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Jungle & Circus
Collettiva di artisti emergenti pittori e scultori che interpretano il tema in chiave contemporanea secondo differenti visioni. Un elemento accomuna le ricerche:la coscienza ecologista che sottolinea l’importanza del rispetto per la natura e considera gli animali come compagni da amare e proteggere.
Comunicato stampa
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Lo Spazio Taccori ha il piacere di ospitare una collettiva di artisti emergenti _pittori e scultori_ che interpretano il tema in chiave
contemporanea, secondo differenti visioni. Un elemento accomuna le ricerche: la coscienza ecologista che sottolinea l’importanza del
rispetto per la natura e considera gli animali come compagni da amare e proteggere.
Guido Airoldi (Bergamo, 1977) lavora sui manifesti pubblicitari dei circhi per nobilitare le figure animali che vi sono raffigurate. Partendo
dal celebre strappo di Rotella, colloca l’immagine su un foglio bianco e ne ricostruisce col colore le parti mancanti. L’animale viene così
“recuperato”, come indica la sigla A.R.
L’artista imprime sull’opera il timbro del servizio sanitario dell’Asl di Bergamo per testimoniare l’“avvenuto soccorso” e il luogo del
ritrovamento del cartellone diventa il titolo dell’opera (Via Valpantena, Verona, elefante). L’animale, attraverso l’arte, viene riproposto
all’attenzione del pubblico per un nuovo momento di gloria.
Foreste intricate quelle di Italo Mazzei (Fuscaldo CS, 1950), dove, tra campiture di colore piatto che scompongono le figure bidimensionali,
come tessere di un mosaico, si scorgono animali, ora realistici (Balena, Lupo), ora fantastici e misteriosi (Giungla). Strati di sabbia sul
quadro creano movimento e spessore, come nel dipinto l’Arena, nel quale un toro preoccupato sfida i toreri di cui vediamo solo alcuni
minacciosi accenni. L’epilogo è già in scena e la tragedia si “consuma” nel rosso.
Germana Senzani, (Milano, 1969), scultrice e pittrice, si dedica all’illustrazione dei primati. L’amore per questi animali la spinge a
umanizzarli, raffigurandoli docili e inoffensivi, con sembianze e tratti delicati. Nelle sculture in gesso e terracotta dipinta le forme sono
morbide e realistiche; spesso domina il bianco, per suggerire un sentimento di dolcezza e mansuetudine. Da anni Germana si documenta sulla
vita di scimpanzé e orango, e _quando le è possibile_ lavora per un centro di recupero della fauna selvatica, dove vivono dodici scimpanzé
salvati da situazioni di illegalità. L’artista osserva gli animali e si lascia a sua volta osservare, in un desiderio di comunione e comunicazione.
Matteo Volpati (Milano, 1973), giovane artista e designer, riflette sul tema classico della metamorfosi. Crea sculture di legno e carta
assemblata, dai colori densi e accesi, fantastiche ibridazioni tra uomini e animali: rinoceronti, struzzi, giraffe, leoni, grizzly... E’ l’uomo che
diventa animale, o l’animale che conquista la posizione eretta, trasformandosi nell’homo sapiens? Il dilemma è proposto con una certa ironia,
ma la risposta dell’artista arriva pronta e chiara: vuole rappresentare l’essere perfetto, che fonde insieme l’anima umana e quella animale,
sebbene, per Volpati, la seconda componente abbia la prevalenza, essendo la parte solitamente più sacrificata e sfruttata dall’uomo
dominatore. Sono due mondi che si incontrano per la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della natura.
Marzia Bollani (Pavia, 1971), da sempre interessata alla filosofia e alla spiritualità dei paesi orientali, propone un’originale riflessione,
partendo dall’astrologia cinese. I suoi quadri informali si riferiscono ai cinque elementi _acqua, fuoco, legno, metallo, terra_ che
caratterizzano l'oroscopo cinese e che concorrono a determinare il carattere delle persone assieme all'animale di riferimento. Così, per
esempio, un trittico rappresenta il legno al quale si collegano la capra/pecora, simbolo di eleganza, e un individuo flessibile ma tenace,
capace di adattarsi senza cedere; un insieme di quattro opere raffigura l'acqua e il coniglio, emblema della pacatezza, e un individuo
adattabile e compiacente.
I colori scelti, dalle morbide e tenui tinte pastello, enfatizzano la delicatezza degli equilibri e la ricerca dell’armonia universale.
Animali pop quelli di Paola Rota Brusadelli (Lecco, 1971), ritratti come se fossero i modelli di copertina delle riviste patinate: colori
sgargianti e allegri, tratti decisi e ben definiti. Nelle sue opere, si coglie un’ironica contaminazione tra animale e umano, dettagli
inconfondibili che fanno sorridere e trasformano i quadri in sarcastiche caricature. Make-up victim è un levriero truccato con tanto di
coroncina d’oro, mentre Lady Billion è un aggressivo dobermann, agghindato con corona e maquillage, con il marchio scherzosamente
contraffatto del profumo di Paco Rabanne. E ancora l’influenza della moda in Le parfum de mes rêves, la boccetta di Prada agognata da un
tenero e simpatico maialino.
a cura di Vera Agosti
contemporanea, secondo differenti visioni. Un elemento accomuna le ricerche: la coscienza ecologista che sottolinea l’importanza del
rispetto per la natura e considera gli animali come compagni da amare e proteggere.
