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Jonathan Guaitamacchi – LAKE COMO earth and water
Jonathan Guaitamacchi otre alle sue visioni aeree e metropolitane costruite attraverso un linguaggio che si muove tra pittura e architettura, esporrà un ciclo di lavori dedicati al territorio ed ad importanti elementi: terra e acqua
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura il prossimo 12 marzo il ciclo di mostre d’arte contemporanea “La casa sull’albero”.
Nome dello spazio che le ospita, un suggestivo design hotel su quel ramo del lago di Como, La
casa sull’albero non è solo il nome proprio della location ma anche un atteggiamento
mentale….un mood che verrà via via indagato dai differenti artisti che daranno vita alle
molteplici esposizioni.
Luogo suggestivo, fatto di contrasti, La casa sull’albero è modo di vivere, di pensare, di
rapportarsi con il quotidiano, è una scelta, un po’ come il Barone rampante di Calvino o gli
uccelli di Aristofane….
Il legame con la natura è forte, il concetto di dentro e fuori sparisce per risolversi in un’unicum
che tutto accoglie: dentro e fuori, aperto e chiuso.
Il ciclo di mostre, a cura di Francesca Brambilla, ospiterà tra il 2015 e il 2016 importanti artisti
contemporanei. Si parte con l’inglese Jonathan Guaitamacchi che oltre alle sue stranote visioni
aeree e metropolitane costruite attraverso un linguaggio che si muove tra pittura e
architettura, esporrà un ciclo di lavori dedicati al territorio ed ad importanti elementi: terra e
acqua.
La mostra sarà anche un modo per far conoscere la realtà territoriale del Lake of Como anche
al pubblico inglese (madrepatria dell’artista), attraverso la fitta campagna stampa e all’invito
mirato di giornalisti inglesi in loco.
Aperta al pubblico la mostra sarà visitabile su appuntamento.
La mostra proporrà oltre ai più conosciuti lavori dell’artista anche una nutrita serie dal titolo
LAKE COMO earth and water: opere dedicate a quel ramo del lago di Como, terra adottiva da
Guaitamacchi che, proprio su quelle sponde, ha uno studio da anni
Jonathan Guaitamacchi
nato a Londra è stato uno dei tanti talenti scoperti da Luciano Inga Pin; diplomato
all’Accademia di Brera a Milano, vive tra Milano, Londra e Cape Town. Collabora negli anni
della formazione come disegnatore e consulente artistico per diversi studi di architettura e
design milanesi.
Si concentra sulla pittura nei primi anni ’90, realizzando paesaggi urbani in bianco e nero di
grande suggestione. Nel 1997, dopo un periodo di lavoro passato all’interno degli impianti
dismessi alla Bovisa di Milano, nell’area gasometri, l’AEM (Azienda Energetica Municipale del
Gas) presenta la sua prima personale all’interno delle Officine della Pressione, con
presentazione di Carlo Bertelli e Antonello Negri.
Nello stesso anno vince il “Premio Suzzara”, edizione 1997/98.
Inizia ad esporre in Italia e all’estero, specie in Sud Africa, paesaggio spesso ripreso come
soggetto delle sue tipiche vedute a volo d’uccello (serie “Target”) che ne caratterizzano
un’inconfondibile taglio prospettico e lo rendono noto al grande pubblico. Ha al suo attivo
numerose mostre in Europa, Cina, Sud Africa e America.
Conosciuto per le ampie visioni di città globali, paesaggi urbani e panoramiche vedute tra un
luogo e un altro, Guaitamacchi dipinge paesaggi la cui essenza e sintesi formale nascono dalla
memoria, dal ricordo che lega l’artista al territorio inglese e alla cultura anglosassone dalla
quale proviene. Le imponenti scogliere di Dover o la M25 (tangenziale londinese), diventano
veri e propri varchi, luoghi che stimolano continuamente l’immaginario dell’artista.
Guaitamacchi lavora sullo spazio, si addentra nella terza dimensione, la profondità, e interpreta
l’architettura come linguaggio, come ossessione, come ripetizione di un modo. Le sue tele, veri
e propri progetti architettonici, raccontano la sua visione.
In un epoca in cui il paesaggio e le visioni urbane sono soggetti amati e ripresi da parecchi
artisti contemporanei, Guaitamacchi fa la differenza. Tra i primi nell’epoca contemporanea ad
affacciarsi al contesto urbano, “sulla tela non rappresenta l’espressione totale o meramente
architettonica della realtà, ne sprigiona l’essenza, il principio attivo, non racconta il luogo, ma il
suo riflesso, la sua metafora attraverso il suo stile unico e inconfondibile”.
La produzione più recente si sta rivolgendo alla fotografia, con serie dedicate a ghiacciai,
oceani e vulcani -di grande incisività, sono stati esposti per la prima volta in occasione della
mostra al CAMEC di La Spezia.
Attualmente un'importante istituto Bancario in Svizzera BPS ospita nella sua sede di Lugano la
mostra “My Home Glacier” incentrata sul tema di ghiacciai e del territorio Elvetico.
Recentemente è stato protagonista di una importante mostra personale alla galleria G. Biasutti
di Torino e al Barbican Centre di Londra in occasione dei giochi olimpici; prossimamente sarà
impegnato in nuove importanti esposizioni che lo porteranno nuovamente in Sud Africa, Cina
e Stati Uniti.
E' stato premiato come migliore artista del 2012 in occasione della rassegna Settembre ad
Arte promossa dall'associazione ANGAMEC, Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e
Contemporanea.
La CGIL, con il Segretario Nazionale Camusso, ha acquisito di recente nella collezione i disegni
Macchine Della Luce che verranno collocati nelle più importanti sedi e Camere del Lavoro in
Italia e al congresso Nazionale di Rimini.
Le opere di Jonathan Guaitamacchi sono presenti in molte collezioni pubbliche e private tra cui
“Experimenta” Farnesina - Roma, Fondazione Stelline - Milano, Museo e Collezione A2A -
Milano , Collezione d'Arte CGIL – Roma / Milano, CAMeC La Spezia ecc. ecc.
Il suo lavoro è stato ospitato nelle principali riviste del settore e nei principali Quotidiani
Nazionali, tra le recensioni più recenti si ricordano: La Repubblica, Katia Brega, Il Corriere della
Sera, Daniela Palazzoli, La Nazione, Il Tirreno, Il Secolo XIX, Rai News 24, Rai 1, Canale 5 e
intervista Radio Città Futura, Roma.
Il Museo di Arte Contemporanea di Gallarate MAGA ha recentemente acquisito un’opera nella
sua collezione permanente.
Nome dello spazio che le ospita, un suggestivo design hotel su quel ramo del lago di Como, La
casa sull’albero non è solo il nome proprio della location ma anche un atteggiamento
mentale….un mood che verrà via via indagato dai differenti artisti che daranno vita alle
molteplici esposizioni.
Luogo suggestivo, fatto di contrasti, La casa sull’albero è modo di vivere, di pensare, di
rapportarsi con il quotidiano, è una scelta, un po’ come il Barone rampante di Calvino o gli
uccelli di Aristofane….
Il legame con la natura è forte, il concetto di dentro e fuori sparisce per risolversi in un’unicum
che tutto accoglie: dentro e fuori, aperto e chiuso.
Il ciclo di mostre, a cura di Francesca Brambilla, ospiterà tra il 2015 e il 2016 importanti artisti
contemporanei. Si parte con l’inglese Jonathan Guaitamacchi che oltre alle sue stranote visioni
aeree e metropolitane costruite attraverso un linguaggio che si muove tra pittura e
architettura, esporrà un ciclo di lavori dedicati al territorio ed ad importanti elementi: terra e
acqua.
La mostra sarà anche un modo per far conoscere la realtà territoriale del Lake of Como anche
al pubblico inglese (madrepatria dell’artista), attraverso la fitta campagna stampa e all’invito
mirato di giornalisti inglesi in loco.
Aperta al pubblico la mostra sarà visitabile su appuntamento.
La mostra proporrà oltre ai più conosciuti lavori dell’artista anche una nutrita serie dal titolo
LAKE COMO earth and water: opere dedicate a quel ramo del lago di Como, terra adottiva da
Guaitamacchi che, proprio su quelle sponde, ha uno studio da anni
Jonathan Guaitamacchi
nato a Londra è stato uno dei tanti talenti scoperti da Luciano Inga Pin; diplomato
all’Accademia di Brera a Milano, vive tra Milano, Londra e Cape Town. Collabora negli anni
della formazione come disegnatore e consulente artistico per diversi studi di architettura e
design milanesi.
Si concentra sulla pittura nei primi anni ’90, realizzando paesaggi urbani in bianco e nero di
grande suggestione. Nel 1997, dopo un periodo di lavoro passato all’interno degli impianti
dismessi alla Bovisa di Milano, nell’area gasometri, l’AEM (Azienda Energetica Municipale del
Gas) presenta la sua prima personale all’interno delle Officine della Pressione, con
presentazione di Carlo Bertelli e Antonello Negri.
Nello stesso anno vince il “Premio Suzzara”, edizione 1997/98.
Inizia ad esporre in Italia e all’estero, specie in Sud Africa, paesaggio spesso ripreso come
soggetto delle sue tipiche vedute a volo d’uccello (serie “Target”) che ne caratterizzano
un’inconfondibile taglio prospettico e lo rendono noto al grande pubblico. Ha al suo attivo
numerose mostre in Europa, Cina, Sud Africa e America.
Conosciuto per le ampie visioni di città globali, paesaggi urbani e panoramiche vedute tra un
luogo e un altro, Guaitamacchi dipinge paesaggi la cui essenza e sintesi formale nascono dalla
memoria, dal ricordo che lega l’artista al territorio inglese e alla cultura anglosassone dalla
quale proviene. Le imponenti scogliere di Dover o la M25 (tangenziale londinese), diventano
veri e propri varchi, luoghi che stimolano continuamente l’immaginario dell’artista.
Guaitamacchi lavora sullo spazio, si addentra nella terza dimensione, la profondità, e interpreta
l’architettura come linguaggio, come ossessione, come ripetizione di un modo. Le sue tele, veri
e propri progetti architettonici, raccontano la sua visione.
In un epoca in cui il paesaggio e le visioni urbane sono soggetti amati e ripresi da parecchi
artisti contemporanei, Guaitamacchi fa la differenza. Tra i primi nell’epoca contemporanea ad
affacciarsi al contesto urbano, “sulla tela non rappresenta l’espressione totale o meramente
architettonica della realtà, ne sprigiona l’essenza, il principio attivo, non racconta il luogo, ma il
suo riflesso, la sua metafora attraverso il suo stile unico e inconfondibile”.
La produzione più recente si sta rivolgendo alla fotografia, con serie dedicate a ghiacciai,
oceani e vulcani -di grande incisività, sono stati esposti per la prima volta in occasione della
mostra al CAMEC di La Spezia.
Attualmente un'importante istituto Bancario in Svizzera BPS ospita nella sua sede di Lugano la
mostra “My Home Glacier” incentrata sul tema di ghiacciai e del territorio Elvetico.
Recentemente è stato protagonista di una importante mostra personale alla galleria G. Biasutti
di Torino e al Barbican Centre di Londra in occasione dei giochi olimpici; prossimamente sarà
impegnato in nuove importanti esposizioni che lo porteranno nuovamente in Sud Africa, Cina
e Stati Uniti.
E' stato premiato come migliore artista del 2012 in occasione della rassegna Settembre ad
Arte promossa dall'associazione ANGAMEC, Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e
Contemporanea.
La CGIL, con il Segretario Nazionale Camusso, ha acquisito di recente nella collezione i disegni
Macchine Della Luce che verranno collocati nelle più importanti sedi e Camere del Lavoro in
Italia e al congresso Nazionale di Rimini.
Le opere di Jonathan Guaitamacchi sono presenti in molte collezioni pubbliche e private tra cui
“Experimenta” Farnesina - Roma, Fondazione Stelline - Milano, Museo e Collezione A2A -
Milano , Collezione d'Arte CGIL – Roma / Milano, CAMeC La Spezia ecc. ecc.
Il suo lavoro è stato ospitato nelle principali riviste del settore e nei principali Quotidiani
Nazionali, tra le recensioni più recenti si ricordano: La Repubblica, Katia Brega, Il Corriere della
Sera, Daniela Palazzoli, La Nazione, Il Tirreno, Il Secolo XIX, Rai News 24, Rai 1, Canale 5 e
intervista Radio Città Futura, Roma.
Il Museo di Arte Contemporanea di Gallarate MAGA ha recentemente acquisito un’opera nella
sua collezione permanente.
12
marzo 2015
Jonathan Guaitamacchi – LAKE COMO earth and water
Dal 12 marzo al 06 settembre 2015
arte contemporanea
Location
CASA SULL’ALBERO
Malgrate, Viale Penati, 5/7, (Lecco)
Malgrate, Viale Penati, 5/7, (Lecco)
Orario di apertura
su appuntamento
Autore
Curatore