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José Muñoz – Encres Nel flusso del divenire
30 tavole originali, che rappresentano la produzione più recente del maestro argentino: astrazioni metafisiche, che lo stesso Muñoz definisce “fotogrammi dell’anima”.Muñoz racconta di essersi stancato “della bassezza del reale” e di essersi “liberato delle costrizioni spaziali del fumetto”.
Comunicato stampa
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Uno straordinario evento da non perdere è la mostra di José Muñoz, grande maestro del fumetto considerato tra i maggiori autori contemporanei, proposta da Laura Accordi nella sua Galleria-Libreria d’Arte Babele.
In programma dal 3 al 28 Maggio, la rassegna “ENCRES” – Nel flusso del divenire raccoglie 30 tavole originali, che rappresentano la produzione più recente del maestro argentino: astrazioni metafisiche, che lo stesso Muñoz definisce fotogrammi dell’anima.
La mostra sarà inaugurata, alla presenza dell’artista, sabato 3 Maggio alle ore 18 (Firenze - via delle Belle Donne 41/r).
Realizzate a china e inchiostri acrilici su carta e pubblicate da Nuages nel volume ENCRES (formato 28x21; pagine 96. Euro 27), le opere propongono immagini astratte in blu, verde brillante, rosso acero e giallo oro: rappresentazioni di rocce, di abissi acquatici e di personaggi, tratti dai ricordi di un’Argentina che non esiste più, che vanno dipanandosi in una sorta di percorso a ritroso nel tempo.
“Questi inchiostri di Muñoz - spiega Laura Accordi - rimandano all’atto della creazione: una sorta di ricerca delle origini e dello spirito delle cose. Da un lato, in un percorso implosivo, la diluizione degli inchiostri sembra liquefare le figure che, con un’espressione attonita, assistono alla meraviglia dell’esplosione primordiale che plasma. Dall’altro - conclude la curatrice della mostra e titolare della Galleria-Libreria d’Arte Babele – un’esplosione di colore, da cui il tutto prende forma, in una rappresentazione da astrattista, inedita per uno dei più grandi autori del fumetto”.
Muñoz racconta di essersi stancato “della bassezza del reale” e di essersi “liberato delle costrizioni spaziali del fumetto”.
“In Encres - afferma l’autore argentino - c’è la danza interna delle idee e dei ricordi. Le mie chine affondano nell’acqua, una tecnica che ho imparato da maestri come Pratt, e io mi faccio portare da loro, senza una meta prefissata”.
Nato nel 1942 a Buenos Aires, José Muñoz ha frequentato la Escuela Panamericana de Arte, dove è stato allievo di Alberto Breccia e di Hugo Pratt, da cui ricorda di avere imparato sia l’eccellenza - “lui la dava e la pretendeva”, racconta, “e quando non la riceveva s’inferociva e si rabbuiava” - che il rispetto del talento altrui che, sottolinea, “non è mai una minaccia, ma uno stimolo e una ricchezza”.
José Muñoz esordisce nel mondo dei comics come assistente di un altro grande maestro del fumetto mondiale: Francisco Solano Lopez.
Per i periodici Hora Cero e Frontera illustra storie di Héctor Oesterheld (famoso sceneggiatore argentino, tra i desaparecidos della dittatura militare Videla) e, nel 1963, si mette in luce sulla rivista Misterix con il genere poliziesco, disegnando Precinto 56 su testi di Eugenio Zappietro.
Nel 1972 parte per l’Europa, stabilendosi a Londra. Prima di trasferirsi in Italia, nel 1974 trascorre alcuni mesi in Spagna, dove conosce lo scrittore argentino Carlos Sampayo, con cui instaura uno straordinario rapporto di collaborazione e di amicizia.
Sulla scia dei romanzi di Sam Spade e Philip Marlowe, da questo brillante sodalizio sulla rivista italiana Alterlinus nasce la serie cult Alack Sinner.
Il disincantato detective privato newyorkese, il cui volto ricorda Richard Burton e Steve McQueen, esordisce nel gennaio 1975 con il Caso Webster: il primo episodio di una fortunatissima serie, che racconta in bianco e nero le storie di un’America criminale e razzista.
Insieme, Muñoz e Sampayo, pubblicano molte altre opere, tra cui Nel bar, oltre alla biografia a fumetti della cantante Billie Holiday (1993) e la storia del musicista Carlos Gardel (2010), ispirati dalla grande passione musicale che condividono.
Nel 2001, Muñoz si trasferisce a Parigi, dove la casa editrice Hazard pubblica Muñoz Hombre di China, catalogo che accompagna una mostra itinerante, e nel 2007 riceve il prestigioso Grand Prix de la Ville d’Angoulême.
Dal 2003, José Muñoz collabora con le edizioni Guanda.
Il volume “Encres” è stato stampato in 999 esemplari numerati e firmati, di cui i primi trenta vengono proposti al pubblico in un cofanetto che contiene anche un disegno originale dall’autore.
