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Judith Cowan – From Life
Il lavoro di Judith Cowan presentato in questa mostra specificamente concepita per lo spazio del MLAC visualizza una serie di oggetti e immagini interamente ricostruiti dall’artista su modelli e immagini reali
Comunicato stampa
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Il 7 aprile 2005 alle ore 18:30 al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza” si inaugura la mostra personale di Judith Cowan per la cura di Simonetta Lux e Stella Santacatterina.
Emersa negli anni Ottanta della Nuova Scultura Inglese, Judith Cowan ha partecipato in quei primi anni di attività a mostre nodali quali The Sculpture Show alla Hayward Gallery, Home and Abroad presso la Serpentine Gallery, Whitechapel Open presso la Whitechapel Art Gallery a Londra. Sue mostre personali sono state realizzate a Birmingham, Newcastle, Londra. A Roma una sua personale è stata ospitata dallo spazio Stefania Miscetti.
Il lavoro di Judith Cowan presentato in questa mostra specificamente concepita per lo spazio del MLAC visualizza una serie di oggetti e immagini interamente ricostruiti dall’artista su modelli e immagini reali. Una passerella in legno, arti smembrati, colori e frammistioni di immagini ricavate e corrette dal flusso dell’informazione ricostruiscono un ambiente allusivamente falsato dai materiali, uno spazio differente simbolo stesso dell’arte. Lo studio plastico di Judith Cowan risente in maniera naturale dello stile e dell’autenticità frammentata dell’arte britannica emersa con forte determinazione dalle accademie e dalle scuole di arte contemporanea; in lei questo carattere risulta raffreddato da una consapevolezza tecnica, da una perizia progettuale che attribuisce agli oggetti e alle immagini proposte un rigore geometrico e tecnologico. Questa possibile ambiguità fra oggetto ricostruito, immagine sottratta e ricomposta, e loro realtà esistenziale determina una distanza fra questi e il fruitore e fra spettatore e sua personale interpretazione.
Del lavoro di Judith Cowan ha scritto tra i primi Filiberto Menna nel 1979 quando l’artista era impegnata nel suo anno di studio retribuito presso la Bristish School at Rome; hanno scritto di lei tra gli altri Edward Lucie-Smith, Michael Archer, Susan Butler, Stella Santacatterina. Durante l’apertura della mostra sarà presentato un volume monografico sul lavoro di Judith Cowan realizzato per la Collana editoriale Luxflux Proto-type edita da Gangemi Editore di Roma.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Middlesex University e del British Council ed è realizzata nella programmazione del MLAC con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, voluti dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore del MLAC Domenico Scudero.
Emersa negli anni Ottanta della Nuova Scultura Inglese, Judith Cowan ha partecipato in quei primi anni di attività a mostre nodali quali The Sculpture Show alla Hayward Gallery, Home and Abroad presso la Serpentine Gallery, Whitechapel Open presso la Whitechapel Art Gallery a Londra. Sue mostre personali sono state realizzate a Birmingham, Newcastle, Londra. A Roma una sua personale è stata ospitata dallo spazio Stefania Miscetti.
Il lavoro di Judith Cowan presentato in questa mostra specificamente concepita per lo spazio del MLAC visualizza una serie di oggetti e immagini interamente ricostruiti dall’artista su modelli e immagini reali. Una passerella in legno, arti smembrati, colori e frammistioni di immagini ricavate e corrette dal flusso dell’informazione ricostruiscono un ambiente allusivamente falsato dai materiali, uno spazio differente simbolo stesso dell’arte. Lo studio plastico di Judith Cowan risente in maniera naturale dello stile e dell’autenticità frammentata dell’arte britannica emersa con forte determinazione dalle accademie e dalle scuole di arte contemporanea; in lei questo carattere risulta raffreddato da una consapevolezza tecnica, da una perizia progettuale che attribuisce agli oggetti e alle immagini proposte un rigore geometrico e tecnologico. Questa possibile ambiguità fra oggetto ricostruito, immagine sottratta e ricomposta, e loro realtà esistenziale determina una distanza fra questi e il fruitore e fra spettatore e sua personale interpretazione.
Del lavoro di Judith Cowan ha scritto tra i primi Filiberto Menna nel 1979 quando l’artista era impegnata nel suo anno di studio retribuito presso la Bristish School at Rome; hanno scritto di lei tra gli altri Edward Lucie-Smith, Michael Archer, Susan Butler, Stella Santacatterina. Durante l’apertura della mostra sarà presentato un volume monografico sul lavoro di Judith Cowan realizzato per la Collana editoriale Luxflux Proto-type edita da Gangemi Editore di Roma.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Middlesex University e del British Council ed è realizzata nella programmazione del MLAC con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, voluti dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore del MLAC Domenico Scudero.
07
aprile 2005
Judith Cowan – From Life
Dal 07 al 29 aprile 2005
arte contemporanea
Location
MLAC – MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10–18,30
Vernissage
7 Aprile 2005, ore 18,30
Autore
Curatore