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Judi Harvest / Quentin Garel – Beauty and the Beast
Ispirata dal famoso racconto, l’esposizione presenterà le opere di Judi Harvest e Quentin Garel in una cornice narrativa che parla del destino dell’umanità. L’esposizione si propone di affrontare un tema molto attuale e di grande importanza: il rapporto stabilito dagli esseri umani con il resto della natura
Comunicato stampa
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Le potenti opere di Quentin Garel (disegni e sculture in legno o bronzo di animali selvaggi e scheletri fossili di creature preistoriche) incarnano gli uomini nella forma della Bestia, che allude contemporaneamente a due dimensioni: da un lato l’inseparabile ed ancestrale grado di parentela che ci lega alle altre specie, dall’altro la perdita di “umanità” della nostra razza. Gli Uomini, che sono fondamentalmente esseri generosi che voglio essere amati dalle altre creature viventi, sono catturati in un malefico incantesimo, il desiderio di potere, ed operano per sottomettere la natura ai loro obiettivi, aprendo così la strada alla sua distruzione, che si rivela poi essere un’autodistruzione.
Le straordinarie opere create da Judi Harvest rappresentano il regno delle Api, incarnano la Bellezza della natura nel suo aspetto di una relazione cooperativa ed equilibrata, ma allo stesso tempo, fragile e meravigliosa. Le Api sono messaggere della natura, le antenne dell’ambiente. La vita delle Api e la nostra dipendono dal loro incredibile lavoro che determina l'esistenza e la proliferazione di un numero enorme di piante. Gran parte della nostra sopravvivenza quotidiana è legata all’impollinazione delle Api: il nostro cibo, circa un morso ogni tre morsi di cibo che mangiamo, oppure i nostri vestiti come nel caso del cotone per i tessuti.
Il progetto espositivo “Beauty and the Beast” esplora i temi dell’amore e della redenzione, mettendo in scena l’incontro fra l’Umano/Bestia con le Api/Bellezza della Natura. L'esempio armonioso e positivo delle Api potrebbe rompere l'incantesimo in cui sono intrappolati gli esseri umani, ma sarà il messaggio abbastanza forte solo quando il pericolo di estinzione sarà irreversibile, arrivando quindi al loro sacrificio? Sarà allora la catastrofe irreversibile anche per il genere umano?
La mostra avrà un percorso espositivo a forma di Y. Nella prima sala del piano nobile di Palazzo Tiepolo Passi i visitatori potranno incontrare le grandi sculture di Quentin Garel, che rappresentano la Bestia, con la quale tutti gli esseri umani possono parzialmente identificarsi.
Nella seconda sala, che rappresenta l'intersezione della Y, avverrà invece l’incontro tra la scultura scimmia di Garel (gorilla con gli occhi profondamente umani, al di là di ogni "bestialità") e l’opera di Harvest ispirata alle Api e ai loro alveari. Un incontro di sguardi, alla luce del sole di Venezia che filtra attraverso le finestre sul Canal Grande.
Le prossime due sale, una sulla destra e una sulla sinistra, rappresentano due diversi scenari risultanti dal dialogo fra l’uomo e la natura. Proseguendo nella sala di sinistra, i visitatori potranno ammirare l’esito positivo della relazione fra l’uomo e la natura. Un universo di potenziale armonia e straordinaria bellezza incarnato dalle opere di Harvest, tra cui una speciale installazione con centinaia di diversi tipi di semi realizzati in vetro di Murano usando tre diverse tecniche di lavorazione. Procedendo invece nella sala sulla destra, i visitatori potranno assistere al prolungamento del malefico incantesimo, che condurrà ad una manipolazione incontrollata della natura da parte dell'uomo (il vitello a due teste di Garel). Qui i vasi di miele di Judi Harvest saranno esposti in un ambiente che ricorda il bosco incantato di tante fiabe con rami che si allungano intorno alle opere come mani avvolgenti. Ma i vasi di Harvest prenderanno simbolicamente la forma di “capsule temporali”, libere di portare con loro la bellezza e la speranza nel futuro.
