Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Josef and Anni Albers – Voyage inside a blind experience
L’obiettivo del progetto è quello di creare una mostra d’arte temporanea fruibile con pari interesse sia da soggetti normovedenti che da persone con disabilità visiva in cui le opere sono accompagnate da speciali tecnologie in grado di offrire a tutti i tipi di pubblico suggestioni tattili e uditive.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Santa Maria della Scala è lieto di ospitare, dal 6 aprile al 4 luglio, l’esposizione Josef and
Anni Albers. Voyage inside a blind experience. Il progetto è nato grazie a una collaborazione
internazionale tra il Santa Maria della Scala di Siena, il The Glucksman, University College
Cork, il Museo di arte contemporanea di Zagabria, l’Istituto dei Ciechi di Milano e Atlante
Servizi Culturali, che ne ha curato la realizzazione, ed è cofinanziato dal programma Europa
Creativa 2014-2020 dell’Unione Europea. La Mostra, a cura di Gregorio Battistoni e Samuele
Boncompagni, sarà ospitata, in seguito, in altre due sedi museali europee, presso il The Glucksman,
University College Cork in Irlanda e al Muzej suvremene umjetnosti Zagreb, in Croazia.
L’obiettivo del progetto VIBE. Voyage Inside a Blind Experience è quello di creare una mostra
d’arte temporanea fruibile con pari interesse sia da soggetti normovedenti che da persone
con disabilità visiva in cui le opere sono accompagnate da speciali tecnologie in grado di
offrire a tutti i tipi di pubblico suggestioni tattili e uditive.
Afferma Daniele Pitteri, direttore di Santa Maria della Scala “Un approccio innovativo, che si
preoccupa di fondere in un unico esercizio conoscitivo sensoriale e partecipativo l’esperienza di
visita di vedenti e non vedenti, inducendo i primi ad ampliare la propria capacità percettiva
attraverso il tatto e i secondi di avvicinarsi alla complessità compositiva e stilistica delle opere.”
Il percorso artistico è stato strutturato dalla collaborazione fra Atlante Servizi Culturali e
l’americana The Josef and Anni Albers Foundation, a cui si è aggiunto il supporto scientifico
dell’Istituto dei Ciechi di Milano e ruota intorno alle opere di Josef e Anni Albers. L’avventura
artistica di Josef Albers (Bottrop 1888 – New Haven 1976) e Anni Albers (Annelise Elsa Frieda
Fleischmann, Berlino 1899 – New Haven 1994), iniziata alla Bauhaus e durata tutta una vita, fu fra
le più pionieristiche del ventesimo secolo. Josef Albers, pittore, designer, insegnante e teorico del
colore, si è sempre interessato alle potenzialità dei materiali, lavorati e gestiti secondo una
sperimentazione incessante e rigorosa. Anni Albers, tessitrice, pittrice e insegnante, fin dai primi
anni di sperimentazione condotta sulla tessitura a telaio, capì le potenzialità espressive offerte dai
tessuti e le assunse come punto di partenza per trasformare le stoffe in opere d’arte astratta. “Anni e
Josef volevano che la loro arte portasse piacere e nuove esperienze nelle vite di più persone
possibili. Percepivano un linguaggio universale e credevano in forme di piacere visivo che si
estendono indietro e avanti nel tempo attraversando tutte le barriere” afferma Nicholas Fox Weber,
direttore della The Josef and Anni Albers Foundation “ lavorando su questo progetto proviamo a
entrare dentro ciò che alcuni non hanno, per scardinare i preconcetti di coloro che la vista la
danno per scontata, per andare oltre e ripensare l’esperienza.”
Partendo dalle opere degli Albers il progetto, rivoluzionario e pionieristico, è stato creato per
permettere una fruizione totalizzante e capace di coinvolgere il pubblico con disabilità visiva al
pari dei normovedenti. Se infatti, ai visitatori ipovedenti e non vedenti, fino ad oggi, è stato
riservato un approccio didascalico, finalizzato al riconoscere l’opera ripercorrendone con il tatto le
linee compositive, con questa esposizione è possibile avvicinarsi a una esperienza che può dirsi
estetica. Dichiara Franco Lisi, direttore dell’Istituto dei Ciechi. “I nostri sforzi – a prescindere dalle
diverse realtà e peculiarità territoriali – saranno canalizzati a utilizzare tutte le forme di
comunicazione per poter lanciare un messaggio che vada ad arricchire e a potenziare quanto
facciamo per la cultura dell’integrazione e, in particolare, per le persone non vedenti.”
