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Journo – Interazione Inversa
Interazione Inversa, è un progetto di installazione video nato con l’intenzione di far interagire il pubblico e renderlo parte stessa dell’opera d’arte
Comunicato stampa
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Giovedì 11 gennaio, alle ore 18:30, presso il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza” verrà inaugurata la mostra personale di Journo, Interazione Inversa, a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero.
Richard Journo, di origine italiana, è nato a Tripoli (Libia) nel 1958, vive e lavora tra Roma e Londra. Negli ultimi vent'anni ha curato la regia e prodotto decine di documentari, e ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo con video, installazioni e opere digitali di ampio formato. Il lavoro di Journo si espande dall'arte e scienza alla matematica e alla codificazione: incluso codici cifrati, musicali, di comportamento e codici genetici.
Interazione Inversa, è un progetto di installazione video nato con l’intenzione di far interagire il pubblico e renderlo parte stessa dell'opera d'arte. Per fare ciò Journo ha deciso di non utilizzare l'elettronica o il digitale, ma il comportamento naturale e primordiale dell'essere umano: lo sbadiglio e la sua carica contagiosa istintiva. Lo sbadiglio è motivo di continue ricerche scientifiche alcune delle quali hanno verificato che i primi sbadigli possono avvenire già dal terzo mese di gravidanza nel ventre della madre.
La mostra verte sull’analisi di questo fenomeno, evidenziandone l’aspetto altamente contagioso che va al di là delle dicerie popolari che lo associano al sonno e alla noia.
L'installazione fa leva sullo sbadiglio per far partecipare involontariamente il pubblico a una reazione a catena, attraverso l'esperienza personale del gesto stesso. L'intenzione dell’artista, mediante la rilevazione di questo comportamento, sta nell’introdurre un motivo preoccupante dello stato di tanta arte contemporanea ormai vuota e superficiale, basata esclusivamente sul sensazionalismo e su meri valori estetici; priva di quei valori concettuali che fanno parte integrante del lavoro stesso dell'artista.
I codici che appaiono sullo schermo al momento dello sbadiglio sono rappresentativi di un linguaggio criptato traducibile attraverso la lettura delle tavole dei codici pubblicati assieme a tanti altri documenti esposti al piano inferiore della mostra.
Interazione Inversa si ispira inoltre alla ricerca delle "Neural Interactive Technologies" che sta agendo positivamente per tante persone soggette a forme di handicap fisico; tuttavia è anche motivo di preoccupazione per gruppi di scenziati impegnati eticamente per il possibile utilizzo di queste tecnologie per il controllo della mente umana.
La mostra fa parte del ciclo espositivo Laboratorio, diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzata con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.
Richard Journo, di origine italiana, è nato a Tripoli (Libia) nel 1958, vive e lavora tra Roma e Londra. Negli ultimi vent'anni ha curato la regia e prodotto decine di documentari, e ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo con video, installazioni e opere digitali di ampio formato. Il lavoro di Journo si espande dall'arte e scienza alla matematica e alla codificazione: incluso codici cifrati, musicali, di comportamento e codici genetici.
Interazione Inversa, è un progetto di installazione video nato con l’intenzione di far interagire il pubblico e renderlo parte stessa dell'opera d'arte. Per fare ciò Journo ha deciso di non utilizzare l'elettronica o il digitale, ma il comportamento naturale e primordiale dell'essere umano: lo sbadiglio e la sua carica contagiosa istintiva. Lo sbadiglio è motivo di continue ricerche scientifiche alcune delle quali hanno verificato che i primi sbadigli possono avvenire già dal terzo mese di gravidanza nel ventre della madre.
La mostra verte sull’analisi di questo fenomeno, evidenziandone l’aspetto altamente contagioso che va al di là delle dicerie popolari che lo associano al sonno e alla noia.
L'installazione fa leva sullo sbadiglio per far partecipare involontariamente il pubblico a una reazione a catena, attraverso l'esperienza personale del gesto stesso. L'intenzione dell’artista, mediante la rilevazione di questo comportamento, sta nell’introdurre un motivo preoccupante dello stato di tanta arte contemporanea ormai vuota e superficiale, basata esclusivamente sul sensazionalismo e su meri valori estetici; priva di quei valori concettuali che fanno parte integrante del lavoro stesso dell'artista.
I codici che appaiono sullo schermo al momento dello sbadiglio sono rappresentativi di un linguaggio criptato traducibile attraverso la lettura delle tavole dei codici pubblicati assieme a tanti altri documenti esposti al piano inferiore della mostra.
Interazione Inversa si ispira inoltre alla ricerca delle "Neural Interactive Technologies" che sta agendo positivamente per tante persone soggette a forme di handicap fisico; tuttavia è anche motivo di preoccupazione per gruppi di scenziati impegnati eticamente per il possibile utilizzo di queste tecnologie per il controllo della mente umana.
La mostra fa parte del ciclo espositivo Laboratorio, diretto da Simonetta Lux e curato da Domenico Scudero, realizzata con il contributo della Regione Lazio per la ricerca “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”.
11
gennaio 2007
Journo – Interazione Inversa
Dall'undici al 31 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
MLAC – MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10–19.30
Vernissage
11 Gennaio 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
GIORGIA CALO'
Autore
Curatore