Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Kaddish
Teatro e poesia. Un binomio che Bruni e Frongia sperimentano da anni. Qui portano in scena il lamento in morte della madre Naomi, testo in cui il poeta Allen Ginsberg mette a nudo la propria anima.
La parola di Ginsberg sa ancora parlare al cuore di tutti, comunicando mistero e profonda emozione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
25 ottobre > 13 novembre | sala Bausch, Elfo Puccini
Kaddish
di Allen Ginsberg
traduzione Luca Fontana
regia e video Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni
produzione Teatro dell’Elfo
Teatro e poesia. Un binomio che Ferdinando Bruni ha sperimentato con spettacoli rimasti nella memoria di molti spettatori. Nel 1991 Bruni aveva portato in scena uno struggente monologo sui versi di Arthur Rimbaud intitolato Una stagione all’inferno. Mentre nel 1997 aveva firmato il progetto dedicato alla poesia di Allen Ginsberg, Papà respiro addio. Da Urlo a Kaddish, protagonista di una performance travolgente (pubblicata anche in cd dal Saggiatore). Poi, sotto la guida di Francesco Frongia, ha dato voce ai testi poetici di Pedro Salinas nel concerto-spettacolo La costruzione di un amore, a fianco dei La Crus. E ha proseguito in questo percorso con Frongia portando in scena nel 2017 Una serie di stravaganti vicende, omaggio a Edgar Allan Poe, con musiche originali di Teho Teardo. Lo spettacolo dedicato a Ginsberg è stato rimontato nel 2019 in una nuova versione, intitolata Kaddish, concentrando l’attenzione sul lamento in morte della madre Naomi, testo in cui il poeta ha messo a nudo la propria anima. La martellante intensità dell’iterazione e le ossessioni visionarie della poesia di Ginsberg, il suo stesso recitar salmodiante sono per Bruni terreno ideale di incontro tra la musicalità della parola e la musica vera e propria, in uno spettacolo che si fa concerto. La parola di Ginsberg è stata l’ultima a parlare al cuore di tutti, comunicando mistero e profonda emozione, è stata l’ultima letteratura capace di offrirsi ‘come qualcosa da utilizzare per la propria vita’, trovando espressione in un verso che prende a modello le libere variazioni jazz di Charlie Parker, del bebop e della ritualità ebraica. Ginsberg stesso parla, a proposito dei suoi testi, di vocalizzazione musicale, canzoni, poesie sonore. È la ricerca di un nuovo spazio per la comunicazione che ridia senso, valore e peso alle parole, sottraendole all’usura della banalità quotidiana e al frastuono assordante dell’inutile chiacchiericcio massmediologico.
«Il Kaddish di Allen Ginsberg, poeta simbolo della beat generation statunitense, è insieme una preghiera, una poesia ed un elogio, dedicato alla vita passata accanto alla madre scomparsa, fra le mura di casa e il centro psichiatrico dove fu portata gli ultimi anni di vita. […] Il Kaddish di Ginsberg è una vera e propria benedizione ai momenti più cupi della vita e un elogio al passato che lascia spazio ad un presente, diverso ma perennemente grato ai momenti che l’autore ha vissuto. Ferdinando Bruni e Francesco Frongia rendono un omaggio all’omaggio, restituendoci un momento di profonda intimità e inestimabile poesia».
Daniele Giacari, cultweek.com
«Un’unica voce, quella profonda di Ferdinando Bruni, che si accomoda in scena come se fosse un giornalista, ma quello che sgorga non appena apre bocca non ha nulla a che vedere con il telegiornale: un flusso di parole che parte piano insieme alla musica di sottofondo, che si unisce alla musica stessa, usa gli stessi colori, con un ritmo che si fa sempre più incessante, non c’è spazio se non per impercettibili respiri e lo spettatore viene inondato dall’abbondanza di immagini, che prendono il loro spazio sugli schermi dei televisori intorno, in bianco e nero».