Per informazioni - telefono e fax: +39 055 283312.
babele@babelefirenze.com - www.babelefirenze.com.
In programma dal 3 al 28 Maggio, la rassegna “ENCRES” – Nel flusso del divenire raccoglie 30 tavole originali, che rappresentano la produzione più recente del maestro argentino: astrazioni metafisiche, che lo stesso Muñoz definisce fotogrammi dell’anima.
La mostra sarà inaugurata, alla presenza dell’artista, sabato 3 Maggio alle ore 18 (Firenze - via delle Belle Donne 41/r).
Realizzate a china e inchiostri acrilici su carta e pubblicate da Nuages nel volume ENCRES (formato 28x21; pagine 96. Euro 27), le opere propongono immagini astratte in blu, verde brillante, rosso acero e giallo oro: rappresentazioni di rocce, di abissi acquatici e di personaggi, tratti dai ricordi di un’Argentina che non esiste più, che vanno dipanandosi in una sorta di percorso a ritroso nel tempo.
“Questi inchiostri di Muñoz - spiega Laura Accordi - rimandano all’atto della creazione: una sorta di ricerca delle origini e dello spirito delle cose. Da un lato, in un percorso implosivo, la diluizione degli inchiostri sembra liquefare le figure che, con un’espressione attonita, assistono alla meraviglia dell’esplosione primordiale che plasma. Dall’altro - conclude la curatrice della mostra e titolare della Galleria-Libreria d’Arte Babele – un’esplosione di colore, da cui il tutto prende forma, in una rappresentazione da astrattista, inedita per uno dei più grandi autori del fumetto”.
Muñoz racconta di essersi stancato “della bassezza del reale” e di essersi “liberato delle costrizioni spaziali del fumetto”.
“In Encres - afferma l’autore argentino - c’è la danza interna delle idee e dei ricordi. Le mie chine affondano nell’acqua, una tecnica che ho imparato da maestri come Pratt, e io mi faccio portare da loro, senza una meta prefissata”.
Nato nel 1942 a Buenos Aires, José Muñoz ha frequentato la Escuela Panamericana de Arte, dove è stato allievo di Alberto Breccia e di Hugo Pratt, da cui ricorda di avere imparato sia l’eccellenza - “lui la dava e la pretendeva”, racconta, “e quando non la riceveva s’inferociva e si rabbuiava” - che il rispetto del talento altrui che, sottolinea, “non è mai una minaccia, ma uno stimolo e una ricchezza”.
José Muñoz esordisce nel mondo dei comics come assistente di un altro grande maestro del fumetto mondiale: Francisco Solano Lopez.
Per i periodici Hora Cero e Frontera illustra storie di Héctor Oesterheld (famoso sceneggiatore argentino, tra i desaparecidos della dittatura militare Videla) e, nel 1963, si mette in luce sulla rivista Misterix con il genere poliziesco, disegnando Precinto 56 su testi di Eugenio Zappietro.
Nel 1972 parte per l’Europa, stabilendosi a Londra. Prima di trasferirsi in Italia, nel 1974 trascorre alcuni mesi in Spagna, dove conosce lo scrittore argentino Carlos Sampayo, con cui instaura uno straordinario rapporto di collaborazione e di amicizia.
Sulla scia dei romanzi di Sam Spade e Philip Marlowe, da questo brillante sodalizio sulla rivista italiana Alterlinus nasce la serie cult Alack Sinner.
Il disincantato detective privato newyorkese, il cui volto ricorda Richard Burton e Steve McQueen, esordisce nel gennaio 1975 con il Caso Webster: il primo episodio di una fortunatissima serie, che racconta in bianco e nero le storie di un’America criminale e razzista.
Insieme, Muñoz e Sampayo, pubblicano molte altre opere, tra cui Nel bar, oltre alla biografia a fumetti della cantante Billie Holiday (1993) e la storia del musicista Carlos Gardel (2010), ispirati dalla grande passione musicale che condividono.
Nel 2001, Muñoz si trasferisce a Parigi, dove la casa editrice Hazard pubblica Muñoz Hombre di China, catalogo che accompagna una mostra itinerante, e nel 2007 riceve il prestigioso Grand Prix de la Ville d’Angoulême.
Dal 2003, José Muñoz collabora con le edizioni Guanda.
Il volume “Encres” è stato stampato in 999 esemplari numerati e firmati, di cui i primi trenta vengono proposti al pubblico in un cofanetto che contiene anche un disegno originale dall’autore.
Per informazioni - telefono e fax: +39 055 283312.
babele@babelefirenze.com - www.babelefirenze.com.
03
maggio 2012
José Muñoz – Encres Nel flusso del divenire
Dal 03 al 28 maggio 2012
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
BABELE ARTE LIBRI EVENTI
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle ore 11.00 alle 20.00
Vernissage
3 Maggio 2012, ore 18.00
Autore
Curatore