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Kappao – Solo Show
La Galleria Patricia Armocida è lieta di presentare la nuova mostra personale di Kappao, pressi i propri spazi. L’inaugurazione della mostra si terrà giovedì 22 settembre alle ore 19.
Per l’occasione saranno esposte 78 sculture in ceramica di piccole e medie dimensioni e 8 dipinti su tavola.
Comunicato stampa
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La Galleria Patricia Armocida è lieta di presentare la nuova mostra personale di Kappao, pressi i propri spazi. L’inaugurazione della mostra si terrà giovedì 22 settembre alle ore 19.
Per l’occasione saranno esposte 78 sculture in ceramica di piccole e medie dimensioni e 8 dipinti su tavola.
Dopo aver studiato Sociologia all'Università di Corea a Seoul, Kappao si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Brera di Milano. Una volta tornata in Corea prosegue la sua attività scultorea con la tecnica della ceramica, dedicandosi anche alla pittura.
La ricerca artistica di Kappao indaga le relazioni umane nella società contemporanea. Fin dalla nascita le persone instaurano relazioni con gli altri e vivono interagendo con famigliari, amici, amanti, colleghi. In questi rapporti ognuno crea le proprie emozioni e la propria personalità, comprende i pensieri e i sentimenti degli altri e stabilisce i confini della vita sociale.
L’empatia emotiva che si condivide con le persone vicine, ma anche con gli animali domestici, con gli oggetti e gli spazi a noi familiari, ci permette infatti di essere noi stessi dandoci conforto psicologico.
Eppure all’interno della rete di rapporti con il mondo esterno siamo come piccole isole, legate da una sottile linea tratteggiata che ci unisce ma ci mantiene a una giusta distanza l’uno dall’altro.
I personaggi in ceramica di Kappao hanno delle espressioni ambivalenti e non facilmente rilevabili, senza una chiara rappresentazione del sesso, dell’età o di altre caratteristiche che possano alludere alla loro identità. Hanno sottili espressioni facciali che sembrano esprimere curiosità, indifferenza, gioia o noia. Appaiono a tratti felici a tratti no, a volte sembrano quasi imbarazzati dalle emozioni che cercano di contenere, senza riuscirci, perché sopraffatti dal momento che stanno vivendo. I loro volti distolgono lo sguardo dallo spettatore, come a voler nascondere i propri pensieri.
Attraverso queste espressioni e nella relazione che suscitano nello spettatore, Kappao cerca di catturare l’essenza dei soggetti e delle interazioni tra gli esseri umani, un continuo rimando tra conforto, solitudine e alienazione.
Nei dipinti invece, piccoli spazi, giardini segreti, case, uccelli, puledri e alberi sono schierati ritmicamente in un palcoscenico, decorato come un teatro. Oggetti minuti e vari motivi sono disposti giocosamente, simili ai liberi stati immaginativi dell’infanzia. Un’atmosfera di vita casuale e spontanea che conduce ad un viaggio in uno spazio interiore e conforta la mente.
Le figure di Kappao rappresentano il ritratto di ciascuno di noi e della complessa psicologia dell’essere umano contemporaneo.
Biografia:
Kappao (Ko Myeong-shin) nasce a Jeju, Repubblica di Corea nel 1977.
Il nome KAPPAO trae origine dalla pronuncia delle lettere "K" come "Kappa" e "O" come "O" che l’artista utilizzava quando viveva in Italia per fare lo spelling del suo nome di battesimo: Ko. Anche in questo Kappao ci parla in modo indiretto delle relazioni e delle reazioni emotive che possiamo immaginare si creassero quando cercava di farsi capire pronunciando il suo nome.
Nel 2009 ha studiato arte decorativa all'Accademia Nazionale di Brera a Milano. Ha esposto internazionalmente HAND IN HAND. HOBAN art salon, Gwangmyeong 2021; I'm home. Lotte gallery. Busan 2021;Precious things, precious things are precious. Atelier AKI, Seoul 2020; Little Forest, Lotte Gallery, Seoul 2018; Circus, Noblesse collection, Seoul 2017; Kappao World, Gana art edition, Seoul 2015; The Delicacy of Tiny Things: DIEM+KAPPAO, Galleria Patricia Armocida, Milan, 2012; The Uneasy Truth, The White Gallery, Milan 2010.