Roberta Usardi, modulazionitemporali.it
Claudia Cannella, Hystrio
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Prezzi: intero € 34 / 65 anni €18 / online da € 16,50 - Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021
Kaddish
di Allen Ginsberg
traduzione Luca Fontana
regia e video Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni
produzione Teatro dell’Elfo
Teatro e poesia. Un binomio che Ferdinando Bruni ha sperimentato con spettacoli rimasti nella memoria di molti spettatori. Nel 1991 Bruni aveva portato in scena uno struggente monologo sui versi di Arthur Rimbaud intitolato Una stagione all’inferno. Mentre nel 1997 aveva firmato il progetto dedicato alla poesia di Allen Ginsberg, Papà respiro addio. Da Urlo a Kaddish, protagonista di una performance travolgente (pubblicata anche in cd dal Saggiatore). Poi, sotto la guida di Francesco Frongia, ha dato voce ai testi poetici di Pedro Salinas nel concerto-spettacolo La costruzione di un amore, a fianco dei La Crus. E ha proseguito in questo percorso con Frongia portando in scena nel 2017 Una serie di stravaganti vicende, omaggio a Edgar Allan Poe, con musiche originali di Teho Teardo. Lo spettacolo dedicato a Ginsberg è stato rimontato nel 2019 in una nuova versione, intitolata Kaddish, concentrando l’attenzione sul lamento in morte della madre Naomi, testo in cui il poeta ha messo a nudo la propria anima. La martellante intensità dell’iterazione e le ossessioni visionarie della poesia di Ginsberg, il suo stesso recitar salmodiante sono per Bruni terreno ideale di incontro tra la musicalità della parola e la musica vera e propria, in uno spettacolo che si fa concerto. La parola di Ginsberg è stata l’ultima a parlare al cuore di tutti, comunicando mistero e profonda emozione, è stata l’ultima letteratura capace di offrirsi ‘come qualcosa da utilizzare per la propria vita’, trovando espressione in un verso che prende a modello le libere variazioni jazz di Charlie Parker, del bebop e della ritualità ebraica. Ginsberg stesso parla, a proposito dei suoi testi, di vocalizzazione musicale, canzoni, poesie sonore. È la ricerca di un nuovo spazio per la comunicazione che ridia senso, valore e peso alle parole, sottraendole all’usura della banalità quotidiana e al frastuono assordante dell’inutile chiacchiericcio massmediologico.
«Il Kaddish di Allen Ginsberg, poeta simbolo della beat generation statunitense, è insieme una preghiera, una poesia ed un elogio, dedicato alla vita passata accanto alla madre scomparsa, fra le mura di casa e il centro psichiatrico dove fu portata gli ultimi anni di vita. […] Il Kaddish di Ginsberg è una vera e propria benedizione ai momenti più cupi della vita e un elogio al passato che lascia spazio ad un presente, diverso ma perennemente grato ai momenti che l’autore ha vissuto. Ferdinando Bruni e Francesco Frongia rendono un omaggio all’omaggio, restituendoci un momento di profonda intimità e inestimabile poesia».
Daniele Giacari, cultweek.com
«Un’unica voce, quella profonda di Ferdinando Bruni, che si accomoda in scena come se fosse un giornalista, ma quello che sgorga non appena apre bocca non ha nulla a che vedere con il telegiornale: un flusso di parole che parte piano insieme alla musica di sottofondo, che si unisce alla musica stessa, usa gli stessi colori, con un ritmo che si fa sempre più incessante, non c’è spazio se non per impercettibili respiri e lo spettatore viene inondato dall’abbondanza di immagini, che prendono il loro spazio sugli schermi dei televisori intorno, in bianco e nero».
Roberta Usardi, modulazionitemporali.it
Claudia Cannella, Hystrio
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Prezzi: intero € 34 / 65 anni €18 / online da € 16,50 - Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021
25
ottobre 2022
Kaddish
Dal 25 ottobre al 13 novembre 2022
teatro
Location
TEATRO DELL’ELFO
Milano, Via Ciro Menotti, 11, (Milano)
Milano, Via Ciro Menotti, 11, (Milano)
Biglietti
Da 16,50 a 34 euro
Orario di apertura
tutte le sere 19,30 - lunedì chiuso
Sito web
Autore
Produzione organizzazione