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Joykix / Rossella Moratto – Babylon
Babylon è un progetto espositivo da un’idea di Joykix e Rossella Moratto proposto all’interno di unpostoIMPOSSIBILE, la stagione espositiva di spazioSERRA in cui l* artist* selezionat* astraggono la propria esperienza artistica da uno spazio fisico a un “altrove” incollocabile
Comunicato stampa
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Babylon
progetto espositivo da un’idea di Joykix e Rossella Moratto
con la partecipazione di Roberto Casti, Marco Cesari, Lucrezia Costa, Francesco Fossati, Joykix, Lorenzo Lunghi, Rebecca Mari, Matteo Urbani, Danilo Vuolo//Compostpunk, Vincenzo Zancana e le attivazioni di Agenzia X, Scuola Nomade, WURMKOS
a cura di spazioSERRA
testo critico di Deborah Maggiolo e Piermario De Angelis
visibile dal 21/09/2023 al 27/10/2023
Opening giovedì 21/09/2023 ore 19.00
stazione Lancetti del Passante ferroviario, Milano
Babylon è un progetto espositivo da un’idea di Joykix e Rossella Moratto proposto all’interno di unpostoIMPOSSIBILE, la stagione espositiva di spazioSERRA in cui l* artist* selezionat* astraggono la propria esperienza artistica da uno spazio fisico a un “altrove” incollocabile, attraverso un dialogo continuo tra interno/interiore ed esterno/esteriore. La mostra è visibile da giovedì 21 settembre a venerdì 27 ottobre 2023 presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.
Dopo Corpo a Corpo a Corpo #2, Volume XX e In accumulo o in sospeso ma in equilibrio, la struttura modulare a griglia ideata da Joykix e Rossella Moratto diventa lo scheletro di Babylon, un cantiere collettivo di ibridazione dove far coesistere le opere e le ricerche di artist* differenti. La struttura, essenzialmente porosa, entra in relazione con le opere, crea interferenze con queste e da queste viene contaminata e modificata a seconda delle necessità.
Babylon è una macchina scenica dalla doppia natura, opera e display, che si articola potenzialmente all’infinito. Babylon è la nuova Babele, dove la diversità non genera discordia, ma pacifica coabitazione: il nome si ispira anche a New Babylon, la città di Constant, della quale condivide idealmente lo spirito nomadico, l’adattabilità, l’attitudine ludica, l’espansione rizomatica, il disorientamento e, di conseguenza, la sorpresa, l’incontro con l’altro, lo scambio.
Babylon supera il concetto di opera-display per farsi spazio di commoning, laboratoriale e partecipativo, includendo modalità progettuali in corso d’opera che hanno luogo nelle sue articolazioni. Non c’è un esito finale, ma un continuo svilupparsi, contaminarsi e ibridarsi del lavoro tramite condivisione attiva e partecipazione inclusiva: il processo costitutivo si evolve nella continua negoziazione orizzontale ed egualitaria e gli interventi sono esiti di relazioni dinamiche tra l* partecipanti e tra quest* e la struttura. Oltre alle opere presenti all’interno di spazioSERRA, Babylon, nel corso delle settimane, andrà ad arricchirsi di azioni performative, momenti laboratoriali, accadimenti sonori. Tutti gli interventi sono accomunati dai temi ricorrenti che attraversano Babylon: natura, corpo e struttura, intesa come tecnica, pensiero scientifico razionale. Scrivono Piermario De Angelis e Deborah Maggiolo nel testo critico che accompagna la mostra: “Nella SERRA le alterità entrano in contatto, in un riconoscimento reciproco dell’interdipendenza delle identità. Forse anche l’edicola sottoterra è una geografia mentale: la soglia che congiunge, separandoli, e separa, congiungendoli, l'interno e l'esterno, in un gioco continuo di rimandi e rispecchiamenti, di influenze reciproche. Lasciando (ac)cadere, lasciando fluire, senza timore di distruggere confini per ridisegnarne di più porosi e accoglienti”.
