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Julie Weekes – Urban aboriginal visions
Nuova serie Cell paintings in 3D, un ulteriore capitolo della sua arte microscopica, che indaga l’ambito della divisione cellulare, arricchita da una visione tridimensionale per mezzo di occhialini 3D.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria ab.Origena presenta per la prima volta in Europa la mostra personale dell’artista Julie Weekes.
Nata nel 1968 nel New South Wales (Australia), da padre aborigeno e da madre australiana, cresce e vive a Perth, sulla costa occidentale, come una “urban aboriginal”. Nella sua esistenza l’identità aborigena convive con quella australiana contemporanea, caratteristica che inevitabilmente si riflette nella sua produzione artistica.
La sua opera, nata dallo studio delle forme della natura, la spinge ad approfondite ricerche, sviluppate anche in collaborazione con la University of Western Australia, presso il Laboratorio di Biologia Umana. Questa struttura ospita uno studio artistico, “Symbiotica”, dove gli artisti sono invitati ad esplorare ed utilizzare le sofisticate apparecchiature a disposizione degli scienziati e a sondare le possibilità fornite da questi media. Attraverso questa esperienza Julie viene introdotta alla visione microscopica, di cui offre una personale interpretazione.
In occasione della mostra personale alla Galleria ab.Origena, Julie Weekes presenterà la nuova serie Cell paintings in 3D, un ulteriore capitolo della sua arte microscopica, che indaga l’ambito della divisione cellulare, arricchita da una visione tridimensionale per mezzo di occhialini 3D.
Sebbene l’eredità e la cultura aborigena non regolino ne governino lo stile di Julie, è da queste basi concettuali che partono le sue riflessioni circa le influenze esercitate dalla cultura occidentale sugli aborigeni contemporanei.
La difficile mediazione tra natura e cultura trova in Julie un’interprete sensibile. L’artista dimostra attraverso il proprio lavoro, come sia possibile rimarginare la ferita, inferta dalla società “progredita” in quanto padrona della tecnologia, a quella “primitiva” perché dipendente dalla natura.
Nata nel 1968 nel New South Wales (Australia), da padre aborigeno e da madre australiana, cresce e vive a Perth, sulla costa occidentale, come una “urban aboriginal”. Nella sua esistenza l’identità aborigena convive con quella australiana contemporanea, caratteristica che inevitabilmente si riflette nella sua produzione artistica.
La sua opera, nata dallo studio delle forme della natura, la spinge ad approfondite ricerche, sviluppate anche in collaborazione con la University of Western Australia, presso il Laboratorio di Biologia Umana. Questa struttura ospita uno studio artistico, “Symbiotica”, dove gli artisti sono invitati ad esplorare ed utilizzare le sofisticate apparecchiature a disposizione degli scienziati e a sondare le possibilità fornite da questi media. Attraverso questa esperienza Julie viene introdotta alla visione microscopica, di cui offre una personale interpretazione.
In occasione della mostra personale alla Galleria ab.Origena, Julie Weekes presenterà la nuova serie Cell paintings in 3D, un ulteriore capitolo della sua arte microscopica, che indaga l’ambito della divisione cellulare, arricchita da una visione tridimensionale per mezzo di occhialini 3D.
Sebbene l’eredità e la cultura aborigena non regolino ne governino lo stile di Julie, è da queste basi concettuali che partono le sue riflessioni circa le influenze esercitate dalla cultura occidentale sugli aborigeni contemporanei.
La difficile mediazione tra natura e cultura trova in Julie un’interprete sensibile. L’artista dimostra attraverso il proprio lavoro, come sia possibile rimarginare la ferita, inferta dalla società “progredita” in quanto padrona della tecnologia, a quella “primitiva” perché dipendente dalla natura.
03
marzo 2005
Julie Weekes – Urban aboriginal visions
Dal 03 marzo al 09 aprile 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA AB ORIGENA
Milano, Corso Monforte, 39, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 39, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-18 o su appuntamento
Vernissage
3 Marzo 2005, ore 18
Autore
Curatore