Lunedì 9 ottobre 2006, la galleria ERICA FIORENTINI ARTE CONTEMPORANEA apre la nuova stagione espositiva con la mostra personale dell'artista inglese Judith Cowan.

Inserita fra i maggiori esponenti della New British Sculpture degli anni '80 quali Stephen Cox, Tony Cragg e Anish Kapoor, Judith Cowan riesce a distinguersi con uno stile tutto personale, molto sensibile e carico di profondo significato.

Saranno esposte circa venti opere, a partire dagli anni novanta fino ad oggi; il linguaggio che Cowan utilizza è quello della scultura, così come si presenta attualmente, nelle sue infinite variabili, risultato dello sconfinamento verso tecniche, materiali, e procedimenti - dalla fotografia, al collage, all'uso del proprio corpo - non convenzionali; le sue opere sono quindi difficilmente riducibili ad una specifica tipologia, sono piuttosto "esperienze creative" che coinvolgono lo spettatore e lo sollecitano a "ripensare" l'idea di un mondo finito, descritto da categorie logiche e linguistiche che di fatto ne limitano la "reale" percezione.

Stabilire una relazione con l'opera significa quindi, 'immergersi' in uno spazio atemporale dove niente é fermo, ma tutto si muove, riflette, é trasparente e svela il segreto di qualcosa di più profondo.


Judith Cowan, è nato a Londra nel 1954, dove vive e lavora. Tra le sue esposizioni più importanti ricordiamo: The Sculpture Show alla Hayward Gallery, Home and Abroad presso la Serpentine Gallery, Whitechapel Open presso la Whitechapel Art Gallery a Londra. Sue mostre personali sono state realizzate a Birmingham, Newcastle, Londra.

Tra le sue mostre recenti ricordiamo From Life (2005) a cura di Simonetta Lux e Stella Santacatterina, presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea di Roma (MLAC)