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Jurij Atzei / Max Bottino – Di pane di pene – esperimento 1 – dare peso all’acqua
Installazione e performance
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ACT ON
dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo
Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
fino al 19 aprile 2009
una performance ogni sabato h.1730
11/18-19 Aprile Jurij Atzei
e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
“DI PENE, DI PANE”
MAX BOTTINO/JURIJ ATZEI
JURIJ ATZEI/MAX BOTTINO
Vercelli, via Galileo Ferraris, 89/93
Performance Site Specific/ Work in progress.
2008.
ACQUA, FARINA, LIEVITO DI BIRRA - MADRE, OLIO, SALE, ZUCCHERO;
TAVOLO, FORNO;
PANE?
Annusare come gli animali,
Cambio di abiti, Cambio di ruolo, Cambio di volontà,
Non solo acqua ascolto
Attraverso un invito, una prima stima già attecchita e qualche intimità casuale ma non meno sottile o devastante, è stato come naturale arrivare alla scelta del pane quale medium simbolico per rappresentare questa scommessa: uno scarto “vitale” fra (2,3,4,+++) sconosciuti che tentano una ri/costruzione. Al futuro.
Un monumento curvo.
Il non/luogo dove oggi sono stato invitato a presentare una performance è lo stesso luogo che ha visto sfornare altro pane, per un pubblico consumo, come la curiosa, casuale coincidenza, del concepimento stesso di Max Bottino. Suo padre lì lavorava in quello che era un panificio. Sua madre un piano più su svolgeva il lavoro di sarta.
Max Bottino mi ha proposto una collaborazione, un’idea non premeditata a cui ho aderito con qualche timore, sorpreso e stimolato. Ho tradotto il mio intervento dando il tempo a me concesso totalmente a sua disposizione.
Lui ha concentrato allora l’attenzione sul cibo e la sua “pratica”, “universo” già praticato da entrambi in ambito pubblico.
La mia risposta è stata il frutto del seme (la casuale confidenza, ndr) che ha maturato naturalmente, “dare un volto”, tentare di rendere visibile l’energia che può aggirarsi nei meandri del vivere (Universale).
Abbiamo scelto di limitare il contatto reciproco a poche informazioni durante il periodo che ci separa fino allo svolgimento dell’azione vera e propria, per conservare l’atmosfera genuina (ingenua) e (potenzialmente) onesta che separa gli sconosciuti.
Prendendo gli stessi elementi, la stessa chimica primaria, la stesse possibili “sconfitte” e lasciandosi andare, andare o non, tutto può accadere (avendo scelto l’incognita di lavorare sull’essenza/assenza è in gioco anche la probabile mancanza di un “prodotto finale” tangibile. Anche in questo caso, comunque, il “valore simbolico”, lo scarto non muta, mutando invece le prospettive, teoriche e pratiche in esso trasferite).
La Libertà un doveroso pericolo.
Jurij Atzei
Il tavolo battezzato dal grido di un bambino rivela il suo interno.
Vado avanti, oltre una favola in-finita male.
Non sono solo e non ho paura di ri-sentire
il vuoto apparente di un “ monumento curvo”.
Max Bottino
artisti invitati alle perfomances: Jurij Atzei e Max Bottino, Shuzo Azuchi Gulliver, Simona
Barzaghi e Salvatore Falci, Filippo Borella, Giulio
Calegari, Gianni Gangai, Pino Lia e
BIRTHMARK
, Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo, DavideGiuseppe Mauri, Marcello
Mazzella/Digart
, Libera Mazzoleni, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, PuntoGi, Devis
Venturelli
.
