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Josef Rainer – Percorsi urbani
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo-Centro Nazionale di Fotografia, è costituita da una quarantina di fotografie che documentano il percorso estetico di Josef Rainer
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura giovedì 22 settembre 2005 alle ore 18.30, nella Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa), la mostra fotografica “Josef Rainer – Percorsi urbani”.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo-Centro Nazionale di Fotografia, è costituita da una quarantina di fotografie che documentano il percorso estetico di Josef Rainer.
La ricerca dell’artista altoatesino si fonda sulla complessa interazione tra finzione e realtà, in un gioco originale e surreale tra fotografia e installazione. La mostra, animata da una serie di omini in gesso alti una trentina di centimetri, tutti uguali, senza viso né occhi e senza alcun carattere distintivo, acquista, all’interno delle varie tematiche scandagliate, un carattere ludico-estetico. Figurine smilze, ognuna simile all’altra, interagiscono con gli spazi della galleria, invadendo il mondo reale e trasformandolo in una dimensione fittizia e onirica.
Inserite in una quotidianità fatta di routine e di ripetizioni, le fotografie di Josef Rainer stimolano la riflessione circa la condizione contemporanea in quanto la sua arte, noncurante e serena, sottolinea l’umorismo della vita di ogni giorno, manipolando la realtà e mettendone a nudo i lati più inconsueti e curiosi, con geniale ironia.
Allo stesso tempo l’artista ricrea, nei suoi scatti, le emozioni nascoste nelle pieghe di una quotidianità spesso frenetica, caratterizzata da azioni banali in cui, però, è ancora possibile ritrovare lo spazio per un momento di intimità e per gesti assolutamente privati. Così, le sculture realizzate da Rainer, in un contesto animato da persone indaffarate, alle prese con il proprio lavoro e con la ordinaria routine, riescono a ritagliarsi un angolo in cui vivere le proprie emozioni suscitando, nello spettatore, un effetto ironico e spiazzante.
Nelle opere di Rainer è espresso tutto il suo interesse per i luoghi dimenticati, non–luoghi o luoghi ai margini: si tratta soprattutto di condutture dell’acqua, tubi di scarico o sezioni di macchinari, spazi abbandonati e polverosi, sempre uguali a se stessi, che diventano parte di una visione del mondo che non si altera nel tempo e che, se cambia, segue stagioni lunghissime
Osservando il lavoro di questo eclettico artista, viene spontaneo chiedersi quanto di quello che si vede sia riproduzione della realtà e quanto trasfigurazione di un mondo in cui l’inimmaginabile diventa concreto e viceversa. E proprio su questi interrogativi e sulle necessità del dubbio, ma anche sulla consapevolezza della complessità della società, Rainer sviluppa una poetica tanto sottile quanto provocante.
Biografia
Josef Rainer, nato a Bressanone nel 1970, compie la sua formazione presso l’Akademie der Bildenden Künste di Monaco e si avvale anche di una borsa di studio della città di Vienna, conferitagli dal Ministero per le Scienze, l’Educazione e la Cultura. Nel 2002 ottiene il Premio di riconoscimento al concorso Progetto d’arte Marie Curie indetto dall’Istituto per le Attività Sociali di Merano e, nel 2004, la menzione alla prima edizione del Premio Arte nell’Architettura in Alto Agide. Dal 2000 partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero: l’Università di Innsbruck gli dedica una personale presso l’Ausstellungsraum des Institutes für Kunstgeschichte; espone alla Städtische Gallerie im Cordonhaus a Cham (con Christian Piffrader); a Suzzara nella Galleria Civica per il Premio Suzzara; nella Galleria Civica di Bolzano con la mostra Poetiche del quotidiano. Nel 2002 presenta Art-Innsbruck presso la Sonderschau Junge Kunst di Innsbruck; collabora alla Voyage Platform di Ward Shelley in occasione della mostra To actuality, presso Ar/ge Kunst di Bolzano; espone nella mostra Das absurde Bekannte nella Phoenix Art di Amburgo. Nel 2003 partecipa a Panorama 03. Arte Giovane Alto Adige a Bolzano ed espone nella mostra Kraftwerk peripher al Tiroler Wasserkraft di Imst. Nel 2004 presenta Metropolis presso Ar/ge Kunst di Bolzano e Rosa marina al DAC di Diamante, in Calabria. Nel 2005 partecipa a 7 Positionen presso RLB-Kunstbrücke di Innsbuck. Attualmente l’artista vive e lavora a Bolzano.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo-Centro Nazionale di Fotografia, è costituita da una quarantina di fotografie che documentano il percorso estetico di Josef Rainer.
