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Josef Albers – Arte come esperienza: i metodi di insegnamento di un maestro del Bauhaus
La mostra rivela il vibrante e straordinario impatto dei metodi pedagogici rivoluzionari di Albers sui suoi allievi, prima in Germania e poi negli States. Del Maestro vengono qui presentati lavori importanti messi a confronto con le opere dei suoi studenti. Completa la mostra una importante documentazione fotografica e filmica sulle lezioni-laboratorio di Albers, lezioni che con le sue pubblicazioni hanno forgiato una generazione di artisti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Josef Albers. Spiritualità e rigore
Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria
19 marzo – 19 giugno 2013
Città di Castello, Pinacoteca Comunale
20 marzo - 19 giugno 2013
Vernice per la Stampa: 19 Marzo, ore 12
Nel 125^ anniversario della nascita
A Perugia e Città di Castello
Due mostre celebrano il genio di Josef Albers
Comunicato Stampa
Per iniziativa della Josef and Anni Albers Foundation, Perugia e Città di Castello,
con una doppia mostra, celebrano Josef Albers nella ricorrenza dei 125 anni
dalla nascita.
La Fondazione statunitense per questa doppia esposizione italiana ha inteso
privilegiare due aspetti sino ad oggi poco indagati della ricca personalità
artistica di Albers: la sua importante produzione sacra e la sua attività didattica
e quanto questa abbia rappresentato per un’intera generazione di artisti tra
Europa e Stati Uniti.
La scelta dell’Umbria quale sede per questo doppio evento non è casuale:
Albers riconosceva in Giotto, e più in generale nella pittura italiana del XIII e
XIV secolo, uno dei suoi massimi punti di riferimento e le due mostre, la prima
allestita negli spazi della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, la seconda
alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello, portano i suoi lavori a confrontarsi
con quelli dei grandi maestri italiani antichi da lui amati. E in un ambiente che
incarna quel misticismo cattolico di cui l’artista fu assolutamente partecipe.
Josef Albers ha avuto fortissimi e affascinanti legami con la cultura italiana.
Negli anni del Bauhaus, dove Albers insegnò, l’Italia era un fondamentale
paese di riferimento: Josef e Anni Albers scelsero Firenze per la loro luna di
miele nel 1925. Nel 1934, dopo un anno dalla chiusura del Bauhaus per volontà
dei nazisti, è Wassily Kandinsky che organizza a Milano una grande mostra di
Albers.
La mostra alla Galleria Nazionale di Perugia, dal titolo “Josef Albers: Spiritualità
e Rigore” è stata ideata da Nicholas Fox Weber, direttore esecutivo della
Fondazione Josef e Anni Albers, in collaborazione con Fabio De Chirico,
Direttore della Galleria e Soprintendente per l’Umbria. Propone una ampia
selezione di opere, dai primi anni della sua carriera alle ultime fasi della sua
vita, che testimoniano l’intensa religiosità di Albers e la profonda immersione
nel cattolicesimo che si riflette in tutta la sua produzione.
A Città di Castello, la mostra “Josef Albers Arte come esperienza: I metodi
d’insegnamento di un maestro del Bauhaus” curata da Atlante Servizi Culturali
e Josef and Anni Albers Foundation in collaborazione con il Comune di Città
di Castello, rivela il vibrante e straordinario impatto dei metodi pedagogici
rivoluzionari di Albers sui suoi allievi, prima in Germania e poi negli States.
Del Maestro vengono qui presentati lavori importanti messi a confronto con le
opere dei suoi studenti. Completa la mostra una importante documentazione
fotografica e filmica sulle lezioni-laboratorio di Albers, lezioni che con le sue
pubblicazioni hanno forgiato una generazione di artisti.
Josef Albers era nato nel 19 marzo del 1888 a Bottrop in Westfalia. Dopo gli
studi artistici a Berlino e a Monaco (dove fu allievo di F. von Stuck), entra
nel Bauhaus di Weimar. Nel 1925 con il trasferimento della scuola a Dessau
diventa docente del “Corso Preparatorio” esercitando notevole influenza su
un’intera generazione di artisti, architetti e designer, come ben evidenzia
l’esposizione di Città di Castello. Sposa Anni Fleischmann, studentessa del
Bauhaus, ottima artista, con cui condivide la sperimentazione astratta. Nel ’33,
il Nazismo impone la chiusura dell’esperimento del Bauhaus e gli Albers
riparano
negli Stati Uniti dove sono invitati ad insegnare al Black Mountain College
nella Carolina del Nord. Inizia un periodo di numerosi viaggi alla scoperta delle
civiltà pre-colombiane in centro e sud America divenendo un collezionista
appassionato di reperti archeologici.
Nel 1950 inizia il suo percorso artistico più famoso nel ciclo Omaggio al
quadrato in olio su masonite; nello stesso anno accetta la nomina a Direttore
del Department of Design alla Yale University.
Fra il 1952 e 1955 viaggia in Messico, Perù e Cile. A metà anni ’50 ritorna in
patria per tenere dei corsi come docente ospite. Nel 1963 esce per la Yale
University Press Interaction of Color, un testo fondamentale di ricerca sulla
percezione del colore.
Nel 1971, fu il primo artista ancora in vita ad avere il privilegio di una
retrospettiva al Metropolitan Museum di New York.
Josef Albers muore il 25 marzo del 1976 Orange nel Connecticut.
Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria
19 marzo – 19 giugno 2013
Città di Castello, Pinacoteca Comunale
20 marzo - 19 giugno 2013
Vernice per la Stampa: 19 Marzo, ore 12
Nel 125^ anniversario della nascita
A Perugia e Città di Castello
Due mostre celebrano il genio di Josef Albers
Comunicato Stampa
Per iniziativa della Josef and Anni Albers Foundation, Perugia e Città di Castello,
con una doppia mostra, celebrano Josef Albers nella ricorrenza dei 125 anni
dalla nascita.
La Fondazione statunitense per questa doppia esposizione italiana ha inteso
privilegiare due aspetti sino ad oggi poco indagati della ricca personalità
artistica di Albers: la sua importante produzione sacra e la sua attività didattica
e quanto questa abbia rappresentato per un’intera generazione di artisti tra
Europa e Stati Uniti.
La scelta dell’Umbria quale sede per questo doppio evento non è casuale:
Albers riconosceva in Giotto, e più in generale nella pittura italiana del XIII e
XIV secolo, uno dei suoi massimi punti di riferimento e le due mostre, la prima
allestita negli spazi della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, la seconda
alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello, portano i suoi lavori a confrontarsi
con quelli dei grandi maestri italiani antichi da lui amati. E in un ambiente che
incarna quel misticismo cattolico di cui l’artista fu assolutamente partecipe.
Josef Albers ha avuto fortissimi e affascinanti legami con la cultura italiana.
Negli anni del Bauhaus, dove Albers insegnò, l’Italia era un fondamentale
paese di riferimento: Josef e Anni Albers scelsero Firenze per la loro luna di
miele nel 1925. Nel 1934, dopo un anno dalla chiusura del Bauhaus per volontà
dei nazisti, è Wassily Kandinsky che organizza a Milano una grande mostra di
Albers.
La mostra alla Galleria Nazionale di Perugia, dal titolo “Josef Albers: Spiritualità
e Rigore” è stata ideata da Nicholas Fox Weber, direttore esecutivo della
Fondazione Josef e Anni Albers, in collaborazione con Fabio De Chirico,
Direttore della Galleria e Soprintendente per l’Umbria. Propone una ampia
selezione di opere, dai primi anni della sua carriera alle ultime fasi della sua
vita, che testimoniano l’intensa religiosità di Albers e la profonda immersione
nel cattolicesimo che si riflette in tutta la sua produzione.
A Città di Castello, la mostra “Josef Albers Arte come esperienza: I metodi
d’insegnamento di un maestro del Bauhaus” curata da Atlante Servizi Culturali
e Josef and Anni Albers Foundation in collaborazione con il Comune di Città
di Castello, rivela il vibrante e straordinario impatto dei metodi pedagogici
rivoluzionari di Albers sui suoi allievi, prima in Germania e poi negli States.
Del Maestro vengono qui presentati lavori importanti messi a confronto con le
opere dei suoi studenti. Completa la mostra una importante documentazione
fotografica e filmica sulle lezioni-laboratorio di Albers, lezioni che con le sue
pubblicazioni hanno forgiato una generazione di artisti.
Josef Albers era nato nel 19 marzo del 1888 a Bottrop in Westfalia. Dopo gli
studi artistici a Berlino e a Monaco (dove fu allievo di F. von Stuck), entra
nel Bauhaus di Weimar. Nel 1925 con il trasferimento della scuola a Dessau
diventa docente del “Corso Preparatorio” esercitando notevole influenza su
un’intera generazione di artisti, architetti e designer, come ben evidenzia
l’esposizione di Città di Castello. Sposa Anni Fleischmann, studentessa del
Bauhaus, ottima artista, con cui condivide la sperimentazione astratta. Nel ’33,
il Nazismo impone la chiusura dell’esperimento del Bauhaus e gli Albers
riparano
negli Stati Uniti dove sono invitati ad insegnare al Black Mountain College
nella Carolina del Nord. Inizia un periodo di numerosi viaggi alla scoperta delle
civiltà pre-colombiane in centro e sud America divenendo un collezionista
appassionato di reperti archeologici.
Nel 1950 inizia il suo percorso artistico più famoso nel ciclo Omaggio al
quadrato in olio su masonite; nello stesso anno accetta la nomina a Direttore
del Department of Design alla Yale University.
Fra il 1952 e 1955 viaggia in Messico, Perù e Cile. A metà anni ’50 ritorna in
patria per tenere dei corsi come docente ospite. Nel 1963 esce per la Yale
University Press Interaction of Color, un testo fondamentale di ricerca sulla
percezione del colore.
Nel 1971, fu il primo artista ancora in vita ad avere il privilegio di una
retrospettiva al Metropolitan Museum di New York.
Josef Albers muore il 25 marzo del 1976 Orange nel Connecticut.
19
marzo 2013
Josef Albers – Arte come esperienza: i metodi di insegnamento di un maestro del Bauhaus
Dal 19 marzo al 19 giugno 2013
arte contemporanea
Location
PINACOTECA COMUNALE – PALAZZO VITELLI
Città Di Castello, Via Della Cannoniera, 22, (Perugia)
Città Di Castello, Via Della Cannoniera, 22, (Perugia)
Orario di apertura
10.00-13.00 / 15.00-18.00; dal 1° aprile 10.00-13.00 / 14.30-18.30 chiuso il lunedì (se non festivo)
Vernissage
19 Marzo 2013, h 12
Autore