24 Gennaio -
Giulio Calegari - ”Centro d'attenzione fluttuante, Vercelli”
31 Gennaio
Gianni Gangai--------------------”Circa l'identità” - lettura di "La Belva" (Bertolt Brecht 1928)
7 Febbraio
Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo-----"Il botanico botanizzato" serie Artologia Genetica
14 Febbraio
Maria Elisabetta Novello------------------------- “14 Febbraio 2009” (performance con la cenere)
21 Febbraio
Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”
28 Febbraio
Anna Pontel--------------------------------------------”Ortoveste” - 2007 Progetto per abiti su misura
7 Marzo
Marcello Mazzella/Digart-------------------------- “Trojans”
14 Marzo
Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare
l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo
Devis Venturelli “Folies du printemps”
21 Marzo
Punto Gi----------------------------------------------- "Mancanza" d'aria
26,27,28 Marzo
Simona Barzaghi e Salvatore Falci “L'impossibilità di un'isola”
4 Aprile
Pino Lia e BIRTHMARK-------------"Riso di Jackson" con "Voci di Terre" - musica di Flavio Marelli
11/18-19 Aprile
Jurij Atzei e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
18/19 aprile
Filippo Borella "Real Time"
con l'attrice Karin Freschi per l'interpretazione dell' "orologio umano"
Progetto di Fiorenzo Rosso, Carla Crosio, Max Bottino, Maria Rosa Pividori per STUDIODIECI citygallery di
Vercelli in collaborazione con Dieci.due! International research contemporary art di Milano
progetto/evento collaterale alla mostra "Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana" - Arca, Chiesa S.
Marco, P.ta S. Marco 1, Vercelli
info www.studiodieci.org - www.diecipuntodue.it 3492814715 pm
3 – 4 Le mostre PAINT IN e ACT ON sono una nuova possibilità di indagine su alcune
problematiche evidenziate dall'opera di Jackson Pollock, due questioni (tra le tante) tuttora
attuali, la prima: “realtà interiore... unica realtà” (frase detta a proposito del lavoro di
J.Pollock – E.Lucie Smith Arte Contemporanea - Rusconi)), la seconda “non ho paura di
introdurre cambiamenti” (J. Pollock), il progetto separando l'action dal painting, ponendo
la domanda agli artisti e ai fruitori “dov'è Jakson Pollock ?”, esplora in assonanza o
dissonanza la “pittura” interiore con la mostra a StudioDieci di Novembre e il
“
cambiamento” con l'impegnativo e straordinario programma che presenterà una
performance alla settimana per tre mesi consecutivi da gennaio ad aprile 2009.
ANTICIPAZIONE 18/19 APRILE 2009
REAL TIME
di Filippo Borella
body art: Karin Freschi
fisarmonica: Umberto Albiero (18 aprile)
percussioni: Stefano Vigato e Andrea Zorzetto (19 aprile)
18 e 19 Aprile 2009 dalle 18.00 alle 19.00
STUDIODIECI citygallery via Galileo Ferraris 89/93 Vercelli
in ACT ON a cura di Maria Rosa Pividori e Matteo Galbiati
Avete mai notato che gli orologi in tutte le pubblicità sono puntati sulle 10.10? Una lancetta sul 10 e l'altra sul 2.
Da un lavoro di ricerca e di ipotesi interpretative sulle strategie di marketing nel mondo delle immagini è scaturito il progetto con l’installazione "Real Time", che aspira a modificare e rimodellare il concetto di tempo, il rapporto che abbiamo con i ritmi scanditi dalle lancette dei secondi e dei minuti.
Ricordati che il Tempo è un giocatore avido che vince senza barare, a ogni colpo. È la legge. Decresce il giorno, la notte avanza. Charles Baudelaire
Real Time intende riflettere sulle dinamiche dei rapporti tra individui nella società divenendone il riflesso, porta attenzione sul vivere un tempo reale modificando i ritmi dell’orologio che scandisce sempre le stesse lunghezze spazio-temporali grazie ad un “orologio umano” che si muove nello spazio a velocità diverse fissando il tempo in diverse sequenze.
Il “tempo-ora” non è controllato, si altera attraverso la presenza di un performer che interagisce con lo spazio e con la presenza del visitatore, il quale si appropria così di un tempo diverso, fisiologico e umano.
dov'è Jackson Pollock? /
where's Jackson Pollock?
..."non ho paura di introdurre cambiamenti"... J.P.
a cura di Matteo
Galbiati e Maria Rosa Pividori
testo critico di Matteo Galbiati
fino al 19 aprile 2009
una performance ogni sabato h.1730
11/18-19 Aprile Jurij Atzei
e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
“DI PENE, DI PANE”
MAX BOTTINO/JURIJ ATZEI
JURIJ ATZEI/MAX BOTTINO
Vercelli, via Galileo Ferraris, 89/93
Performance Site Specific/ Work in progress.
