa in risalto, nello straordinario reportage di immagini a colori del fotografo John Ganis (Chicago, 1951), dall'opera di devastazione, deturpazione e inquinamento messa in atto dal potere costruttivo/distruttivo dell'uomo, in una società di irrefrenabile consumismo di massa. Coniugando l'ottica di un vedutista dell'Ottocento e di un reporter fotografico del Terzo Millennio, Ganis (formatosi in Arizona e dal 1980 docente di Fotografia presso il College for Creative Studies di Detroit) da 17 anni, realizza, nel segno della creatività, ma anche della denuncia socio-economico-politica, un imponente monitoraggio degli effetti di alterazione sia dell'equilibrio ambientale che della bellezza incontaminata della Natura. Panorama questo che viene documentato nel suo libro Consuming the American Landscape, con saggio introduttivo di Robert Sobieszek, in inglese edizioni Dewi Lewis Publishing, in tedesco, con il titolo American Landscapes, Edizioni Braus.Oleodotti e metanodotti mastodontici che serpeggiano con ferocia metallica tra le rocce di maestosi canyon, oscene discariche di automobili, disboscamenti incontrollati, sventramenti di miniere di rame e oro, radure verdi, ferite da perforatrici e martelli pneumatici o sfregiate da piste mountain-bike, delineano una visione apocalittica della nozione del Sublime nel Paesaggio_Viana Conti
Il paesaggio Americano in via di sparizione
Steven Benson
Il Costo del Potere in Cina:
la Diga delle Tre Gole e la Vallata del Fiume Yangtze
La mostra documenta, attraverso le opere-reportage di due artisti-fotografi americani d'eccezione, la disinvoltura con cui i meccanismi di potere del consumismo e dell'industria tecnocratica globalizzata cancellano e snaturano luoghi fisici e mentali del patrimonio dell'umanità, stravolgendo i parametri di tutto un sistema valutativo, eticamente/ esteticamente percettivo, con l'esito di un profondo malessere diffuso.
Cina: la gigantesca Diga delle Tre Gole, la più vasta barriera di cemento del pianeta, nella Vallata del fiume Yangtze, alla luce di un progetto tanto ambizioso quanto disastroso, sta per sommergere siti archeologici, zone fertili, centri urbani e paesi interi, fattorie e riserve di pesca, consegnando le zone limitrofe a rischi di smottamenti, terremoti, inquinamenti incommensurabili. Le riprese fotografiche, in bianco e nero, di vedute e impressioni di vita quotidiana costituiscono, nelle intenzioni di Steven Benson, un ineludibile documento di un'area di terra e tradizioni radicate destinata alla sparizione. Nelle rappresentazioni di un mondo arcaico, fatto di sentimenti e costumi inalienabili, è leggibile l'attitudine Zen dello sguardo dell'autore, attento a cogliere rituali domestici, contadini, operai, nel cerchio di un'aura, quasi sacrale, di rispetto, un rispetto la cui forza è pari a quella di denuncia di figure di potere senza scrupoli. Benson, formatosi a Detroit, dove insegna, ha esposto recentemente al Centre Georges Pompidou di Parigi. Il suo sensibile racconto, dalle visioni grandangolari ai dettagli, è intriso di poesia.
La grandiosità sconfinata e solenne del paesaggio americano viene messa in risalto, nello straordinario reportage di immagini a colori del fotografo John Ganis (Chicago, 1951), dall'opera di devastazione, deturpazione e inquinamento messa in atto dal potere costruttivo/distruttivo dell'uomo, in una società di irrefrenabile consumismo di massa. Coniugando l'ottica di un vedutista dell'Ottocento e di un reporter fotografico del Terzo Millennio, Ganis (formatosi in Arizona e dal 1980 docente di Fotografia presso il College for Creative Studies di Detroit) da 17 anni, realizza, nel segno della creatività, ma anche della denuncia socio-economico-politica, un imponente monitoraggio degli effetti di alterazione sia dell'equilibrio ambientale che della bellezza incontaminata della Natura. Panorama questo che viene documentato nel suo libro Consuming the American Landscape, con saggio introduttivo di Robert Sobieszek, in inglese edizioni Dewi Lewis Publishing, in tedesco, con il titolo American Landscapes, Edizioni Braus.Oleodotti e metanodotti mastodontici che serpeggiano con ferocia metallica tra le rocce di maestosi canyon, oscene discariche di automobili, disboscamenti incontrollati, sventramenti di miniere di rame e oro, radure verdi, ferite da perforatrici e martelli pneumatici o sfregiate da piste mountain-bike, delineano una visione apocalittica della nozione del Sublime nel Paesaggio_Viana Conti
15
luglio 2004
John Ganis / Steven Benson
Dal 15 al 27 luglio 2004
fotografia
Location
SPAZIODELLAVOLTA
Genova, Piazza Cattaneo, 26/3, (Genova)
Genova, Piazza Cattaneo, 26/3, (Genova)
Orario di apertura
dalle 15,30 alle 19,00
Vernissage
15 Luglio 2004, ORE 18.30