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Jumana Manna – Depositions
“Depositions” di Jumana Manna, a cura di Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, nasce da una residenza a Napoli a seguito della quale l’artista ha realizzato una nuova serie di sculture ispirate dall’incontro con alcuni reperti custoditi al Museo Archeologico Nazionale.
Comunicato stampa
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Prosegue, nel sito archeologico che conserva i resti dell’Acquedotto Augusteo del Serino nell'area Borgo Vergini - Rione Sanità a Napoli, Underneath the Arches, programma di arte contemporanea diretto da Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone, in collaborazione con l’Associazione VerginiSanità. La quarta mostra del programma ospiterà, dal 5 marzo al 30 aprile 2022, un intervento dell’artista Jumana Manna dal titolo Depositions.
Nel suo lavoro Jumana Manna esplora l’articolazione del potere concentrandosi su corpo, terra e materia in rapporto alle eredità coloniali e alle storie dei luoghi. Attraverso sculture, film e testi, Manna mette in discussione i paradossi delle pratiche di conservazione, in particolare nei campi dell'archeologia, della scienza e del diritto. La sua ricerca tiene conto della tensione tra le tradizioni moderniste di categorizzazione e conservazione e la potenziale “sregolatezza” delle rovine come parte integrante della vita e della sua rigenerazione.
In occasione della mostra presso l’Acquedotto Augusteo del Serino, Jumana Manna ha realizzato una serie di piccole sculture in ceramica che rispondono alla tradizione in uso nei Paesi del Medio Oriente, ma non solo, di lasciare il pane vecchio negli spazi pubblici. Queste sculture citano tale pratica di offerta destinata a un ricevente sconosciuto, un atto che libera il donatore dal peccato del cibo non consumato, dunque della vita sprecata. Questa accezione di “offerta” si intreccia con l’usanza presso le antiche civiltà mediterranee di realizzare doni votivi per gli dei – e in particolare per divinità femminili – nella forma di pani e focacce in argilla, reperite come arredi funerari. Alcuni di questi esempi sono conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in altri musei campani, quali il Parco Archeologico di Paestum e il Museo Archeologico di Eboli. Le sculture realizzate dall’artista trovano posto in un’installazione appositamente concepita per il sito dell’Acquedotto, che mescola riferimenti all’archeologia e suggestioni provenienti dalla strada.
La mostra Depositions sarà preceduta dalla proiezione del film di Jumana Manna A Magical Substance Flows Into Me (2016) in un evento pubblico organizzato in collaborazione con la Fondazione Morra e ospitato dal Museo Hermann Nitsch il giorno giovedì 3 marzo alle ore 18.00.
Nato nel 2018, il progetto Underneath the Arches intende innescare un dialogo fra archeologia e arte contemporanea, generando relazioni fra la cultura materiale e immateriale del contesto locale e le ricerche artistiche internazionali, con l’obiettivo di attivare processi di promozione e valorizzazione del patrimonio storico esistente e della produzione contemporanea. Nei suggestivi spazi del tratto di acquedotto di epoca romana rivenuto nel 2011 al di sotto dello storico Palazzo Peschici Maresca in via Arena Sanità, artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare installazioni temporanee in dialogo con il sito archeologico e l’area circostante. Alla data attuale sono stati realizzati interventi degli artisti Arturo Hernández Alcázar (Città del Messico, 1978), Hera Büyüktaşçıyan (Istanbul, 1984) e Adrian Melis (L’Avana, 1985).
Il progetto è realizzato con il supporto della Fondazione Morra, con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Si ringrazia il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
BIOGRAFIA ARTISTA
Jumana Manna (Princeton, 1987) è un’artista visiva e regista palestinese che vive a Berlino. Le sue mostre personali più recenti includono: Jumana Manna / MATRIX 278, Berkeley Museum of Art, San Francisco; Sketch and Bread, Balade Charlottenburg, Villa Oppenheim, Berlino; Thirty Plumbers in the Belly, M HKA – Museum of Contemporary Art, Anversa (tutte 2021); Wild Relatives, Tensta Kunsthall, Stoccolma (2020); Jumana Manna, Tabakalera, San Sebastian (2019); Wild Relatives, Douglas Hyde Gallery, Dublino (2018); A Magical Substance Flows Into Me, Mercer Union, Toronto (2017), Malmö Kunsthall, Malmö (2016) e Chisenhale Gallery, Londra (2015); Wild Relatives, Jeu de Paume’s Satellite 10 program al MABA e CAPC musée d’art contemporain de Bordeaux (2017); Menace of Origins, SculptureCenter, New York (2014). Ha partecipato a numerose mostre collettive e festival, tra cui la Biennale di Toronto (2019); la Biennale di Taipei (2018); Padiglione dei Paesi Nordici, 57a Biennale di Venezia (2017); Liverpool Biennial (2016); 6 Biennale di Marrakech 6 (2016); 54a e 56a Vienna International Film Festivals (2016 e 2018); 66a e 68a Berlinale (2016 e 2018), CPH:DOX, Copenhagen (2018), dove Wild Relatives (2018) ha ricevuto il premio New:Visions.
NOTA SULL’ACQUEDOTTO AUGUSTEO
Il tratto di acquedotto di epoca romana, rinvenuto nel 2011 al di sotto del Palazzo Peschici-Maresca, di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, rappresenta un’evidenza archeologica di fondamentale importanza, parte di un percorso di oltre 100 km, che dalle sorgenti di Serino arriva fino a Miseno. I ponti-canale, utilizzati come fondamenta del Palazzo, disegnano uno spazio stratificato, adibito nel corso dei secoli a cantina, rifugio, luogo di discarica. Aperto al pubblico nel 2015, il Sito è gestito dall'Associazione VerginiSanità che lavora ad un progetto complessivo di recupero, valorizzazione e fruizione, denominato AquaAugusta. Dal 2017 è parte di ExtraMann, una rete nata in collaborazione con il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli per valorizzare il patrimonio culturale meno conosciuto della città.
UFFICIO STAMPA
Costanza Pellegrini
costanzapellegrini2@gmail.com
Nel suo lavoro Jumana Manna esplora l’articolazione del potere concentrandosi su corpo, terra e materia in rapporto alle eredità coloniali e alle storie dei luoghi. Attraverso sculture, film e testi, Manna mette in discussione i paradossi delle pratiche di conservazione, in particolare nei campi dell'archeologia, della scienza e del diritto. La sua ricerca tiene conto della tensione tra le tradizioni moderniste di categorizzazione e conservazione e la potenziale “sregolatezza” delle rovine come parte integrante della vita e della sua rigenerazione.
In occasione della mostra presso l’Acquedotto Augusteo del Serino, Jumana Manna ha realizzato una serie di piccole sculture in ceramica che rispondono alla tradizione in uso nei Paesi del Medio Oriente, ma non solo, di lasciare il pane vecchio negli spazi pubblici. Queste sculture citano tale pratica di offerta destinata a un ricevente sconosciuto, un atto che libera il donatore dal peccato del cibo non consumato, dunque della vita sprecata. Questa accezione di “offerta” si intreccia con l’usanza presso le antiche civiltà mediterranee di realizzare doni votivi per gli dei – e in particolare per divinità femminili – nella forma di pani e focacce in argilla, reperite come arredi funerari. Alcuni di questi esempi sono conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in altri musei campani, quali il Parco Archeologico di Paestum e il Museo Archeologico di Eboli. Le sculture realizzate dall’artista trovano posto in un’installazione appositamente concepita per il sito dell’Acquedotto, che mescola riferimenti all’archeologia e suggestioni provenienti dalla strada.
La mostra Depositions sarà preceduta dalla proiezione del film di Jumana Manna A Magical Substance Flows Into Me (2016) in un evento pubblico organizzato in collaborazione con la Fondazione Morra e ospitato dal Museo Hermann Nitsch il giorno giovedì 3 marzo alle ore 18.00.