La mostra "Beauty and the Beast", attraverso l'adozione di un paradigma narrativo, si propone in primo luogo di essere comprensibile e piacevole per un pubblico di qualsiasi età, compresi i bambini. Attraverso molteplici livelli di lettura, l’esposizione trascende l’arte stessa ed intende offrire l'esperienza concettuale, artistica e visiva di un tema importante per il futuro del genere umano.
Le straordinarie opere create da Judi Harvest rappresentano il regno delle Api, incarnano la Bellezza della natura nel suo aspetto di una relazione cooperativa ed equilibrata, ma allo stesso tempo, fragile e meravigliosa. Le Api sono messaggere della natura, le antenne dell’ambiente. La vita delle Api e la nostra dipendono dal loro incredibile lavoro che determina l'esistenza e la proliferazione di un numero enorme di piante. Gran parte della nostra sopravvivenza quotidiana è legata all’impollinazione delle Api: il nostro cibo, circa un morso ogni tre morsi di cibo che mangiamo, oppure i nostri vestiti come nel caso del cotone per i tessuti.
Il progetto espositivo “Beauty and the Beast” esplora i temi dell’amore e della redenzione, mettendo in scena l’incontro fra l’Umano/Bestia con le Api/Bellezza della Natura. L'esempio armonioso e positivo delle Api potrebbe rompere l'incantesimo in cui sono intrappolati gli esseri umani, ma sarà il messaggio abbastanza forte solo quando il pericolo di estinzione sarà irreversibile, arrivando quindi al loro sacrificio? Sarà allora la catastrofe irreversibile anche per il genere umano?
La mostra avrà un percorso espositivo a forma di Y. Nella prima sala del piano nobile di Palazzo Tiepolo Passi i visitatori potranno incontrare le grandi sculture di Quentin Garel, che rappresentano la Bestia, con la quale tutti gli esseri umani possono parzialmente identificarsi.
Nella seconda sala, che rappresenta l'intersezione della Y, avverrà invece l’incontro tra la scultura scimmia di Garel (gorilla con gli occhi profondamente umani, al di là di ogni "bestialità") e l’opera di Harvest ispirata alle Api e ai loro alveari. Un incontro di sguardi, alla luce del sole di Venezia che filtra attraverso le finestre sul Canal Grande.
Le prossime due sale, una sulla destra e una sulla sinistra, rappresentano due diversi scenari risultanti dal dialogo fra l’uomo e la natura. Proseguendo nella sala di sinistra, i visitatori potranno ammirare l’esito positivo della relazione fra l’uomo e la natura. Un universo di potenziale armonia e straordinaria bellezza incarnato dalle opere di Harvest, tra cui una speciale installazione con centinaia di diversi tipi di semi realizzati in vetro di Murano usando tre diverse tecniche di lavorazione. Procedendo invece nella sala sulla destra, i visitatori potranno assistere al prolungamento del malefico incantesimo, che condurrà ad una manipolazione incontrollata della natura da parte dell'uomo (il vitello a due teste di Garel). Qui i vasi di miele di Judi Harvest saranno esposti in un ambiente che ricorda il bosco incantato di tante fiabe con rami che si allungano intorno alle opere come mani avvolgenti. Ma i vasi di Harvest prenderanno simbolicamente la forma di “capsule temporali”, libere di portare con loro la bellezza e la speranza nel futuro.
La mostra "Beauty and the Beast", attraverso l'adozione di un paradigma narrativo, si propone in primo luogo di essere comprensibile e piacevole per un pubblico di qualsiasi età, compresi i bambini. Attraverso molteplici livelli di lettura, l’esposizione trascende l’arte stessa ed intende offrire l'esperienza concettuale, artistica e visiva di un tema importante per il futuro del genere umano.
12
maggio 2017
Judi Harvest / Quentin Garel – Beauty and the Beast
Dal 12 maggio al 26 novembre 2017
arte contemporanea
Location
PALAZZO TIEPOLO PASSI
Venezia, San Polo, 2774, (Venezia)
Venezia, San Polo, 2774, (Venezia)
Orario di apertura
10 - 18, chiuso il lunedì
Vernissage
12 Maggio 2017, ore 19 su invito
Autore
Curatore