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Joo-yeon Park – White on White
video installazione, 5 monitor lcd, 80 minuti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NextDoor…ArtGalleria è lieta di presentare i lavori della giovane artista coreana Jooyeon Park in un’esposizione monografica organizzata in due parti (successive) appositamente elaborati per lo spazio nella sede romana, in Via di Montoro 3, dal 12 Aprile 2005 e nello spazio instituzionale di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, Sala Dante, Museo Nazionale per la Grafica, Palazzo della Calcografia, Via della Stamperia 1, dal 07 Aprile al 29 Maggio 2005. Il progetto è a cura di Federico Del Prete.
Monocromia
White on White è una videoinstallazione piccoli monitor incastonati nelle pareti della galleria, dove scorrono immagini di uno spazio vuoto analogo a quello in cui si trova lo spettatore, durante le operazioni di imbiancatura che precedono ogni mostra d’arte. White on White sembra evidenziare la distanza ed i diversi indirizzi tra differenti relazioni sociali. Ad esempio quelle, normalmente ignorate, che legano tra loro gli operai del video, in nessun modo coinvolti nella mostra che stanno contribuendo a preparare, ma operanti nello stesso spazio dove l’artista proporrà il suo lavoro, ed a loro volta soggetto di un’opera d’arte. L’arte come sguardo universale che mette in relazione gli opposti; ma anche una riflessione sull’adeguatezza e sulla liceità degli spazi di galleria per ospitare un’arte così vicina alla vita.
Jooyeon, giovane artista coreana, riprendendo l’azione di questi anonimi imbianchini che tinteggiano la galleria (la Dukwon Gallery di Seoul, per la cronaca) si attira un possibile paragone, attualizzato dalla tecnologia video, con il gesto della monocromia in pittura, concreta espressione delle inquietudini concettuali che hanno di fatto cambiato, più tardi, ruolo e collocazione della ricerca artistica nel panorama culturale. White on White, opera disadorna e disarmante, sembra alludere fino nel titolo a quel capolinea della pittura. Più concettuale che astratta, la monocromia offrì ai pittori un’estrema possibilità per affermare i termini di una crisi del fare arte che già alla fine degli anni Cinquanta sembrò irreversibile. Di fronte a questi ottanta minuti di azioni silenziose ed in nessun modo provocatorie, osservando questi operai alternativamente affaccendati o a riposo viene da chiedersi quale crisi sia al centro del pensiero di Jooyeon.
Affacciati a queste piccole finestre digitali affiora alla nostra attenzione un tema della cultura orientale che da sempre affascina l’occidente: il nulla. È il vuoto, l’assenza, a rivelare ulteriori significati nascosti.
Federico Del Prete
Jooyeon Park
Jooyeon Park, artista coreana (1976) utilizza indistintamente fotografia, scultura, installazione e video. La Park cattura e mette in evidenza le tracce effimere dei nostri comportamenti, in modo da rivelare la fragilità dell’esistenza e la difficoltà di esprimere nel mondo contemporaneo segni di appartenenza efficaci. Nel 2004 è stata premiata alla fiera di Colonia (International program promoting young artists, Art Cologne). Ha studiato in Inghilterra (Goldsmiths’ College, University of London, 1993-1996; Central St. Martin College of the Arts, 1999-2001). Vive a Seoul.
Monocromia
White on White è una videoinstallazione piccoli monitor incastonati nelle pareti della galleria, dove scorrono immagini di uno spazio vuoto analogo a quello in cui si trova lo spettatore, durante le operazioni di imbiancatura che precedono ogni mostra d’arte. White on White sembra evidenziare la distanza ed i diversi indirizzi tra differenti relazioni sociali. Ad esempio quelle, normalmente ignorate, che legano tra loro gli operai del video, in nessun modo coinvolti nella mostra che stanno contribuendo a preparare, ma operanti nello stesso spazio dove l’artista proporrà il suo lavoro, ed a loro volta soggetto di un’opera d’arte. L’arte come sguardo universale che mette in relazione gli opposti; ma anche una riflessione sull’adeguatezza e sulla liceità degli spazi di galleria per ospitare un’arte così vicina alla vita.
Jooyeon, giovane artista coreana, riprendendo l’azione di questi anonimi imbianchini che tinteggiano la galleria (la Dukwon Gallery di Seoul, per la cronaca) si attira un possibile paragone, attualizzato dalla tecnologia video, con il gesto della monocromia in pittura, concreta espressione delle inquietudini concettuali che hanno di fatto cambiato, più tardi, ruolo e collocazione della ricerca artistica nel panorama culturale. White on White, opera disadorna e disarmante, sembra alludere fino nel titolo a quel capolinea della pittura. Più concettuale che astratta, la monocromia offrì ai pittori un’estrema possibilità per affermare i termini di una crisi del fare arte che già alla fine degli anni Cinquanta sembrò irreversibile. Di fronte a questi ottanta minuti di azioni silenziose ed in nessun modo provocatorie, osservando questi operai alternativamente affaccendati o a riposo viene da chiedersi quale crisi sia al centro del pensiero di Jooyeon.
Affacciati a queste piccole finestre digitali affiora alla nostra attenzione un tema della cultura orientale che da sempre affascina l’occidente: il nulla. È il vuoto, l’assenza, a rivelare ulteriori significati nascosti.
Federico Del Prete
Jooyeon Park
Jooyeon Park, artista coreana (1976) utilizza indistintamente fotografia, scultura, installazione e video. La Park cattura e mette in evidenza le tracce effimere dei nostri comportamenti, in modo da rivelare la fragilità dell’esistenza e la difficoltà di esprimere nel mondo contemporaneo segni di appartenenza efficaci. Nel 2004 è stata premiata alla fiera di Colonia (International program promoting young artists, Art Cologne). Ha studiato in Inghilterra (Goldsmiths’ College, University of London, 1993-1996; Central St. Martin College of the Arts, 1999-2001). Vive a Seoul.
12
aprile 2005
Joo-yeon Park – White on White
Dal 12 aprile al 10 giugno 2005
arte contemporanea
Location
NEXTDOOR… ARTGALLERIA
Roma, Via Di Montoro, 3, (Roma)
Roma, Via Di Montoro, 3, (Roma)
Orario di apertura
dal martedi al sabato 16-19,30
Vernissage
12 Aprile 2005, ore 19
Autore
Curatore