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John Randolph Pepper – Evaporations
Pepper è un osservatore che, spesso da lontano, ritrae la vita dell’uomo nella sua forma essenziale, slegata da specifiche culturali o temporali. Si rifà alla pratica pluridecennale del fotografo di strada che, portando con sé una macchina da 35 mm, nel suo girovagare attende che le situazioni si presentino spontaneamente
Comunicato stampa
Segnala l'evento
22 novembre 2016 - 18 gennaio 2017 Fondazione Terzo Pilastro, Museo Palazzo Cipolla via del Corso 320 - Roma
La mostra personale di John Randolph Pepper dal titolo 'Evaporations', curata dal critico d'arte Roberta Semeraro, si compone di un corpus di fotografie realizzate tra il 2012 e il 2013, facenti parte di un progetto fotografico realizzato tra gli Stati Uniti, la Russia, la Finlandia, la Spagna, la Grecia e l'Italia, e conta oltre 50 opere di diverse dimensioni. La mostra, inaugurata per la prima volta a Venezia nel 2014, è stata ospitata successivamente dal Museo Rosphoto di San Pietroburgo e, a seguire, nei musei delle città di Vladivostok, Irkutsk, Novosibirsk, Omsk, Ekaterinburg, Samara, per approdare a maggio del 2016 alla Gallery for Classic Photography di Mosca. I suggestivi scatti in mostra, che il fotografo ha rapito alla solitudine delle persone incontrate per caso nei suoi viaggi da un continente all'altro, tra il cielo e la terra dove tutto evapora nel suo ciclico divenire, rimarranno per sempre nella nostra memoria. Pepper è un osservatore che, spesso da lontano, ritrae la vita dell'uomo nella sua forma essenziale, slegata da specifiche culturali o temporali. Si rifà alla pratica pluridecennale del fotografo di strada che, portando con sé una macchina da 35 mm, nel suo girovagare attende che le situazioni si presentino spontaneamente. Fedele alla tradizione classica, lavora solo con macchine analogiche e pellicola in bianco e nero, inquadrando le immagini dal mirino e mostrandole per come si rivelano, in una visione del mondo in cui il realismo si contrappone a una narrazione quasi misteriosa, l'osservazione fisica alla rivelazione psichica. Uno degli aspetti salienti delle sue fotografie è il modo in cui esse rifiutano il tempo, cosa che può sembrare in contraddizione con la stessa natura del mezzo fotografico.
John Randolph Pepper (Roma, 1958) è un fotografo italo-americano, sceneggiatore, attore, regista teatrale e cinematografico, proveniente da una famiglia di artisti quali: Beverly Pepper scultrice, Jorie Graham poetessa, Curtis Bill Pepper giornalista e scrittore, il quale ultimo gli regalò quando aveva dodici anni la sua prima macchina fotografica: una Pentax. Si è formato sotto l'influenza di Henri Cartier Bresson, Sam Show, John Ross e David Seymour, Ugo Mulas.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Orari
Dal martedì alla domenica
11:00 > 19:00
(la biglietteria chiude un'ora prima)
Lunedì chiuso
Biglietti
Intero € 5
Ridotto € 3
Per informazioni sulla mostra 06 22761260
La mostra personale di John Randolph Pepper dal titolo 'Evaporations', curata dal critico d'arte Roberta Semeraro, si compone di un corpus di fotografie realizzate tra il 2012 e il 2013, facenti parte di un progetto fotografico realizzato tra gli Stati Uniti, la Russia, la Finlandia, la Spagna, la Grecia e l'Italia, e conta oltre 50 opere di diverse dimensioni. La mostra, inaugurata per la prima volta a Venezia nel 2014, è stata ospitata successivamente dal Museo Rosphoto di San Pietroburgo e, a seguire, nei musei delle città di Vladivostok, Irkutsk, Novosibirsk, Omsk, Ekaterinburg, Samara, per approdare a maggio del 2016 alla Gallery for Classic Photography di Mosca. I suggestivi scatti in mostra, che il fotografo ha rapito alla solitudine delle persone incontrate per caso nei suoi viaggi da un continente all'altro, tra il cielo e la terra dove tutto evapora nel suo ciclico divenire, rimarranno per sempre nella nostra memoria. Pepper è un osservatore che, spesso da lontano, ritrae la vita dell'uomo nella sua forma essenziale, slegata da specifiche culturali o temporali. Si rifà alla pratica pluridecennale del fotografo di strada che, portando con sé una macchina da 35 mm, nel suo girovagare attende che le situazioni si presentino spontaneamente. Fedele alla tradizione classica, lavora solo con macchine analogiche e pellicola in bianco e nero, inquadrando le immagini dal mirino e mostrandole per come si rivelano, in una visione del mondo in cui il realismo si contrappone a una narrazione quasi misteriosa, l'osservazione fisica alla rivelazione psichica. Uno degli aspetti salienti delle sue fotografie è il modo in cui esse rifiutano il tempo, cosa che può sembrare in contraddizione con la stessa natura del mezzo fotografico.
John Randolph Pepper (Roma, 1958) è un fotografo italo-americano, sceneggiatore, attore, regista teatrale e cinematografico, proveniente da una famiglia di artisti quali: Beverly Pepper scultrice, Jorie Graham poetessa, Curtis Bill Pepper giornalista e scrittore, il quale ultimo gli regalò quando aveva dodici anni la sua prima macchina fotografica: una Pentax. Si è formato sotto l'influenza di Henri Cartier Bresson, Sam Show, John Ross e David Seymour, Ugo Mulas.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Orari
Dal martedì alla domenica
11:00 > 19:00
(la biglietteria chiude un'ora prima)
Lunedì chiuso
Biglietti
Intero € 5
Ridotto € 3
Per informazioni sulla mostra 06 22761260
22
novembre 2016
John Randolph Pepper – Evaporations
Dal 22 novembre 2016 al 18 gennaio 2017
fotografia
Location
FONDAZIONE ROMA MUSEO – PALAZZO CIPOLLA
Roma, Via Del Corso, 320, (Roma)
Roma, Via Del Corso, 320, (Roma)
Biglietti
Intero € 5
Ridotto € 3
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica 11:00 > 19:00
(la biglietteria chiude un'ora prima)
Lunedì chiuso
Sito web
www.fondazioneterzopilastro.it
Autore
Curatore