La struttura di Babylon potrebbe essere un elemento omologante e invece favorisce la coabitazione del diverso, accoglie ciò che la contamina, si apre a direzioni divergenti e a nuove soluzioni che in lei proliferano ed è proprio questo a renderla un posto impossibile. È un oggetto vivo e attivo che abbassa sempre più la soglia dell'impossibilità realizzativa annullando le relazioni verticali e di potere. “Anche ora che transitiamo fuori dall’edicola siamo dentro l’organismo di Babilonia, attraversiamo la soglia tra noi e il resto, dimenticando qualsiasi distinzione, e ricordando ogni differenza”.
progetto espositivo da un’idea di Joykix e Rossella Moratto
con la partecipazione di Roberto Casti, Marco Cesari, Lucrezia Costa, Francesco Fossati, Joykix, Lorenzo Lunghi, Rebecca Mari, Matteo Urbani, Danilo Vuolo//Compostpunk, Vincenzo Zancana e le attivazioni di Agenzia X, Scuola Nomade, WURMKOS
a cura di spazioSERRA
testo critico di Deborah Maggiolo e Piermario De Angelis
visibile dal 21/09/2023 al 27/10/2023
Opening giovedì 21/09/2023 ore 19.00
stazione Lancetti del Passante ferroviario, Milano
Babylon è un progetto espositivo da un’idea di Joykix e Rossella Moratto proposto all’interno di unpostoIMPOSSIBILE, la stagione espositiva di spazioSERRA in cui l* artist* selezionat* astraggono la propria esperienza artistica da uno spazio fisico a un “altrove” incollocabile, attraverso un dialogo continuo tra interno/interiore ed esterno/esteriore. La mostra è visibile da giovedì 21 settembre a venerdì 27 ottobre 2023 presso la stazione Lancetti del Passante ferroviario di Milano.
Dopo Corpo a Corpo a Corpo #2, Volume XX e In accumulo o in sospeso ma in equilibrio, la struttura modulare a griglia ideata da Joykix e Rossella Moratto diventa lo scheletro di Babylon, un cantiere collettivo di ibridazione dove far coesistere le opere e le ricerche di artist* differenti. La struttura, essenzialmente porosa, entra in relazione con le opere, crea interferenze con queste e da queste viene contaminata e modificata a seconda delle necessità.
Babylon è una macchina scenica dalla doppia natura, opera e display, che si articola potenzialmente all’infinito. Babylon è la nuova Babele, dove la diversità non genera discordia, ma pacifica coabitazione: il nome si ispira anche a New Babylon, la città di Constant, della quale condivide idealmente lo spirito nomadico, l’adattabilità, l’attitudine ludica, l’espansione rizomatica, il disorientamento e, di conseguenza, la sorpresa, l’incontro con l’altro, lo scambio.
Babylon supera il concetto di opera-display per farsi spazio di commoning, laboratoriale e partecipativo, includendo modalità progettuali in corso d’opera che hanno luogo nelle sue articolazioni. Non c’è un esito finale, ma un continuo svilupparsi, contaminarsi e ibridarsi del lavoro tramite condivisione attiva e partecipazione inclusiva: il processo costitutivo si evolve nella continua negoziazione orizzontale ed egualitaria e gli interventi sono esiti di relazioni dinamiche tra l* partecipanti e tra quest* e la struttura. Oltre alle opere presenti all’interno di spazioSERRA, Babylon, nel corso delle settimane, andrà ad arricchirsi di azioni performative, momenti laboratoriali, accadimenti sonori. Tutti gli interventi sono accomunati dai temi ricorrenti che attraversano Babylon: natura, corpo e struttura, intesa come tecnica, pensiero scientifico razionale. Scrivono Piermario De Angelis e Deborah Maggiolo nel testo critico che accompagna la mostra: “Nella SERRA le alterità entrano in contatto, in un riconoscimento reciproco dell’interdipendenza delle identità. Forse anche l’edicola sottoterra è una geografia mentale: la soglia che congiunge, separandoli, e separa, congiungendoli, l'interno e l'esterno, in un gioco continuo di rimandi e rispecchiamenti, di influenze reciproche. Lasciando (ac)cadere, lasciando fluire, senza timore di distruggere confini per ridisegnarne di più porosi e accoglienti”.
La struttura di Babylon potrebbe essere un elemento omologante e invece favorisce la coabitazione del diverso, accoglie ciò che la contamina, si apre a direzioni divergenti e a nuove soluzioni che in lei proliferano ed è proprio questo a renderla un posto impossibile. È un oggetto vivo e attivo che abbassa sempre più la soglia dell'impossibilità realizzativa annullando le relazioni verticali e di potere. “Anche ora che transitiamo fuori dall’edicola siamo dentro l’organismo di Babilonia, attraversiamo la soglia tra noi e il resto, dimenticando qualsiasi distinzione, e ricordando ogni differenza”.
21
settembre 2023
Joykix / Rossella Moratto – Babylon
Dal 21 settembre al 27 ottobre 2023
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
SPAZIO SERRA – STAZIONE LANCETTI
Milano, Stazione Lancetti, (Milano)
Milano, Stazione Lancetti, (Milano)
Orario di apertura
6.00-24.00
Vernissage
21 Settembre 2023, 19.00
Sito web
Autore
Autore testo critico