2008.
ACQUA, FARINA, LIEVITO DI BIRRA - MADRE, OLIO, SALE, ZUCCHERO;
TAVOLO, FORNO;
PANE?
Annusare come gli animali,
Cambio di abiti, Cambio di ruolo, Cambio di volontà,
Non solo acqua ascolto
Attraverso un invito, una prima stima già attecchita e qualche intimità casuale ma non meno sottile o devastante, è stato come naturale arrivare alla scelta del pane quale medium simbolico per rappresentare questa scommessa: uno scarto “vitale” fra (2,3,4,+++) sconosciuti che tentano una ri/costruzione. Al futuro.
Un monumento curvo.
Il non/luogo dove oggi sono stato invitato a presentare una performance è lo stesso luogo che ha visto sfornare altro pane, per un pubblico consumo, come la curiosa, casuale coincidenza, del concepimento stesso di Max Bottino. Suo padre lì lavorava in quello che era un panificio. Sua madre un piano più su svolgeva il lavoro di sarta.
Max Bottino mi ha proposto una collaborazione, un’idea non premeditata a cui ho aderito con qualche timore, sorpreso e stimolato. Ho tradotto il mio intervento dando il tempo a me concesso totalmente a sua disposizione.
Lui ha concentrato allora l’attenzione sul cibo e la sua “pratica”, “universo” già praticato da entrambi in ambito pubblico.
La mia risposta è stata il frutto del seme (la casuale confidenza, ndr) che ha maturato naturalmente, “dare un volto”, tentare di rendere visibile l’energia che può aggirarsi nei meandri del vivere (Universale).
Abbiamo scelto di limitare il contatto reciproco a poche informazioni durante il periodo che ci separa fino allo svolgimento dell’azione vera e propria, per conservare l’atmosfera genuina (ingenua) e (potenzialmente) onesta che separa gli sconosciuti.
Prendendo gli stessi elementi, la stessa chimica primaria, la stesse possibili “sconfitte” e lasciandosi andare, andare o non, tutto può accadere (avendo scelto l’incognita di lavorare sull’essenza/assenza è in gioco anche la probabile mancanza di un “prodotto finale” tangibile. Anche in questo caso, comunque, il “valore simbolico”, lo scarto non muta, mutando invece le prospettive, teoriche e pratiche in esso trasferite).
La Libertà un doveroso pericolo.
Jurij Atzei
Il tavolo battezzato dal grido di un bambino rivela il suo interno.
Vado avanti, oltre una favola in-finita male.
Non sono solo e non ho paura di ri-sentire
il vuoto apparente di un “ monumento curvo”.
Max Bottino
artisti invitati alle perfomances: Jurij Atzei e Max Bottino, Shuzo Azuchi Gulliver, Simona
Barzaghi e Salvatore Falci, Filippo Borella, Giulio
Calegari, Gianni Gangai, Pino Lia e
BIRTHMARK
, Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo, DavideGiuseppe Mauri, Marcello
Mazzella/Digart
, Libera Mazzoleni, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, PuntoGi, Devis
Venturelli
.
24 Gennaio -
Giulio Calegari - ”Centro d'attenzione fluttuante, Vercelli”
31 Gennaio
Gianni Gangai--------------------”Circa l'identità” - lettura di "La Belva" (Bertolt Brecht 1928)
7 Febbraio
Emanuele Magri e Paolo Gentiluomo-----"Il botanico botanizzato" serie Artologia Genetica
14 Febbraio
Maria Elisabetta Novello------------------------- “14 Febbraio 2009” (performance con la cenere)
21 Febbraio
Libera Mazzoleni------------------------------------- “Dibutade - Memoria o morte dell'incontro?”
28 Febbraio
Anna Pontel--------------------------------------------”Ortoveste” - 2007 Progetto per abiti su misura
7 Marzo
Marcello Mazzella/Digart-------------------------- “Trojans”
14 Marzo
Davide Giuseppe Mauri----”Ho 28 anni. Non ho paura di introdurre cambiamenti, di rovinare
l'immagine e così via, perchè il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire.”
14 Marzo
Devis Venturelli “Folies du printemps”
21 Marzo
Punto Gi----------------------------------------------- "Mancanza" d'aria
26,27,28 Marzo
Simona Barzaghi e Salvatore Falci “L'impossibilità di un'isola”
4 Aprile
Pino Lia e BIRTHMARK-------------"Riso di Jackson" con "Voci di Terre" - musica di Flavio Marelli
11/18-19 Aprile
Jurij Atzei e Max Bottino “Di pane di pene - esperimento 1 - dare peso all'acqua
18/19 aprile
Filippo Borella "Real Time"
con l'attrice Karin Freschi per l'interpretazione dell' "orologio umano"
Progetto di Fiorenzo Rosso, Carla Crosio, Max Bottino, Maria Rosa Pividori per STUDIODIECI citygallery di
Vercelli in collaborazione con Dieci.due! International research contemporary art di Milano
progetto/evento collaterale alla mostra "Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana" - Arca, Chiesa S.
Marco, P.ta S. Marco 1, Vercelli
info www.studiodieci.org - www.diecipuntodue.it 3492814715 pm
3 – 4 Le mostre PAINT IN e ACT ON sono una nuova possibilità di indagine su alcune
problematiche evidenziate dall'opera di Jackson Pollock, due questioni (tra le tante) tuttora
attuali, la prima: “realtà interiore... unica realtà” (frase detta a proposito del lavoro di
J.Pollock – E.Lucie Smith Arte Contemporanea - Rusconi)), la seconda “non ho paura di
introdurre cambiamenti” (J. Pollock), il progetto separando l'action dal painting, ponendo
la domanda agli artisti e ai fruitori “dov'è Jakson Pollock ?”, esplora in assonanza o
dissonanza la “pittura” interiore con la mostra a StudioDieci di Novembre e il
“
cambiamento” con l'impegnativo e straordinario programma che presenterà una
performance alla settimana per tre mesi consecutivi da gennaio ad aprile 2009.
ANTICIPAZIONE 18/19 APRILE 2009
REAL TIME
di Filippo Borella
body art: Karin Freschi
fisarmonica: Umberto Albiero (18 aprile)
percussioni: Stefano Vigato e Andrea Zorzetto (19 aprile)
18 e 19 Aprile 2009 dalle 18.00 alle 19.00
STUDIODIECI citygallery via Galileo Ferraris 89/93 Vercelli
in ACT ON a cura di Maria Rosa Pividori e Matteo Galbiati
Avete mai notato che gli orologi in tutte le pubblicità sono puntati sulle 10.10? Una lancetta sul 10 e l'altra sul 2.
Da un lavoro di ricerca e di ipotesi interpretative sulle strategie di marketing nel mondo delle immagini è scaturito il progetto con l’installazione "Real Time", che aspira a modificare e rimodellare il concetto di tempo, il rapporto che abbiamo con i ritmi scanditi dalle lancette dei secondi e dei minuti.
Ricordati che il Tempo è un giocatore avido che vince senza barare, a ogni colpo. È la legge. Decresce il giorno, la notte avanza. Charles Baudelaire
Real Time intende riflettere sulle dinamiche dei rapporti tra individui nella società divenendone il riflesso, porta attenzione sul vivere un tempo reale modificando i ritmi dell’orologio che scandisce sempre le stesse lunghezze spazio-temporali grazie ad un “orologio umano” che si muove nello spazio a velocità diverse fissando il tempo in diverse sequenze.
Il “tempo-ora” non è controllato, si altera attraverso la presenza di un performer che interagisce con lo spazio e con la presenza del visitatore, il quale si appropria così di un tempo diverso, fisiologico e umano.
11
aprile 2009
Jurij Atzei / Max Bottino – Di pane di pene – esperimento 1 – dare peso all’acqua
Dall'undici al 19 aprile 2009
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
STUDIO DIECI
Vercelli, Via Galileo Ferraris, 89, (Vercelli)
Vercelli, Via Galileo Ferraris, 89, (Vercelli)
Orario di apertura
11/18-19 Aprile
Vernissage
11 Aprile 2009, ore 17.30
Autore
Curatore