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Josefin Hill: Blink of an eye
Un battito di ciglia: è questo il lasso temporale per cogliere al volo colori e forme che si posano sulla tela leggeri o densi,
seguendo uno spartito dove l’astrazione e la materia si incontrano. Le tele di Josefin, tra equilibri e caos, ci parlano di emozioni e di luoghi dell’anima.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MyMicroGallery è lieta di presentare “Blink of an Eye/Un batter d’occhio”, la prima personale in Italia dell’artista svedese Josefin Hill. La mostra comprende una selezione di quattrodici opere astratte realizzate ad acrilico su tela.
Attraverso una danza di colori, forme e gesti spontanei, l’artista esplora il concetto di catturare l’attimo e, al contempo, di lasciarsi catturare dal momento presente.
Ogni opera è un frammento di tempo fissato sulla tela, un istante irripetibile che riflette la natura transitoria delle emozioni e delle percezioni. Il gesto pittorico, libero e istintivo, invita lo spettatore a immergersi in un dialogo intimo con il qui e ora. La mostra è un’occasione per riflettere sulla velocità del mondo contemporaneo e sulla necessità di fermarsi, anche solo per un battito di ciglia, per osservare e assaporare l’essenza del presente.
Nell'intero processo creativo c'è una componente di silenzio. Un silenzio che si fa corpo presente nella materialità dell’opera.
Per far questo occorre lasciarsi guidare da una mente aperta che faccia emergere atmosfere, stati d'animo, ricordi, in modo da far affiorare alla coscienza la sintesi visiva di ciò che si vuole esprimere.
E’ un processo lento, ma anche veloce. E’ un percorso che comprende il cercare e il trovare, quando in un batter d’occhio si afferra quella particolare sensazione tra equilibrio e dissonanza per costruire orizzonti su cui l’occhio possa finalmente riposare.
Il ritmo creativo bilancia il paesaggio interiore ed esteriore. In questo movimento è sempre l'occhio che vaga curiosamente, che traccia le rotte della creazione e si ferma dove avviene un accadimento dell’anima, quel qualcosa che risuona con il sé interiore e che permette di controllare il caos .
Nei dipinti di Josefin Hill, è come se guardassimo il reale attraverso un vetro, una soglia dove non rimane nulla della forma originaria, se non l’essenza e lontane sembianze. La memoria sfuoca i ricordi, trasforma tutto, ciò che conta è solo il presente. Anche i contrasti più evidenti, i neri associati a colori più tenui sono ombra e presenza, oltrepassano gli astratti confini, sostano dove l’occhio si può soffermare per poi rituffarsi nella profondità del colore poi ancora nel buio e nella luce, come una danza del tempo.
(S.C.)
Attraverso una danza di colori, forme e gesti spontanei, l’artista esplora il concetto di catturare l’attimo e, al contempo, di lasciarsi catturare dal momento presente.
Ogni opera è un frammento di tempo fissato sulla tela, un istante irripetibile che riflette la natura transitoria delle emozioni e delle percezioni. Il gesto pittorico, libero e istintivo, invita lo spettatore a immergersi in un dialogo intimo con il qui e ora. La mostra è un’occasione per riflettere sulla velocità del mondo contemporaneo e sulla necessità di fermarsi, anche solo per un battito di ciglia, per osservare e assaporare l’essenza del presente.
Nell'intero processo creativo c'è una componente di silenzio. Un silenzio che si fa corpo presente nella materialità dell’opera.
Per far questo occorre lasciarsi guidare da una mente aperta che faccia emergere atmosfere, stati d'animo, ricordi, in modo da far affiorare alla coscienza la sintesi visiva di ciò che si vuole esprimere.
E’ un processo lento, ma anche veloce. E’ un percorso che comprende il cercare e il trovare, quando in un batter d’occhio si afferra quella particolare sensazione tra equilibrio e dissonanza per costruire orizzonti su cui l’occhio possa finalmente riposare.
Il ritmo creativo bilancia il paesaggio interiore ed esteriore. In questo movimento è sempre l'occhio che vaga curiosamente, che traccia le rotte della creazione e si ferma dove avviene un accadimento dell’anima, quel qualcosa che risuona con il sé interiore e che permette di controllare il caos .
Nei dipinti di Josefin Hill, è come se guardassimo il reale attraverso un vetro, una soglia dove non rimane nulla della forma originaria, se non l’essenza e lontane sembianze. La memoria sfuoca i ricordi, trasforma tutto, ciò che conta è solo il presente. Anche i contrasti più evidenti, i neri associati a colori più tenui sono ombra e presenza, oltrepassano gli astratti confini, sostano dove l’occhio si può soffermare per poi rituffarsi nella profondità del colore poi ancora nel buio e nella luce, come una danza del tempo.
(S.C.)
09
aprile 2025
Josefin Hill: Blink of an eye
Dal 09 al 22 aprile 2025
arte contemporanea
Location
MYMICROGALLERY
Milano, Via Giovanni Boccaccio, 24, (Milano)
Milano, Via Giovanni Boccaccio, 24, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì su appuntamento
Vernissage
9 Aprile 2025, ore 18.00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico