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Joys – Layers
Joys torna a Padova con il suo lettering tridimensionale per presentare la più attuale evoluzione della sua ricerca artistica.
Comunicato stampa
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SPAZIOTINDACI presenta LAYERS, personale di Joys, che dopo il successo nazionale ed internazionale, con mostre al Triennale Design Museum di Milano o alla Biennale di Mosca, solo per citarne alcune, torna nella sua città, Padova, per presentare la più attuale evoluzione della sua ricerca artistica.
L’esposizione comprende diversi lavori inediti e si compone di sculture, cut-out in plexiglass, stampe su pvc e un pezzo site-specific creato appositamente per SPAZIOTINDACI. Joys Ha iniziato nel 1992 a scrivere il suo nome sui muri della città e sui treni ed è stato protagonista, assieme ad altri artisti, della prima mostra patrocinata dal comune di Milano al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano “Street Art Sweet Art” nel 2007, che ha consacrato la steet art come arte accolta e voluta dal sistema museale. Conosciuto per il suo lettering tridimensionale, in bilico tra undeground e istituzionale, la ricerca di Joys è stata riconosciuta dagli addetti ai lavori del sistema dell’arte come inedita e personalissima.
La tag Joys è frutto di 19 anni di studio delle lettere ed ha subito infinite evoluzioni, a partire da semplice accostamento di font classici. La ricerca si sviluppa principalmente linearmente secondo un percorso orizzontale, tutto segue una metrica, quasi fosse poesia, consolidata negli anni, aggiungendo di volta in volta elementi nuovi e passaggi tra le lettere, rendendo il disegno sempre più compatto e intrecciato.
Il titolo dell’esposizione, LAYERS, significa “livelli” e si riferisce ai diversi livelli o strati in cui le lettere si compongono per creare la tag Joys. L’artista è affascinato dalle figure impossibili alla M. C. Escher, esplorazioni prospettiche dell’infinito, e il suo studio sulle lettere ne subisce l’influenza. L’idea è di arrivare, aggiungendo passaggi e livelli, occupando sempre di più tutti gli spazi vuoti, ad un corpo coeso ed intrecciatissimo, apparentemente astratto e senza significato, ma dove il nome rimanga comunque in primo piano. Le lettere vengono esasperate anche nel loro percorso, seguono cambi di prospettiva, si adattano al muro e alla sua conformazione, utilizzando suoi particolari e fondendoli in una sorta di disegno-installazione. Al writing delle tag, Joys ha aggiunto nel tempo la creazione di vere e proprie sculture tridimensionali da collocare all’interno o all’esterno, con l’obbiettivo di ottenere qualcosa di vero e concreto, di palpabile da poter tenere tra le mani. Mentre il graffito è per sua natura effimero, la scultura è qualcosa di permanente, che rimane. Le sculture sono nate come esperimento ed hanno acquisito sempre più consistenza e rilevanza, tale da essere state ospitate presso il Triennale Design Museum di Milano.
L’esposizione comprende diversi lavori inediti e si compone di sculture, cut-out in plexiglass, stampe su pvc e un pezzo site-specific creato appositamente per SPAZIOTINDACI. Joys Ha iniziato nel 1992 a scrivere il suo nome sui muri della città e sui treni ed è stato protagonista, assieme ad altri artisti, della prima mostra patrocinata dal comune di Milano al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano “Street Art Sweet Art” nel 2007, che ha consacrato la steet art come arte accolta e voluta dal sistema museale. Conosciuto per il suo lettering tridimensionale, in bilico tra undeground e istituzionale, la ricerca di Joys è stata riconosciuta dagli addetti ai lavori del sistema dell’arte come inedita e personalissima.
La tag Joys è frutto di 19 anni di studio delle lettere ed ha subito infinite evoluzioni, a partire da semplice accostamento di font classici. La ricerca si sviluppa principalmente linearmente secondo un percorso orizzontale, tutto segue una metrica, quasi fosse poesia, consolidata negli anni, aggiungendo di volta in volta elementi nuovi e passaggi tra le lettere, rendendo il disegno sempre più compatto e intrecciato.
Il titolo dell’esposizione, LAYERS, significa “livelli” e si riferisce ai diversi livelli o strati in cui le lettere si compongono per creare la tag Joys. L’artista è affascinato dalle figure impossibili alla M. C. Escher, esplorazioni prospettiche dell’infinito, e il suo studio sulle lettere ne subisce l’influenza. L’idea è di arrivare, aggiungendo passaggi e livelli, occupando sempre di più tutti gli spazi vuoti, ad un corpo coeso ed intrecciatissimo, apparentemente astratto e senza significato, ma dove il nome rimanga comunque in primo piano. Le lettere vengono esasperate anche nel loro percorso, seguono cambi di prospettiva, si adattano al muro e alla sua conformazione, utilizzando suoi particolari e fondendoli in una sorta di disegno-installazione. Al writing delle tag, Joys ha aggiunto nel tempo la creazione di vere e proprie sculture tridimensionali da collocare all’interno o all’esterno, con l’obbiettivo di ottenere qualcosa di vero e concreto, di palpabile da poter tenere tra le mani. Mentre il graffito è per sua natura effimero, la scultura è qualcosa di permanente, che rimane. Le sculture sono nate come esperimento ed hanno acquisito sempre più consistenza e rilevanza, tale da essere state ospitate presso il Triennale Design Museum di Milano.
23
febbraio 2011
Joys – Layers
Dal 23 febbraio al 02 aprile 2011
design
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
Location
SPAZIO TINDACI
Padova, Via Dante, 17, (Padova)
Padova, Via Dante, 17, (Padova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9.30-12.30, 15.40-19.30 sabato mattina 9.45-12.45, chiuso lunedì mattina e domenica
Vernissage
23 Febbraio 2011, ore 18.30
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