La ricerca dell’artista altoatesino si fonda sulla complessa interazione tra finzione e realtà, in un gioco originale e surreale tra fotografia e installazione. La mostra, animata da una serie di omini in gesso alti una trentina di centimetri, tutti uguali, senza viso né occhi e senza alcun carattere distintivo, acquista, all’interno delle varie tematiche scandagliate, un carattere ludico-estetico. Figurine smilze, ognuna simile all’altra, interagiscono con gli spazi della galleria, invadendo il mondo reale e trasformandolo in una dimensione fittizia e onirica.
Inserite in una quotidianità fatta di routine e di ripetizioni, le fotografie di Josef Rainer stimolano la riflessione circa la condizione contemporanea in quanto la sua arte, noncurante e serena, sottolinea l’umorismo della vita di ogni giorno, manipolando la realtà e mettendone a nudo i lati più inconsueti e curiosi, con geniale ironia.
Allo stesso tempo l’artista ricrea, nei suoi scatti, le emozioni nascoste nelle pieghe di una quotidianità spesso frenetica, caratterizzata da azioni banali in cui, però, è ancora possibile ritrovare lo spazio per un momento di intimità e per gesti assolutamente privati. Così, le sculture realizzate da Rainer, in un contesto animato da persone indaffarate, alle prese con il proprio lavoro e con la ordinaria routine, riescono a ritagliarsi un angolo in cui vivere le proprie emozioni suscitando, nello spettatore, un effetto ironico e spiazzante.
Nelle opere di Rainer è espresso tutto il suo interesse per i luoghi dimenticati, non–luoghi o luoghi ai margini: si tratta soprattutto di condutture dell’acqua, tubi di scarico o sezioni di macchinari, spazi abbandonati e polverosi, sempre uguali a se stessi, che diventano parte di una visione del mondo che non si altera nel tempo e che, se cambia, segue stagioni lunghissime
Osservando il lavoro di questo eclettico artista, viene spontaneo chiedersi quanto di quello che si vede sia riproduzione della realtà e quanto trasfigurazione di un mondo in cui l’inimmaginabile diventa concreto e viceversa. E proprio su questi interrogativi e sulle necessità del dubbio, ma anche sulla consapevolezza della complessità della società, Rainer sviluppa una poetica tanto sottile quanto provocante.
Biografia
Josef Rainer, nato a Bressanone nel 1970, compie la sua formazione presso l’Akademie der Bildenden Künste di Monaco e si avvale anche di una borsa di studio della città di Vienna, conferitagli dal Ministero per le Scienze, l’Educazione e la Cultura. Nel 2002 ottiene il Premio di riconoscimento al concorso Progetto d’arte Marie Curie indetto dall’Istituto per le Attività Sociali di Merano e, nel 2004, la menzione alla prima edizione del Premio Arte nell’Architettura in Alto Agide. Dal 2000 partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero: l’Università di Innsbruck gli dedica una personale presso l’Ausstellungsraum des Institutes für Kunstgeschichte; espone alla Städtische Gallerie im Cordonhaus a Cham (con Christian Piffrader); a Suzzara nella Galleria Civica per il Premio Suzzara; nella Galleria Civica di Bolzano con la mostra Poetiche del quotidiano. Nel 2002 presenta Art-Innsbruck presso la Sonderschau Junge Kunst di Innsbruck; collabora alla Voyage Platform di Ward Shelley in occasione della mostra To actuality, presso Ar/ge Kunst di Bolzano; espone nella mostra Das absurde Bekannte nella Phoenix Art di Amburgo. Nel 2003 partecipa a Panorama 03. Arte Giovane Alto Adige a Bolzano ed espone nella mostra Kraftwerk peripher al Tiroler Wasserkraft di Imst. Nel 2004 presenta Metropolis presso Ar/ge Kunst di Bolzano e Rosa marina al DAC di Diamante, in Calabria. Nel 2005 partecipa a 7 Positionen presso RLB-Kunstbrücke di Innsbuck. Attualmente l’artista vive e lavora a Bolzano.
22
settembre 2005
Josef Rainer – Percorsi urbani
Dal 22 settembre al 29 ottobre 2005
fotografia
Location
GALLERIA SOTTOPASSO DELLA STUA
Padova, Largo Europa, (Padova)
Padova, Largo Europa, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 11-13 e 15-19
Vernissage
22 Settembre 2005, ore 18.30
Autore
Curatore