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Julia Von Troschke – Tutto tranquillo…?
Le opere traggono la propria sensibile energia da un invisibile quanto intenso nucleo di flussi relazionali che, se esistono concretamente tra le persone, non dimeno si possono concepire anche tra le cose, le persone e ogni altra entità
Comunicato stampa
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“Niente quaggiù esiste separatamente
di morte in morte va colui
che vede le cose come separate”.
René Daumal
Questa citazione è stata presa da Bruno Corà per riassumere l’arte della giovane artista tedesca
Julia Von Troschke. Come spiega Corà, le opere di von Troschke traggono la propria sensibile
energia da un invisibile quanto intenso nucleo di flussi relazionali che, se esistono concretamente
tra le persone, non dimeno si possono concepire anche tra le cose, le persone e ogni altra entità.
Lo spazio perciò risulta essere attraversato da impalpabili, ma resistenti legami interconnettivi di
cui la Von Troschke giunge ad identificare frequenze, vettorialità, reciproche tensioni, più o meno
esplicite o latenti in protési desideri.
“Tutto tranquillo…?” è un insieme di opere su carta, su tavola e su fotografia realizzate con tecniche
miste, che vedono l’artista indagare il mondo e interrogarsi sulle convenzioni politiche e sociali,
ponendo domande sull’identità in un mondo che si caratterizza per la massa e l’individuo, la
comunicazione e l’informazione.
Julia Von Troschke dipinge, stampa, punzona, cuce, ricama e realizza collage con sfrontata
coerenza. Ricicla e trasforma in materiali da lavoro quello che trova: legno grezzo, materiale
stampato, iuta, carta di ogni genere o fotografie. Come spiega Anne Mueller von der Haegen,
storica dell’arte “Nelle sue mani il tutto diventa una rappresentazione sensibile delle altezze e
delle profondità della comunicazione umana”.
L’attitudine all’impiego di materiali-base riciclati da una primitiva funzione, come ad esempio la
fotografia, già sviluppata nell’opera di altri artisti tedeschi come Vostell, Richter, Kiefer o Polke, in
valenze mnemoniche torna con assiduità nel lavoro della Von Troschke che fa altresì uso frequente
anche di tessuti prestampati o di quotidiani e rotocalchi quali supporti per la propria pittura.
Nei lavori con le fotografie, mediante i quali Julia Von Troschke studia foto originali dell’epoca
socialista nella Repubblica Ceca, analizza singole figure nel contesto dei rapporti e la massa nelle
sue esigenze deindividualizzanti, portando alla luce ciò che è nascosto. Ne nascono immagini
ironico-poetiche di parabole figurative, la cui arguzia ricorda il Dada e la cui cruda materialità
ricorda l’arte povera.
La modalità di connessione usata entro le fotografie assunte dalla Von Troschke come étant donné
da elaborare è la cancellazione di parti dell’immagine con il colore bianco che amalgama o
separa soggetti, spaziando azioni, luoghi e cose.
Una vivida meditazione sulle relazioni umane, sull’esistenza e la morte, sull’entità del corpo e sulla
sua precaria integrità, sulla malattia e il dolore, sull’eros e il ghenos quotidiano, sulla casualità
enigmatica dei percorsi e degli incontri nel gran teatro della vita.
di morte in morte va colui
che vede le cose come separate”.
René Daumal
Questa citazione è stata presa da Bruno Corà per riassumere l’arte della giovane artista tedesca
Julia Von Troschke. Come spiega Corà, le opere di von Troschke traggono la propria sensibile
energia da un invisibile quanto intenso nucleo di flussi relazionali che, se esistono concretamente
tra le persone, non dimeno si possono concepire anche tra le cose, le persone e ogni altra entità.
Lo spazio perciò risulta essere attraversato da impalpabili, ma resistenti legami interconnettivi di
cui la Von Troschke giunge ad identificare frequenze, vettorialità, reciproche tensioni, più o meno
esplicite o latenti in protési desideri.
“Tutto tranquillo…?” è un insieme di opere su carta, su tavola e su fotografia realizzate con tecniche
miste, che vedono l’artista indagare il mondo e interrogarsi sulle convenzioni politiche e sociali,
ponendo domande sull’identità in un mondo che si caratterizza per la massa e l’individuo, la
comunicazione e l’informazione.
Julia Von Troschke dipinge, stampa, punzona, cuce, ricama e realizza collage con sfrontata
coerenza. Ricicla e trasforma in materiali da lavoro quello che trova: legno grezzo, materiale
stampato, iuta, carta di ogni genere o fotografie. Come spiega Anne Mueller von der Haegen,
storica dell’arte “Nelle sue mani il tutto diventa una rappresentazione sensibile delle altezze e
delle profondità della comunicazione umana”.
L’attitudine all’impiego di materiali-base riciclati da una primitiva funzione, come ad esempio la
fotografia, già sviluppata nell’opera di altri artisti tedeschi come Vostell, Richter, Kiefer o Polke, in
valenze mnemoniche torna con assiduità nel lavoro della Von Troschke che fa altresì uso frequente
anche di tessuti prestampati o di quotidiani e rotocalchi quali supporti per la propria pittura.
Nei lavori con le fotografie, mediante i quali Julia Von Troschke studia foto originali dell’epoca
socialista nella Repubblica Ceca, analizza singole figure nel contesto dei rapporti e la massa nelle
sue esigenze deindividualizzanti, portando alla luce ciò che è nascosto. Ne nascono immagini
ironico-poetiche di parabole figurative, la cui arguzia ricorda il Dada e la cui cruda materialità
ricorda l’arte povera.
La modalità di connessione usata entro le fotografie assunte dalla Von Troschke come étant donné
da elaborare è la cancellazione di parti dell’immagine con il colore bianco che amalgama o
separa soggetti, spaziando azioni, luoghi e cose.
Una vivida meditazione sulle relazioni umane, sull’esistenza e la morte, sull’entità del corpo e sulla
sua precaria integrità, sulla malattia e il dolore, sull’eros e il ghenos quotidiano, sulla casualità
enigmatica dei percorsi e degli incontri nel gran teatro della vita.
06
giugno 2009
Julia Von Troschke – Tutto tranquillo…?
Dal 06 giugno all'otto luglio 2009
arte contemporanea
Location
GESTALT GALLERY
Pietrasanta, Via Stagio Stagi, 28, (Lucca)
Pietrasanta, Via Stagio Stagi, 28, (Lucca)
Orario di apertura
mar-gio: 18-20.30, ven-sab: 18-20 e 22-24, dom: 18-20.30
Vernissage
6 Giugno 2009, ore 18.30
Autore