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Jürgen Czaschka
sarà possibile ammirare una selezione di opere, tra le più rappresentative del percorso artistico di Jürgen Czaschka.
Comunicato stampa
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Unanimemente riconosciuto come uno dei più straordinari incisori, viventi, nell’arte del bulino, nel 2002 il viennese Jürgen Czaschka decide di interrompere la sua produzione incisoria e, nel 2007, di donare l’intero corpus al Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo (si tratta di circa trecentocinquanta incisioni, la quasi totalità delle matrici e la serie di libri manoscritti e incisi de Il bulino). A Bagnacavallo, nell’inverno 2009-2010, è stata presentata al pubblico la donazione, nella mostra e catalogo Biffando l’assoluto.
L’imponente collezione, corteggiata sia dalla Biblioteca Nazionale di Vienna che da istituzioni artistiche in Germania e Austria, va così ad arricchire il Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo, luogo prezioso della memoria calcografica contemporanea che Czaschka ha imparato a conoscere e apprezzare attraverso Umberto Giovannini, incisore e storico dell’incisione, che l’artista ha voluto come curatore della mostra e del catalogo.
Da domenica 18 luglio 2010 alle ore 19 – alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca –, sarà possibile ammirare una selezione di opere, tra le più rappresentative del percorso artistico di Jürgen Czaschka. Dalle tavole politiche e sociali degli anni Settanta al viaggio sui grandi temi classici: la sua visione dell’Odissea è considerata una delle vette della grafica del Novecento; memorabile poi la serie ispirata al Don Giovanni di Mozart, radicalmente innovativa, fino alle ultime opere dedicate a Francesco d’Assisi, dove la sacralità pare raggiungere il suo apice proprio in virtù del pensiero laico di Czaschka, animo libero da tentazioni apologetiche.
In mostra anche le edizioni de Il bulino, collana editoriale inventata da Czaschka: sono libri con incisioni originali e testi calligrafati da lui stesso in pochissime copie. Mirabile esempio di tenacia nella conquista della bellezza.
Una sezione didattica, sulle tecniche utilizzate da Czaschka, che si sviluppa in un percorso attraverso i suoi strumenti, le sue matrici, le prove di stampa, completa doverosamente il viaggio espositivo sull’opera di Jürgen Czaschka.
La citazione di un passo tratto da un articolo di Gianfranco Schialvino, uscito su UTZ (Ut Temeriarius Zephyrus), diretto da Remo Palmirani, Ortona 2002, descrive in maniera efficace la personalità artistica di questo grande bulinista e il mondo che raffigura nelle sue opere:
… La sua vita, la sua storia, è però il metallo lucidato a specchio su cui riflettere i pensieri e i progetti, da carezzare con le speranze, ferire con le angosce. La sua tecnica è ammirevole, impeccabile. Padroneggia i cestri con sicurezza, sia per i segni incrociati, arrivando a neri di rara intensità, sia nelle linee libere - le incisioni per il suo volume Michelangelo, 4 bulini ispirati alle sculture del grande artista, sono autentici pezzi di bravura nella libertà e nella sicurezza del gesto -, dove la punta sembra danzare sulla lastra in volteggi perdifiato.
… Czaschka racconta un mondo neppure poi tanto assurdo fatto di gente che ha paura. I suoi personaggi sono tutti esaltati, drogati, al di sopra delle righe, spesso accompagnati da figure tratte dal mondo classico, dei miti e della letteratura, per una strana compensazione di positivo, di acquisito come bene a contrastare i micidiali effetti da un progresso alieno dalla civiltà.
L’imponente collezione, corteggiata sia dalla Biblioteca Nazionale di Vienna che da istituzioni artistiche in Germania e Austria, va così ad arricchire il Gabinetto delle Stampe di Bagnacavallo, luogo prezioso della memoria calcografica contemporanea che Czaschka ha imparato a conoscere e apprezzare attraverso Umberto Giovannini, incisore e storico dell’incisione, che l’artista ha voluto come curatore della mostra e del catalogo.
Da domenica 18 luglio 2010 alle ore 19 – alla Rocca Malatestiana di Montefiore Conca –, sarà possibile ammirare una selezione di opere, tra le più rappresentative del percorso artistico di Jürgen Czaschka. Dalle tavole politiche e sociali degli anni Settanta al viaggio sui grandi temi classici: la sua visione dell’Odissea è considerata una delle vette della grafica del Novecento; memorabile poi la serie ispirata al Don Giovanni di Mozart, radicalmente innovativa, fino alle ultime opere dedicate a Francesco d’Assisi, dove la sacralità pare raggiungere il suo apice proprio in virtù del pensiero laico di Czaschka, animo libero da tentazioni apologetiche.
In mostra anche le edizioni de Il bulino, collana editoriale inventata da Czaschka: sono libri con incisioni originali e testi calligrafati da lui stesso in pochissime copie. Mirabile esempio di tenacia nella conquista della bellezza.
Una sezione didattica, sulle tecniche utilizzate da Czaschka, che si sviluppa in un percorso attraverso i suoi strumenti, le sue matrici, le prove di stampa, completa doverosamente il viaggio espositivo sull’opera di Jürgen Czaschka.
La citazione di un passo tratto da un articolo di Gianfranco Schialvino, uscito su UTZ (Ut Temeriarius Zephyrus), diretto da Remo Palmirani, Ortona 2002, descrive in maniera efficace la personalità artistica di questo grande bulinista e il mondo che raffigura nelle sue opere:
… La sua vita, la sua storia, è però il metallo lucidato a specchio su cui riflettere i pensieri e i progetti, da carezzare con le speranze, ferire con le angosce. La sua tecnica è ammirevole, impeccabile. Padroneggia i cestri con sicurezza, sia per i segni incrociati, arrivando a neri di rara intensità, sia nelle linee libere - le incisioni per il suo volume Michelangelo, 4 bulini ispirati alle sculture del grande artista, sono autentici pezzi di bravura nella libertà e nella sicurezza del gesto -, dove la punta sembra danzare sulla lastra in volteggi perdifiato.
… Czaschka racconta un mondo neppure poi tanto assurdo fatto di gente che ha paura. I suoi personaggi sono tutti esaltati, drogati, al di sopra delle righe, spesso accompagnati da figure tratte dal mondo classico, dei miti e della letteratura, per una strana compensazione di positivo, di acquisito come bene a contrastare i micidiali effetti da un progresso alieno dalla civiltà.
18
luglio 2010
Jürgen Czaschka
Dal 18 luglio al 30 agosto 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ROCCA MALATESTIANA
Montefiore Conca, (Rimini)
Montefiore Conca, (Rimini)
Orario di apertura
domenica 10 – 12 / 14,30 – 18,30
Vernissage
18 Luglio 2010, ore 19
Sito web
www.creattiva.info
Autore
Curatore