Guido Airoldi (Bergamo, 1977) lavora sui manifesti pubblicitari dei circhi per nobilitare le figure animali che vi sono raffigurate. Partendo
dal celebre strappo di Rotella, colloca l’immagine su un foglio bianco e ne ricostruisce col colore le parti mancanti. L’animale viene così
“recuperato”, come indica la sigla A.R.
L’artista imprime sull’opera il timbro del servizio sanitario dell’Asl di Bergamo per testimoniare l’“avvenuto soccorso” e il luogo del
ritrovamento del cartellone diventa il titolo dell’opera (Via Valpantena, Verona, elefante). L’animale, attraverso l’arte, viene riproposto
all’attenzione del pubblico per un nuovo momento di gloria.
Foreste intricate quelle di Italo Mazzei (Fuscaldo CS, 1950), dove, tra campiture di colore piatto che scompongono le figure bidimensionali,
come tessere di un mosaico, si scorgono animali, ora realistici (Balena, Lupo), ora fantastici e misteriosi (Giungla). Strati di sabbia sul
quadro creano movimento e spessore, come nel dipinto l’Arena, nel quale un toro preoccupato sfida i toreri di cui vediamo solo alcuni
minacciosi accenni. L’epilogo è già in scena e la tragedia si “consuma” nel rosso.
Germana Senzani, (Milano, 1969), scultrice e pittrice, si dedica all’illustrazione dei primati. L’amore per questi animali la spinge a
umanizzarli, raffigurandoli docili e inoffensivi, con sembianze e tratti delicati. Nelle sculture in gesso e terracotta dipinta le forme sono
morbide e realistiche; spesso domina il bianco, per suggerire un sentimento di dolcezza e mansuetudine. Da anni Germana si documenta sulla
vita di scimpanzé e orango, e _quando le è possibile_ lavora per un centro di recupero della fauna selvatica, dove vivono dodici scimpanzé
salvati da situazioni di illegalità. L’artista osserva gli animali e si lascia a sua volta osservare, in un desiderio di comunione e comunicazione.
Matteo Volpati (Milano, 1973), giovane artista e designer, riflette sul tema classico della metamorfosi. Crea sculture di legno e carta
assemblata, dai colori densi e accesi, fantastiche ibridazioni tra uomini e animali: rinoceronti, struzzi, giraffe, leoni, grizzly... E’ l’uomo che
diventa animale, o l’animale che conquista la posizione eretta, trasformandosi nell’homo sapiens? Il dilemma è proposto con una certa ironia,
ma la risposta dell’artista arriva pronta e chiara: vuole rappresentare l’essere perfetto, che fonde insieme l’anima umana e quella animale,
sebbene, per Volpati, la seconda componente abbia la prevalenza, essendo la parte solitamente più sacrificata e sfruttata dall’uomo
dominatore. Sono due mondi che si incontrano per la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della natura.
Marzia Bollani (Pavia, 1971), da sempre interessata alla filosofia e alla spiritualità dei paesi orientali, propone un’originale riflessione,
partendo dall’astrologia cinese. I suoi quadri informali si riferiscono ai cinque elementi _acqua, fuoco, legno, metallo, terra_ che
caratterizzano l'oroscopo cinese e che concorrono a determinare il carattere delle persone assieme all'animale di riferimento. Così, per
esempio, un trittico rappresenta il legno al quale si collegano la capra/pecora, simbolo di eleganza, e un individuo flessibile ma tenace,
capace di adattarsi senza cedere; un insieme di quattro opere raffigura l'acqua e il coniglio, emblema della pacatezza, e un individuo
adattabile e compiacente.
I colori scelti, dalle morbide e tenui tinte pastello, enfatizzano la delicatezza degli equilibri e la ricerca dell’armonia universale.
Animali pop quelli di Paola Rota Brusadelli (Lecco, 1971), ritratti come se fossero i modelli di copertina delle riviste patinate: colori
sgargianti e allegri, tratti decisi e ben definiti. Nelle sue opere, si coglie un’ironica contaminazione tra animale e umano, dettagli
inconfondibili che fanno sorridere e trasformano i quadri in sarcastiche caricature. Make-up victim è un levriero truccato con tanto di
coroncina d’oro, mentre Lady Billion è un aggressivo dobermann, agghindato con corona e maquillage, con il marchio scherzosamente
contraffatto del profumo di Paco Rabanne. E ancora l’influenza della moda in Le parfum de mes rêves, la boccetta di Prada agognata da un
tenero e simpatico maialino.
a cura di Vera Agosti
15
marzo 2011
Jungle & Circus
Dal 15 al 30 marzo 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO TACCORI
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 2, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15 - 18
Vernissage
15 Marzo 2011, ore 18.30
Autore
Curatore