Per l’occasione saranno esposte 78 sculture in ceramica di piccole e medie dimensioni e 8 dipinti su tavola.
Dopo aver studiato Sociologia all'Università di Corea a Seoul, Kappao si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Brera di Milano. Una volta tornata in Corea prosegue la sua attività scultorea con la tecnica della ceramica, dedicandosi anche alla pittura.
La ricerca artistica di Kappao indaga le relazioni umane nella società contemporanea. Fin dalla nascita le persone instaurano relazioni con gli altri e vivono interagendo con famigliari, amici, amanti, colleghi. In questi rapporti ognuno crea le proprie emozioni e la propria personalità, comprende i pensieri e i sentimenti degli altri e stabilisce i confini della vita sociale.
L’empatia emotiva che si condivide con le persone vicine, ma anche con gli animali domestici, con gli oggetti e gli spazi a noi familiari, ci permette infatti di essere noi stessi dandoci conforto psicologico.
Eppure all’interno della rete di rapporti con il mondo esterno siamo come piccole isole, legate da una sottile linea tratteggiata che ci unisce ma ci mantiene a una giusta distanza l’uno dall’altro.
I personaggi in ceramica di Kappao hanno delle espressioni ambivalenti e non facilmente rilevabili, senza una chiara rappresentazione del sesso, dell’età o di altre caratteristiche che possano alludere alla loro identità. Hanno sottili espressioni facciali che sembrano esprimere curiosità, indifferenza, gioia o noia. Appaiono a tratti felici a tratti no, a volte sembrano quasi imbarazzati dalle emozioni che cercano di contenere, senza riuscirci, perché sopraffatti dal momento che stanno vivendo. I loro volti distolgono lo sguardo dallo spettatore, come a voler nascondere i propri pensieri.
Attraverso queste espressioni e nella relazione che suscitano nello spettatore, Kappao cerca di catturare l’essenza dei soggetti e delle interazioni tra gli esseri umani, un continuo rimando tra conforto, solitudine e alienazione.
Nei dipinti invece, piccoli spazi, giardini segreti, case, uccelli, puledri e alberi sono schierati ritmicamente in un palcoscenico, decorato come un teatro. Oggetti minuti e vari motivi sono disposti giocosamente, simili ai liberi stati immaginativi dell’infanzia. Un’atmosfera di vita casuale e spontanea che conduce ad un viaggio in uno spazio interiore e conforta la mente.
Le figure di Kappao rappresentano il ritratto di ciascuno di noi e della complessa psicologia dell’essere umano contemporaneo.
Biografia:
Kappao (Ko Myeong-shin) nasce a Jeju, Repubblica di Corea nel 1977.
Il nome KAPPAO trae origine dalla pronuncia delle lettere "K" come "Kappa" e "O" come "O" che l’artista utilizzava quando viveva in Italia per fare lo spelling del suo nome di battesimo: Ko. Anche in questo Kappao ci parla in modo indiretto delle relazioni e delle reazioni emotive che possiamo immaginare si creassero quando cercava di farsi capire pronunciando il suo nome.
Nel 2009 ha studiato arte decorativa all'Accademia Nazionale di Brera a Milano. Ha esposto internazionalmente HAND IN HAND. HOBAN art salon, Gwangmyeong 2021; I'm home. Lotte gallery. Busan 2021;Precious things, precious things are precious. Atelier AKI, Seoul 2020; Little Forest, Lotte Gallery, Seoul 2018; Circus, Noblesse collection, Seoul 2017; Kappao World, Gana art edition, Seoul 2015; The Delicacy of Tiny Things: DIEM+KAPPAO, Galleria Patricia Armocida, Milan, 2012; The Uneasy Truth, The White Gallery, Milan 2010.
22
settembre 2022
Kappao – Solo Show
Dal 22 settembre al 16 dicembre 2022
arte contemporanea
Location
GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA
Milano, Via Filippo Argelati, 24, (Milano)
Milano, Via Filippo Argelati, 24, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 11:30-19
Vernissage
22 Settembre 2022, 19-21
Autore