Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Johnnie Shand Kydd
Il fotografo britannico Johnnie Shand Kydd (1959) è stato il biografo visivo dei famosi e scandalosi “Young British Artists” (YBAs) che si sono affermati internazionalmente durante lo scorso decennio nell’orbita delle più importanti gallerie londinesi: Damien Hirst, Tracey Emin, Sarah Lucas, Jake e Dinos Chapman, Sam Taylor Wood, per nominarne solo alcuni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il fotografo britannico Johnnie Shand Kydd (1959) è stato il biografo visivo dei famosi e scandalosi “Young British Artists” (YBAs) che si sono affermati internazionalmente durante lo scorso decennio nell’orbita delle più importanti gallerie londinesi: Damien Hirst, Tracey Emin, Sarah Lucas, Jake e Dinos Chapman, Sam Taylor Wood, per nominarne solo alcuni.
Artisti famosi, controversi e spesso irriverenti, delle vere e proprie popstar dell’arte contemporanea che Shand Kydd ha seguito e intrappolato nel suo obiettivo. Li fotografava nei loro atelier mentre lavoravano, durante i party mentre ballavano o si ubriacavano (spesso), li fotografava mentre scherzavano, mentre si baciavano, mentre firmavano autografi, mentre passavano l’aspirapolvere attorno alla loro ultima opera, come l’italiano Maurizio Cattelan alla Royal Academy of Arts con la sua La nona ora, l’installazione dove si vede un papa Wojtyla di cera colpito da un meteorite.
La storia di Johnnie Shand Kydd rappresenta l’esempio di come una carriera artistica possa nascere in maniera del tutto accidentale e inconsapevole, nutrendosi di gesti quotidiani e straordinari di personaggi noti così come di gente comune.
Parallelamente a questo eccezionale reportage del frenetico mondo dell’arte contemporanea, negli ultimi anni Shand Kydd, quasi per contrasto, ha iniziato a frequentare assiduamente e in totale anonimato la città di Napoli, fotografandone in maniera straordinariamente originale i suoi splendori e le sue miserie, come un racconta storie, l’artista narra attraverso le immagini le infinite contraddizioni della città partenopea che la rendono così unica nel panorama delle metropoli europee.
In anteprima assoluta internazionale le fotografie originali verranno esposte al Madre a partire dal prossimo 31 ottobre fino al 15 febbraio 2010, una selezione di questo singolare reportage partenopeo verrà inoltre pubblicata dalla casa editrice di Damien Hirst “Other Criteria”.
Artisti famosi, controversi e spesso irriverenti, delle vere e proprie popstar dell’arte contemporanea che Shand Kydd ha seguito e intrappolato nel suo obiettivo. Li fotografava nei loro atelier mentre lavoravano, durante i party mentre ballavano o si ubriacavano (spesso), li fotografava mentre scherzavano, mentre si baciavano, mentre firmavano autografi, mentre passavano l’aspirapolvere attorno alla loro ultima opera, come l’italiano Maurizio Cattelan alla Royal Academy of Arts con la sua La nona ora, l’installazione dove si vede un papa Wojtyla di cera colpito da un meteorite.
La storia di Johnnie Shand Kydd rappresenta l’esempio di come una carriera artistica possa nascere in maniera del tutto accidentale e inconsapevole, nutrendosi di gesti quotidiani e straordinari di personaggi noti così come di gente comune.
Parallelamente a questo eccezionale reportage del frenetico mondo dell’arte contemporanea, negli ultimi anni Shand Kydd, quasi per contrasto, ha iniziato a frequentare assiduamente e in totale anonimato la città di Napoli, fotografandone in maniera straordinariamente originale i suoi splendori e le sue miserie, come un racconta storie, l’artista narra attraverso le immagini le infinite contraddizioni della città partenopea che la rendono così unica nel panorama delle metropoli europee.
In anteprima assoluta internazionale le fotografie originali verranno esposte al Madre a partire dal prossimo 31 ottobre fino al 15 febbraio 2010, una selezione di questo singolare reportage partenopeo verrà inoltre pubblicata dalla casa editrice di Damien Hirst “Other Criteria”.
31
ottobre 2009
Johnnie Shand Kydd
Dal 31 ottobre 2009 al 10 febbraio 2010
fotografia
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Orario di apertura
Lun, Merc, Giov e Venerdi' 10 - 21
Sab e Dom 10 - 24, martedi' chiuso
Ufficio stampa
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA NAPOLI
Autore
Curatore