Possibilità di toccare le opere originali
Grazie alla generosità della Fondazione Albers sarà possibile toccare per la prima volta cinque
opere originali di Josef e Anni Albers: Rail, un tessuto che Anni produsse ad uso commerciale
negli anni ’50; Montanius III, una stampa a rilievo in cui Anni tenta di manipolare la forma;
Intaglio DUO E, altra stampa effettuata senza inchiostro né colori ma solo esponendo le linee in
rilievo; Homage to the Square e Color study per Homage to the Square, due opere non finite di
Josef in cui si possono percepire i differenti spessori degli impasti, la stesura a spatola e le
correzioni in gesso.
Il Corridoio sensoriale
La sezione, posizionata all’ingresso della mostra, prevede la creazione di un corridoio buio in cui
sarà favorita l’esplorazione tattile dei materiali usati da Josef e Anni Albers, stimolando i visitatori a
riconoscerne caratteristiche e peculiarità attraverso il tatto. Il pubblico si potrà avvalere di
un’audioguida che si attiverà automaticamente quando i visitatori si avvicineranno ai punti di
interesse.
Le audioguide
Per la visita sono state predisposte delle audioguide, progettate insieme a Tooteko, uno spin-off
dello IUAV di Venezia, che ha prodotto un dispositivo che consente di esplorare con il tatto
superfici tridimensionali a rilievo e di ricevere informazioni audio pertinenti e localizzate. Il sistema
consiste in tre elementi di base: un braccialetto hi-tech, un supporto tattile dotato di tag NFC e una
applicazione per tablet o smartphone. Il braccialetto hi-tech legge i tag NFC e, grazie alla Tooteko
App, comunica wireless con lo smartphone o tablet. Durante la navigazione tattile dei supporti,
quando la mano raggiunge un hotspot riconoscibile grazie alla codifica Braille, il braccialetto
identifica il tag NFC in esso contenuto e attiva la traccia audio relativa al punto toccato. In questo
modo, ad ogni hotspot corrisponde una informazione audio pertinente al dettaglio toccato.
Sezione musicale
Un’intera sezione della mostra è dedicata all’ascolto e alla musica, che metterà in relazione le
copertine da Josef Albers disegnate per la Command Records con le musiche contenute nei relativi
vinili. Un’altra suggestione sarà data dall’associazione fra la figura musicale del basso ostinato e la
modularità scelta da Josef Albers, anche in relazione al basso ostinato, per la realizzazione di alcune
opere ispirate a architetture messicane.
I modelli tattili
Nel percorso espositivo sarà possibile toccare dodici riproduzioni in resina delle opere in mostra,
realizzate dall’Istituto dei ciechi di Milano alle quali si aggiungono le riproduzioni dei Matières e
dei Paper folding, esercitazioni che Albers faceva fare agli allievi per stimolare la tecnica manuale e
la creatività, riprodotte da Fritz Horstman.
Il tavolo di Josef Albers
Sarà ricreata una sperimentazione che Josef Albers descrisse nel suo testo Interazione del colore.
Per metterlo in pratica in mostra saranno accostate, su un piano, tre vasche d’acqua a temperature
diverse che permetteranno di sperimentare che la percezione tattile della temperatura può essere
relativa così come la percezione visiva dei colori.
Infine il catalogo e il sito web saranno realizzati in funzione del progetto: il catalogo della mostra
sarà completamente in braille con all’interno riproduzioni tattili in termorilievo, mentre il sito web
realizzato e certificato dall’Istituto dei Ciechi di Milano, può essere accessibile anche ai non
vedenti. Tutte le didascalie in mostra, inoltre, saranno in braille.