Nato nel 2018, il progetto Underneath the Arches intende innescare un dialogo fra archeologia e arte contemporanea, generando relazioni fra la cultura materiale e immateriale del contesto locale e le ricerche artistiche internazionali, con l’obiettivo di attivare processi di promozione e valorizzazione del patrimonio storico esistente e della produzione contemporanea. Nei suggestivi spazi del tratto di acquedotto di epoca romana rivenuto nel 2011 al di sotto dello storico Palazzo Peschici Maresca in via Arena Sanità, artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare installazioni temporanee in dialogo con il sito archeologico e l’area circostante. Alla data attuale sono stati realizzati interventi degli artisti Arturo Hernández Alcázar (Città del Messico, 1978), Hera Büyüktaşçıyan (Istanbul, 1984) e Adrian Melis (L’Avana, 1985).
Il progetto è realizzato con il supporto della Fondazione Morra, con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Si ringrazia il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
BIOGRAFIA ARTISTA
Jumana Manna (Princeton, 1987) è un’artista visiva e regista palestinese che vive a Berlino. Le sue mostre personali più recenti includono: Jumana Manna / MATRIX 278, Berkeley Museum of Art, San Francisco; Sketch and Bread, Balade Charlottenburg, Villa Oppenheim, Berlino; Thirty Plumbers in the Belly, M HKA – Museum of Contemporary Art, Anversa (tutte 2021); Wild Relatives, Tensta Kunsthall, Stoccolma (2020); Jumana Manna, Tabakalera, San Sebastian (2019); Wild Relatives, Douglas Hyde Gallery, Dublino (2018); A Magical Substance Flows Into Me, Mercer Union, Toronto (2017), Malmö Kunsthall, Malmö (2016) e Chisenhale Gallery, Londra (2015); Wild Relatives, Jeu de Paume’s Satellite 10 program al MABA e CAPC musée d’art contemporain de Bordeaux (2017); Menace of Origins, SculptureCenter, New York (2014). Ha partecipato a numerose mostre collettive e festival, tra cui la Biennale di Toronto (2019); la Biennale di Taipei (2018); Padiglione dei Paesi Nordici, 57a Biennale di Venezia (2017); Liverpool Biennial (2016); 6 Biennale di Marrakech 6 (2016); 54a e 56a Vienna International Film Festivals (2016 e 2018); 66a e 68a Berlinale (2016 e 2018), CPH:DOX, Copenhagen (2018), dove Wild Relatives (2018) ha ricevuto il premio New:Visions.
NOTA SULL’ACQUEDOTTO AUGUSTEO
Il tratto di acquedotto di epoca romana, rinvenuto nel 2011 al di sotto del Palazzo Peschici-Maresca, di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, rappresenta un’evidenza archeologica di fondamentale importanza, parte di un percorso di oltre 100 km, che dalle sorgenti di Serino arriva fino a Miseno. I ponti-canale, utilizzati come fondamenta del Palazzo, disegnano uno spazio stratificato, adibito nel corso dei secoli a cantina, rifugio, luogo di discarica. Aperto al pubblico nel 2015, il Sito è gestito dall'Associazione VerginiSanità che lavora ad un progetto complessivo di recupero, valorizzazione e fruizione, denominato AquaAugusta. Dal 2017 è parte di ExtraMann, una rete nata in collaborazione con il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli per valorizzare il patrimonio culturale meno conosciuto della città.
UFFICIO STAMPA
Costanza Pellegrini
costanzapellegrini2@gmail.com
05
marzo 2022
Jumana Manna – Depositions
Dal 05 marzo al 30 aprile 2022
arte contemporanea
Location
ACQUEDOTTO AUGUSTEO DEL SERINO
Napoli, Via Arena della Sanità, 5, (NA)
Napoli, Via Arena della Sanità, 5, (NA)
Orario di apertura
11.30- 15.00
Sito web
Ufficio stampa
Costanza Pellegrini
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione