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Juan Del Prete – Libertà e Sperimentazione
la mostra “Juan Del Prete. Libertà e Sperimentazione”, è dedicata all’artista nato a Vasto nel 1897, emigrato in Argentina con la famiglia nel 1909 e morto a Buenos Aires nel 1987, che nel 1977, durante un viaggio in Italia, faceva dono di un cospicuo nucleo delle sue opere alla sua città natale.
Comunicato stampa
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Sabato 29 aprile 2017 alle ore 17.00 presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos sarà inaugurata la mostra “Juan Del Prete. Libertà e Sperimentazione”, dedicata all’artista nato a Vasto nel 1897, emigrato in Argentina con la famiglia nel 1909 e morto a Buenos Aires nel 1987, che nel 1977, durante un viaggio in Italia, faceva dono di un cospicuo nucleo delle sue opere alla sua città natale.
La mostra, a cura delle storiche dell’Arte Silvia Bosco e Sara Pizzi, fortemente voluta dal Comune di Vasto e realizzata in collaborazione con la Cooperativa Archeologia e la Cooperativa Zoe, intende rendere omaggio al maestro, artista vastese tra i protagonisti indiscussi dell’arte latinoamericana del Novecento e precursore dell’arte astratta in Argentina. La ricorrenza dei trenta anni dalla sua morte si è presentata come un’occasione imperdibile per esporre al grande pubblico le opere donate da Juan Del Prete alla sua città.
La raccolta comprende opere realizzate durante l’intero arco della sua carriera artistica dagli anni ’20 agli anni ’70, e l’allestimento ripercorre la vita di Del Prete tra opere che costituiscono una sorta di intreccio, ricco di rinvii e di linguaggi formali diversi e complementari tra loro.
Si possono ammirare, così, invenzioni pittoriche e scultoree, ora ardite e caotiche, ora pure e geometriche, che l’artista ha incessantemente sperimentato durante la sua lunga carriera, in un’esplosione di colore che accende le sale di Palazzo d’Avalos.
Le opere selezionate, tra le più rappresentative della sua eclettica produzione, sono disposte secondo un criterio cronologico e intendono sottolineare il costante desiderio di sperimentare e rielaborare materiali, stili e tecniche
Nell’atto di donazione Juan Del Prete scriveva di voler lasciare le sue opere alla città di Vasto “perché questa voglia ricordare in lui il figlio che si è consegnato all’arte nel nome e per il prestigio di questa terra”.
La mostra è allestita nelle sale del Quarto delle Marchesa che comprende ora anche nuovi spazi recentemente restaurati dall’amministrazione.
Dopo i saluti del Sindaco Francesco Menna, seguiranno gli interventi di Nunzio Pascarella de Capoa, già Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Emiliano Longhi, già Direttore degli Istituti Italiani di Cultura, Silvia Bosco, storica dell’arte e curatrice della mostra, Sara Pizzi, storica dell’arte e curatrice della mostra, Gabriella Izzi Benedetti, scrittrice e critico letterario. Modererà la giornalista Paola Cerella
Gli interventi saranno intervallati da esecuzioni musicali di Maria Del Bianco al pianoforte e Domenico D’Annunzio alla fisarmonica e dall’esibizione dei tangueri Giovanna Paola Bellafronte e Giustino De Simone.
La mostra, a cura delle storiche dell’Arte Silvia Bosco e Sara Pizzi, fortemente voluta dal Comune di Vasto e realizzata in collaborazione con la Cooperativa Archeologia e la Cooperativa Zoe, intende rendere omaggio al maestro, artista vastese tra i protagonisti indiscussi dell’arte latinoamericana del Novecento e precursore dell’arte astratta in Argentina. La ricorrenza dei trenta anni dalla sua morte si è presentata come un’occasione imperdibile per esporre al grande pubblico le opere donate da Juan Del Prete alla sua città.
La raccolta comprende opere realizzate durante l’intero arco della sua carriera artistica dagli anni ’20 agli anni ’70, e l’allestimento ripercorre la vita di Del Prete tra opere che costituiscono una sorta di intreccio, ricco di rinvii e di linguaggi formali diversi e complementari tra loro.
Si possono ammirare, così, invenzioni pittoriche e scultoree, ora ardite e caotiche, ora pure e geometriche, che l’artista ha incessantemente sperimentato durante la sua lunga carriera, in un’esplosione di colore che accende le sale di Palazzo d’Avalos.
Le opere selezionate, tra le più rappresentative della sua eclettica produzione, sono disposte secondo un criterio cronologico e intendono sottolineare il costante desiderio di sperimentare e rielaborare materiali, stili e tecniche
Nell’atto di donazione Juan Del Prete scriveva di voler lasciare le sue opere alla città di Vasto “perché questa voglia ricordare in lui il figlio che si è consegnato all’arte nel nome e per il prestigio di questa terra”.
La mostra è allestita nelle sale del Quarto delle Marchesa che comprende ora anche nuovi spazi recentemente restaurati dall’amministrazione.
Dopo i saluti del Sindaco Francesco Menna, seguiranno gli interventi di Nunzio Pascarella de Capoa, già Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, Emiliano Longhi, già Direttore degli Istituti Italiani di Cultura, Silvia Bosco, storica dell’arte e curatrice della mostra, Sara Pizzi, storica dell’arte e curatrice della mostra, Gabriella Izzi Benedetti, scrittrice e critico letterario. Modererà la giornalista Paola Cerella
Gli interventi saranno intervallati da esecuzioni musicali di Maria Del Bianco al pianoforte e Domenico D’Annunzio alla fisarmonica e dall’esibizione dei tangueri Giovanna Paola Bellafronte e Giustino De Simone.
29
aprile 2017
Juan Del Prete – Libertà e Sperimentazione
Dal 29 aprile al 31 dicembre 2017
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEI CIVICI DI PALAZZO D’AVALOS
Vasto, Piazza R.v.pudente, (Chieti)
Vasto, Piazza R.v.pudente, (Chieti)
Biglietti
tariffa d’ingresso alla mostra € 2,00, tariffa d’ingresso mostra e musei € 5,00
Vernissage
29 Aprile 2017, h 17
Autore
Curatore