Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Joseph Sheppard – Collezione privata
una selezione e scelta del tutto personale che ripropone valori di una esperienza artististica complessa: pittura, scultura e grafica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Arte, bellezza e luce nelle opere di Sheppard
Un'esposizione di Joseph Sheppard particolare, una selezione e scelta del tutto personale che ripropone valori di una esperienza artististica complessa: pittura, scultura e grafica. Fino al 20 ottobre in mostra a Palazzo Panciatichi la “Collezione privata” di Sheppard con otto dipinti, due sculture, quattro disegni
Una mostra di Joseph Sheppard particolare, una selezione e scelta del tutto personale che ripropone valori di una esperienza artististica complessa: pittura, scultura e grafica. “Queste opere ripercorrono il filo autobiografico dell’artista nordamericano – ha dichiarato il critico d’arte Giuseppe Coluccia, durante l’inaugurazione- A partire dal quadro ‘Sassofoni in Piazza della Signoria’ che l’anno scorso Sheppard donò al Consiglio regionale, opera che segna simbolicamente il momento in cui il pittore, giovanissimo, lasciò gli Stati Uniti per approdare a Firenze, culla dell’arte, dove mosse i primi passi della sua carriera”. L’artista, nel suo mondo di emozioni, di pensieri e di visioni, guarda a un orizzonte umano dove cose, personaggi, natura, luce e chiaroscuri sono nel solco della storia con tutto il peso del divenire, che separa, lacera e intristisce l`esistenza. Le due nature “Iris” e “Limoni” non si sottraggono al realismo di Sheppard e offorno al quotidiano bellezza e di luce. Gli iris nella vigoria e nel tripudio cromatico scandiscono le gradazioni della luce e dei colori. In “Limoni” la luce nasce dal centro della materia e dell`oggetto di osservazione. “Ragazza nuda” rappresenta un altro momento dell`artista di vivere e comunicare il sentimento di bellezza pura e intatta in questa fanciulla di tredici anni. “La zia” è un dipinto rivelatore di donna saggia, non più giovane, ma di una espressione intensa di verità, di equilibrio, di consapevolezza. Gli altri dipinti (“Maternità solidale”, “Contadino”, “Dante” e “Virgilio”) indicano le sfaccettature della condizione umana. Le due sculture: “Testa di donna con fiore”, “Ragazzo seduto” attestano l’ideale di bellezza plastica. La morbidezza delle forme, la cura dei particolari minimi, la levigatezza e le venature affioranti, l`equilibrio delle parti rendono queste due sculture una ulteriore conferma della genialità di Sheppard, il quale come i grandi maestri, mette alla base di tutto il fare artistico, il disegno. Infine, in mostra anche quattro disegni: “Nudo di uomo”, “Donna che si asciuga i capelli”, “Giovane donna”, “Donna di carnevale”. L`arte del maestro guarda molto all`antico e al classico, perchè è di là che vengono con la ispirazione le energie e il potere di trasfigurare il reale senza toglierlo alla sua `naturalità`. In tale contesto, egli volentieri ci parla della `tecnica di Durer`, cioè di come dipingevano i vecchi maestri, che mettevano il disegno come fondamento della pittura e della scultura. I modelli olandesi e fiamminghi sono stati il suo nutrimento. I colori di Sheppard sono di una potenza abbagliante e favolosa: colpiscono il visitatore come tagli di luce, come lampi che vengono dal fondo delle tele e acquisiscono un effetto imperioso di bellezza e di stupore. La mostra a Palazzo Panciatichi (via Cavour 2) è visitabile fino al 20 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00. (bb)
Un'esposizione di Joseph Sheppard particolare, una selezione e scelta del tutto personale che ripropone valori di una esperienza artististica complessa: pittura, scultura e grafica. Fino al 20 ottobre in mostra a Palazzo Panciatichi la “Collezione privata” di Sheppard con otto dipinti, due sculture, quattro disegni
Una mostra di Joseph Sheppard particolare, una selezione e scelta del tutto personale che ripropone valori di una esperienza artististica complessa: pittura, scultura e grafica. “Queste opere ripercorrono il filo autobiografico dell’artista nordamericano – ha dichiarato il critico d’arte Giuseppe Coluccia, durante l’inaugurazione- A partire dal quadro ‘Sassofoni in Piazza della Signoria’ che l’anno scorso Sheppard donò al Consiglio regionale, opera che segna simbolicamente il momento in cui il pittore, giovanissimo, lasciò gli Stati Uniti per approdare a Firenze, culla dell’arte, dove mosse i primi passi della sua carriera”. L’artista, nel suo mondo di emozioni, di pensieri e di visioni, guarda a un orizzonte umano dove cose, personaggi, natura, luce e chiaroscuri sono nel solco della storia con tutto il peso del divenire, che separa, lacera e intristisce l`esistenza. Le due nature “Iris” e “Limoni” non si sottraggono al realismo di Sheppard e offorno al quotidiano bellezza e di luce. Gli iris nella vigoria e nel tripudio cromatico scandiscono le gradazioni della luce e dei colori. In “Limoni” la luce nasce dal centro della materia e dell`oggetto di osservazione. “Ragazza nuda” rappresenta un altro momento dell`artista di vivere e comunicare il sentimento di bellezza pura e intatta in questa fanciulla di tredici anni. “La zia” è un dipinto rivelatore di donna saggia, non più giovane, ma di una espressione intensa di verità, di equilibrio, di consapevolezza. Gli altri dipinti (“Maternità solidale”, “Contadino”, “Dante” e “Virgilio”) indicano le sfaccettature della condizione umana. Le due sculture: “Testa di donna con fiore”, “Ragazzo seduto” attestano l’ideale di bellezza plastica. La morbidezza delle forme, la cura dei particolari minimi, la levigatezza e le venature affioranti, l`equilibrio delle parti rendono queste due sculture una ulteriore conferma della genialità di Sheppard, il quale come i grandi maestri, mette alla base di tutto il fare artistico, il disegno. Infine, in mostra anche quattro disegni: “Nudo di uomo”, “Donna che si asciuga i capelli”, “Giovane donna”, “Donna di carnevale”. L`arte del maestro guarda molto all`antico e al classico, perchè è di là che vengono con la ispirazione le energie e il potere di trasfigurare il reale senza toglierlo alla sua `naturalità`. In tale contesto, egli volentieri ci parla della `tecnica di Durer`, cioè di come dipingevano i vecchi maestri, che mettevano il disegno come fondamento della pittura e della scultura. I modelli olandesi e fiamminghi sono stati il suo nutrimento. I colori di Sheppard sono di una potenza abbagliante e favolosa: colpiscono il visitatore come tagli di luce, come lampi che vengono dal fondo delle tele e acquisiscono un effetto imperioso di bellezza e di stupore. La mostra a Palazzo Panciatichi (via Cavour 2) è visitabile fino al 20 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 12.00. (bb)
06
ottobre 2005
Joseph Sheppard – Collezione privata
Dal 06 al 20 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO PANCIATICHI
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Firenze)
Firenze, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 2, (Firenze)
Orario di apertura
feriali 15-18,30, sabato 9-12
Autore
Curatore