Anni Albers. Voyage inside a blind experience. Il progetto è nato grazie a una collaborazione
internazionale tra il Santa Maria della Scala di Siena, il The Glucksman, University College
Cork, il Museo di arte contemporanea di Zagabria, l’Istituto dei Ciechi di Milano e Atlante
Servizi Culturali, che ne ha curato la realizzazione, ed è cofinanziato dal programma Europa
Creativa 2014-2020 dell’Unione Europea. La Mostra, a cura di Gregorio Battistoni e Samuele
Boncompagni, sarà ospitata, in seguito, in altre due sedi museali europee, presso il The Glucksman,
University College Cork in Irlanda e al Muzej suvremene umjetnosti Zagreb, in Croazia.
L’obiettivo del progetto VIBE. Voyage Inside a Blind Experience è quello di creare una mostra
d’arte temporanea fruibile con pari interesse sia da soggetti normovedenti che da persone
con disabilità visiva in cui le opere sono accompagnate da speciali tecnologie in grado di
offrire a tutti i tipi di pubblico suggestioni tattili e uditive.
Afferma Daniele Pitteri, direttore di Santa Maria della Scala “Un approccio innovativo, che si
preoccupa di fondere in un unico esercizio conoscitivo sensoriale e partecipativo l’esperienza di
visita di vedenti e non vedenti, inducendo i primi ad ampliare la propria capacità percettiva
attraverso il tatto e i secondi di avvicinarsi alla complessità compositiva e stilistica delle opere.”
Il percorso artistico è stato strutturato dalla collaborazione fra Atlante Servizi Culturali e
l’americana The Josef and Anni Albers Foundation, a cui si è aggiunto il supporto scientifico
dell’Istituto dei Ciechi di Milano e ruota intorno alle opere di Josef e Anni Albers. L’avventura
artistica di Josef Albers (Bottrop 1888 – New Haven 1976) e Anni Albers (Annelise Elsa Frieda
Fleischmann, Berlino 1899 – New Haven 1994), iniziata alla Bauhaus e durata tutta una vita, fu fra
le più pionieristiche del ventesimo secolo. Josef Albers, pittore, designer, insegnante e teorico del
colore, si è sempre interessato alle potenzialità dei materiali, lavorati e gestiti secondo una
sperimentazione incessante e rigorosa. Anni Albers, tessitrice, pittrice e insegnante, fin dai primi
anni di sperimentazione condotta sulla tessitura a telaio, capì le potenzialità espressive offerte dai
tessuti e le assunse come punto di partenza per trasformare le stoffe in opere d’arte astratta. “Anni e
Josef volevano che la loro arte portasse piacere e nuove esperienze nelle vite di più persone
possibili. Percepivano un linguaggio universale e credevano in forme di piacere visivo che si
estendono indietro e avanti nel tempo attraversando tutte le barriere” afferma Nicholas Fox Weber,
direttore della The Josef and Anni Albers Foundation “ lavorando su questo progetto proviamo a
entrare dentro ciò che alcuni non hanno, per scardinare i preconcetti di coloro che la vista la
danno per scontata, per andare oltre e ripensare l’esperienza.”
Partendo dalle opere degli Albers il progetto, rivoluzionario e pionieristico, è stato creato per
permettere una fruizione totalizzante e capace di coinvolgere il pubblico con disabilità visiva al
pari dei normovedenti. Se infatti, ai visitatori ipovedenti e non vedenti, fino ad oggi, è stato
riservato un approccio didascalico, finalizzato al riconoscere l’opera ripercorrendone con il tatto le
linee compositive, con questa esposizione è possibile avvicinarsi a una esperienza che può dirsi
estetica. Dichiara Franco Lisi, direttore dell’Istituto dei Ciechi. “I nostri sforzi – a prescindere dalle
diverse realtà e peculiarità territoriali – saranno canalizzati a utilizzare tutte le forme di
comunicazione per poter lanciare un messaggio che vada ad arricchire e a potenziare quanto
facciamo per la cultura dell’integrazione e, in particolare, per le persone non vedenti.”
Possibilità di toccare le opere originali
Grazie alla generosità della Fondazione Albers sarà possibile toccare per la prima volta cinque
opere originali di Josef e Anni Albers: Rail, un tessuto che Anni produsse ad uso commerciale
negli anni ’50; Montanius III, una stampa a rilievo in cui Anni tenta di manipolare la forma;
Intaglio DUO E, altra stampa effettuata senza inchiostro né colori ma solo esponendo le linee in
rilievo; Homage to the Square e Color study per Homage to the Square, due opere non finite di
Josef in cui si possono percepire i differenti spessori degli impasti, la stesura a spatola e le
correzioni in gesso.
Il Corridoio sensoriale
La sezione, posizionata all’ingresso della mostra, prevede la creazione di un corridoio buio in cui
sarà favorita l’esplorazione tattile dei materiali usati da Josef e Anni Albers, stimolando i visitatori a
riconoscerne caratteristiche e peculiarità attraverso il tatto. Il pubblico si potrà avvalere di
un’audioguida che si attiverà automaticamente quando i visitatori si avvicineranno ai punti di
interesse.
Le audioguide
Per la visita sono state predisposte delle audioguide, progettate insieme a Tooteko, uno spin-off
dello IUAV di Venezia, che ha prodotto un dispositivo che consente di esplorare con il tatto
superfici tridimensionali a rilievo e di ricevere informazioni audio pertinenti e localizzate. Il sistema
consiste in tre elementi di base: un braccialetto hi-tech, un supporto tattile dotato di tag NFC e una
applicazione per tablet o smartphone. Il braccialetto hi-tech legge i tag NFC e, grazie alla Tooteko
App, comunica wireless con lo smartphone o tablet. Durante la navigazione tattile dei supporti,
quando la mano raggiunge un hotspot riconoscibile grazie alla codifica Braille, il braccialetto
identifica il tag NFC in esso contenuto e attiva la traccia audio relativa al punto toccato. In questo
modo, ad ogni hotspot corrisponde una informazione audio pertinente al dettaglio toccato.
Sezione musicale
Un’intera sezione della mostra è dedicata all’ascolto e alla musica, che metterà in relazione le
copertine da Josef Albers disegnate per la Command Records con le musiche contenute nei relativi
vinili. Un’altra suggestione sarà data dall’associazione fra la figura musicale del basso ostinato e la
modularità scelta da Josef Albers, anche in relazione al basso ostinato, per la realizzazione di alcune
opere ispirate a architetture messicane.
I modelli tattili
Nel percorso espositivo sarà possibile toccare dodici riproduzioni in resina delle opere in mostra,
realizzate dall’Istituto dei ciechi di Milano alle quali si aggiungono le riproduzioni dei Matières e
dei Paper folding, esercitazioni che Albers faceva fare agli allievi per stimolare la tecnica manuale e
la creatività, riprodotte da Fritz Horstman.
Il tavolo di Josef Albers
Sarà ricreata una sperimentazione che Josef Albers descrisse nel suo testo Interazione del colore.
Per metterlo in pratica in mostra saranno accostate, su un piano, tre vasche d’acqua a temperature
diverse che permetteranno di sperimentare che la percezione tattile della temperatura può essere
relativa così come la percezione visiva dei colori.
Infine il catalogo e il sito web saranno realizzati in funzione del progetto: il catalogo della mostra
sarà completamente in braille con all’interno riproduzioni tattili in termorilievo, mentre il sito web
realizzato e certificato dall’Istituto dei Ciechi di Milano, può essere accessibile anche ai non
vedenti. Tutte le didascalie in mostra, inoltre, saranno in braille.
05
aprile 2018
Josef and Anni Albers – Voyage inside a blind experience
Dal 05 aprile al 04 luglio 2018
arte contemporanea
Location
SANTA MARIA DELLA SCALA
Siena, Piazza Del Duomo, 2, (Siena)
Siena, Piazza Del Duomo, 2, (Siena)
Orario di apertura
da lunedì a domenica:
ore 10.00 - 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
giovedì:
ore 10.00 – 22.00 (ultimo ingresso ore 21.30)
Martedì giorno di chiusura del museo e della mostra
Vernissage
5 Aprile 2018, ore 18.00
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Autore