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KAOS – Paola Cordischi
L’artista romana Paola Cordischi presenta una serie di opere in tecnica mista realizzate su juta, denominate Flag.
Comunicato stampa
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Sabato 22 marzo alle ore 16:00, La Via Lattea di Torino inaugura KAOS la mostra di Paola Cordischi curata da Enrica Benedetto che rientra nella rassegna diffusa di arte contemporanea Ma/donne 2025 Challenge for peace.
L'artista romana Paola Cordischi presenta una serie di opere in tecnica mista realizzate su juta, denominate Flag. Fuori da questo schema l'opera Kaos, che dà il titolo all'esibizione. Questa opera, ispirata all'astrattismo, sottolinea la confusione delle identità e delle lotte contemporanee, lasciando lo spettatore immerso nella complessità e nel dinamismo del tema. La mostra esplora temi di ordine e disordine, appartenenza e conflitto.
La bandiera, come simbolo artistico e sociale, è stata trattata da vari artisti nel corso della storia, da celebrazioni patriottiche neoclassiche a interpretazioni moderne come quelle di Jasper Johns. Cordischi prosegue questa tradizione con uno sguardo critico e attuale, utilizzando materiali grezzi per evocare il tempo, la memoria e la fragilità delle costruzioni politiche.
L'artista romana Paola Cordischi presenta una serie di opere in tecnica mista realizzate su juta, denominate Flag. Fuori da questo schema l'opera Kaos. che dà il titolo all'esibizione. Quest’ultima, con il suo richiamo all’astrattismo – tecnica a cui l’artista si dedica prevalentemente – si discosta dalle altre opere per sottolineare, in chiusura del percorso Flag, la totale confusione in cui le bandiere si scontrano, si incontrano e combattono. Kaos diventa così il culmine di una narrazione visiva che, invece di offrire una soluzione definitiva, lascia lo spettatore immerso nel dinamismo e nella complessità delle identità e delle lotte contemporanee. Proprio per questo, l’opera dà il titolo all’intera esposizione, suggerendo un percorso che si sviluppa tra ordine e disordine, appartenenza e conflitto.
Dalle celebrazioni patriottiche della pittura neoclassica ai lavori concettuali di artisti contemporanei come Jasper Johns, che con la sua iconica serie sulle bandiere americane ha sfidato la percezione del simbolismo nazionale, fino alle reinterpretazioni più recenti che riflettono sulla fluidità dei confini e delle identità, la bandiera è sempre stata al centro del dibattito artistico e sociale. Paola Cordischi si inserisce in questa ricerca espressiva con uno sguardo critico e attuale, utilizzando materiali grezzi e stratificazioni pittoriche per evocare il tempo, la memoria e la fragilità delle costruzioni politiche.
In un contesto geopolitico segnato da tensioni crescenti, guerre e crisi migratorie, le bandiere di Paola Cordischi non si limitano a rappresentare nazioni, ma diventano manifesti di un desiderio di unità che supera i confini. Mentre nel mondo si innalzano nuovi muri e le divisioni etniche, economiche e culturali si acuiscono, l’artista propone una riflessione sulla necessità di abbattere simbolicamente queste barriere. La globalizzazione e la sovrappopolazione hanno reso sempre più evidenti i limiti di un sistema basato su separazioni arbitrarie, trasformando confini e frontiere in strumenti di potere e oppressione.
Le sue bandiere, dunque, non celebrano un amor di patria vuoto o retorico, ma si fanno portavoce di un ideale di fratellanza universale. Attraverso una tecnica che mescola materiali poveri e lavorazioni sofisticate, Paola Cordischi crea opere che oscillano tra il politico e il poetico, tra la denuncia e la speranza, ponendo lo spettatore di fronte a un interrogativo fondamentale: in un mondo che cambia rapidamente, ha ancora senso dividere l’umanità attraverso linee tracciate sulla carta?
Enrica Benedetto
L'artista romana Paola Cordischi presenta una serie di opere in tecnica mista realizzate su juta, denominate Flag. Fuori da questo schema l'opera Kaos, che dà il titolo all'esibizione. Questa opera, ispirata all'astrattismo, sottolinea la confusione delle identità e delle lotte contemporanee, lasciando lo spettatore immerso nella complessità e nel dinamismo del tema. La mostra esplora temi di ordine e disordine, appartenenza e conflitto.
La bandiera, come simbolo artistico e sociale, è stata trattata da vari artisti nel corso della storia, da celebrazioni patriottiche neoclassiche a interpretazioni moderne come quelle di Jasper Johns. Cordischi prosegue questa tradizione con uno sguardo critico e attuale, utilizzando materiali grezzi per evocare il tempo, la memoria e la fragilità delle costruzioni politiche.
L'artista romana Paola Cordischi presenta una serie di opere in tecnica mista realizzate su juta, denominate Flag. Fuori da questo schema l'opera Kaos. che dà il titolo all'esibizione. Quest’ultima, con il suo richiamo all’astrattismo – tecnica a cui l’artista si dedica prevalentemente – si discosta dalle altre opere per sottolineare, in chiusura del percorso Flag, la totale confusione in cui le bandiere si scontrano, si incontrano e combattono. Kaos diventa così il culmine di una narrazione visiva che, invece di offrire una soluzione definitiva, lascia lo spettatore immerso nel dinamismo e nella complessità delle identità e delle lotte contemporanee. Proprio per questo, l’opera dà il titolo all’intera esposizione, suggerendo un percorso che si sviluppa tra ordine e disordine, appartenenza e conflitto.
Dalle celebrazioni patriottiche della pittura neoclassica ai lavori concettuali di artisti contemporanei come Jasper Johns, che con la sua iconica serie sulle bandiere americane ha sfidato la percezione del simbolismo nazionale, fino alle reinterpretazioni più recenti che riflettono sulla fluidità dei confini e delle identità, la bandiera è sempre stata al centro del dibattito artistico e sociale. Paola Cordischi si inserisce in questa ricerca espressiva con uno sguardo critico e attuale, utilizzando materiali grezzi e stratificazioni pittoriche per evocare il tempo, la memoria e la fragilità delle costruzioni politiche.
In un contesto geopolitico segnato da tensioni crescenti, guerre e crisi migratorie, le bandiere di Paola Cordischi non si limitano a rappresentare nazioni, ma diventano manifesti di un desiderio di unità che supera i confini. Mentre nel mondo si innalzano nuovi muri e le divisioni etniche, economiche e culturali si acuiscono, l’artista propone una riflessione sulla necessità di abbattere simbolicamente queste barriere. La globalizzazione e la sovrappopolazione hanno reso sempre più evidenti i limiti di un sistema basato su separazioni arbitrarie, trasformando confini e frontiere in strumenti di potere e oppressione.
Le sue bandiere, dunque, non celebrano un amor di patria vuoto o retorico, ma si fanno portavoce di un ideale di fratellanza universale. Attraverso una tecnica che mescola materiali poveri e lavorazioni sofisticate, Paola Cordischi crea opere che oscillano tra il politico e il poetico, tra la denuncia e la speranza, ponendo lo spettatore di fronte a un interrogativo fondamentale: in un mondo che cambia rapidamente, ha ancora senso dividere l’umanità attraverso linee tracciate sulla carta?
Enrica Benedetto
22
marzo 2025
KAOS – Paola Cordischi
Dal 22 al 30 marzo 2025
arte contemporanea
Location
la via lattea
Torino, Via Amedeo Peyron, 17/f, (TO)
Torino, Via Amedeo Peyron, 17/f, (TO)
Orario di apertura
Martedì – Mercoledì – Giovedì: 11:00 – 13:00 su appuntamento
Venerdì – Sabato – Domenica: 11:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Vernissage
22 Marzo 2025, 16:00 - 20:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico