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Karim Bennani / Sara Bernabucci – Sema-Soma / Segno e Corpo
Il titolo della mostra Sema-Soma esalta il nodo che nel lavoro dei due artisti tiene uniti e inestricabilmente connessi il segno ed il corpo. E’ questo il filo rosso che, sotto la superficie di soluzioni visive e plastiche differenti, collega la ricerca di Bennani e Bernabucci rivelando un’ origine comune.
Comunicato stampa
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La mostra “Sema-Soma / Segno e Corpo” patrocinata dall’ Ambasciata del Regno del Marocco e sostenuta dalla Regione Lazio, è dedicata all’opera di Karim Bennani, famoso e storico artista marocchino, e al lavoro di Sara Bernabucci, giovane artista italiana. Il titolo della mostra Sema-Soma esalta il nodo che nel lavoro dei due artisti tiene uniti e inestricabilmente connessi il segno ed il corpo. E’ questo il filo rosso che, sotto la superficie di soluzioni visive e plastiche differenti, collega la ricerca di Bennani e Bernabucci rivelando un’ origine comune.
La mostra itinerante sarà presentata in entrambe le capitali dei paesi d’origine dei due artisti; in questo viaggio da Roma a Rabat si concretizza lo spirito di collaborazione che ha animato fin dall’inizio il progetto. A Roma la mostra si inserisce nella cornice del MedFilm Festival che estende i suoi orizzonti dal cinema alle arti visive per rendere omaggio con un taglio trasversale alla cultura del Marocco, paese al quale, insieme alla Francia, è dedicato quest’anno il festival.
Alla sezione contemporanea “Sema-Soma” si affianca una selezione dei più significativi artisti che hanno segnato la nascita dell’avanguardia artistica in Marocco: Jilali Gharbaoui, Ahmed Cherkaoui, Mohammed Kacimi, Mohamed Hamri e Miloud Labied. La mostra getta così uno Sguardo, rapido ma significativo, sull’arte del Marocco degli anni 60-70, fase di profonda innovazione della pittura marocchina segnata dalla rottura con la figurazione tradizionale e dall’ apertura di nuovi territori di ricerca.
L’esposizione Sema-Soma non nasce da un’idea astratta di collaborazione interculturale progettata “dall’alto” a tavolino ma dal concreto incontro, un anno fa, dei due artisti a Pechino nell’ambito di una mostra dedicata al lavoro di Sara Bernabucci. Questo incontro è stato l’inizio di una feconda collaborazione che ha fatto nascere il desiderio di realizzare un lavoro comune.
La mostra si struttura per questa ragione in due momenti fondamentali: la presentazione delle opere dei due artisti ed una serie di lavori pittorici a quattro mani in cui le forme espressive individuali si legano ed entrano in relazione fino a produrre un nuovo linguaggio. In questa serie di dipinti l’uso del colore plastico e netto di Bennani, le sue forme femminili che evocano nel loro andamento sinuoso le lettere arabe trovano una nuova profondità e sensualità tattile fondendosi con le trame e le stratificazioni pittoriche di Sara Bernabucci. Il lavoro dell’artista italiana si fonda sull’impronta. Tracce di tessuti, fili e trame si stratificano in segni, solchi e lacerazioni sulla carta. Le opere di Sara Bernabucci colgono il segno prima che diventi concetto astratto quando ancora conserva la concretezza del corpo e il suo legame primigenio con l’essere sensibile dell’uomo.
Lo scambio interculturale, inteso in modo profondo e coinvolgente come conoscenza dell’altro e trasformazione di sé, è un altro elemento che accomuna e avvicina il lavoro dei due artisti. Il monumentale progetto Carnets de Voyages di Karim Bennani, una selezione del quale sarà esposto in mostra, testimonia come il viaggio nella ricerca dell’artista marocchino sia da sempre fonte privilegiata d’ispirazione e di rinnovato fervore cosmopolita. I Carnets de Voyages si strutturano come un work in progress che raccoglie i disegni realizzati da Bennani fin dal 1955 durante le sue peregrinazioni per il mondo.
L’apertura verso altre culture segna in profondità anche la ricerca di Sara Bernabucci orientata verso l’arte come linguaggio universale. I recenti lavori ispirati all’opera della poetessa iraniana Forrugh Farrokazad, l’installazione site-specif “14/06/1907” realizzata durante il workshop con l’artista giapponese Hidetoschi Nagasawa e la mostra “Empty city-mutant place” presso gli spazi della 798 di Pechino dimostrano come lo slancio vitale verso l’altro sia uno dei nuclei centrali della ricerca dell’ artista italiana .
Biografie artisti sezione Sema-Soma
Karim Bennani
Nato a Fés in Marocco nel 1938, Karim Bennani attualmente vive e lavora tra Rabat e Parigi.
Nel 1954 si trasferisce a Parigi per studiare arti visive presso l’ École Nationale Supérieure des Beaux Arts de Paris, l’Académie Julian et l’ Ateliers Charpentier. Nel 1959 torna in Marocco dove comincia la sua carriera che lo ha portato a realizzare mostre in Africa, Europa, Stati Uniti, Canada, Cina e Medio Oriente. Nel 2006 viene inaugurata a Rabat la Fondazione Karim Bennani per le arti e la cultura dedicata alla promozione dell’arte marocchina e del dialogo interculturale tra artisti di tutto il mondo; nello stesso anno viene pubblicata la sua biografia “Fragments d’une vie” con la prefazione di Tahar Ben Jelloun. La sua opera e la sua ricerca artistica è raccontata nei due volumi “Karim Bennani: trente années de peinture” e “Karim Bennani: Oeuvres de 1992 à 2008”.
Sara Bernabucci
Nata a Roma nel 1977, Sara Bernabucci attualmente vive e lavora a Roma. Nel 2003 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma per poi specializzarsi in Arti Visive e Discipline dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Firenze in collaborazione con l’Università Orientale di Roma. Tra il 2006 e il 2007 lavora nello studio dell’artista Alfredo Pirri ed è selezionata per un workshop diretto dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa nel parco dell’arte di Cancelli (Foligno). Nel 2008 espone presso il distretto 798 di Pechino nella Galleria Art Channel con un progetto curato da Filippo Salviati, docente di storia dell’arte dell’Estremo Oriente presso l’università La Sapienza di Roma.
Mostre selezionate: 2009 "Senza perdere il filo" a cura di Lea Mattarella, Galleria MARTE, Roma; 2008 “Empty city mutant place” a cura di Filippo Salviati e Ambra Corinti Galleria Art Channel, Pechino; 2007 “ Il sogno di Eva” a cura di Giulia Giovanardi, “Scatolesonore” rassegna di arti visive e performative, Rialtosantambrogio, Roma; “Manufatto in sito” a cura dell’Associazione culturale Viaindustriae con la supervisione di Hidetoshi Nagasawa, Parco dell’arte di Cancelli (Foligno).
La mostra itinerante sarà presentata in entrambe le capitali dei paesi d’origine dei due artisti; in questo viaggio da Roma a Rabat si concretizza lo spirito di collaborazione che ha animato fin dall’inizio il progetto. A Roma la mostra si inserisce nella cornice del MedFilm Festival che estende i suoi orizzonti dal cinema alle arti visive per rendere omaggio con un taglio trasversale alla cultura del Marocco, paese al quale, insieme alla Francia, è dedicato quest’anno il festival.
Alla sezione contemporanea “Sema-Soma” si affianca una selezione dei più significativi artisti che hanno segnato la nascita dell’avanguardia artistica in Marocco: Jilali Gharbaoui, Ahmed Cherkaoui, Mohammed Kacimi, Mohamed Hamri e Miloud Labied. La mostra getta così uno Sguardo, rapido ma significativo, sull’arte del Marocco degli anni 60-70, fase di profonda innovazione della pittura marocchina segnata dalla rottura con la figurazione tradizionale e dall’ apertura di nuovi territori di ricerca.
L’esposizione Sema-Soma non nasce da un’idea astratta di collaborazione interculturale progettata “dall’alto” a tavolino ma dal concreto incontro, un anno fa, dei due artisti a Pechino nell’ambito di una mostra dedicata al lavoro di Sara Bernabucci. Questo incontro è stato l’inizio di una feconda collaborazione che ha fatto nascere il desiderio di realizzare un lavoro comune.
La mostra si struttura per questa ragione in due momenti fondamentali: la presentazione delle opere dei due artisti ed una serie di lavori pittorici a quattro mani in cui le forme espressive individuali si legano ed entrano in relazione fino a produrre un nuovo linguaggio. In questa serie di dipinti l’uso del colore plastico e netto di Bennani, le sue forme femminili che evocano nel loro andamento sinuoso le lettere arabe trovano una nuova profondità e sensualità tattile fondendosi con le trame e le stratificazioni pittoriche di Sara Bernabucci. Il lavoro dell’artista italiana si fonda sull’impronta. Tracce di tessuti, fili e trame si stratificano in segni, solchi e lacerazioni sulla carta. Le opere di Sara Bernabucci colgono il segno prima che diventi concetto astratto quando ancora conserva la concretezza del corpo e il suo legame primigenio con l’essere sensibile dell’uomo.
Lo scambio interculturale, inteso in modo profondo e coinvolgente come conoscenza dell’altro e trasformazione di sé, è un altro elemento che accomuna e avvicina il lavoro dei due artisti. Il monumentale progetto Carnets de Voyages di Karim Bennani, una selezione del quale sarà esposto in mostra, testimonia come il viaggio nella ricerca dell’artista marocchino sia da sempre fonte privilegiata d’ispirazione e di rinnovato fervore cosmopolita. I Carnets de Voyages si strutturano come un work in progress che raccoglie i disegni realizzati da Bennani fin dal 1955 durante le sue peregrinazioni per il mondo.
L’apertura verso altre culture segna in profondità anche la ricerca di Sara Bernabucci orientata verso l’arte come linguaggio universale. I recenti lavori ispirati all’opera della poetessa iraniana Forrugh Farrokazad, l’installazione site-specif “14/06/1907” realizzata durante il workshop con l’artista giapponese Hidetoschi Nagasawa e la mostra “Empty city-mutant place” presso gli spazi della 798 di Pechino dimostrano come lo slancio vitale verso l’altro sia uno dei nuclei centrali della ricerca dell’ artista italiana .
Biografie artisti sezione Sema-Soma
Karim Bennani
Nato a Fés in Marocco nel 1938, Karim Bennani attualmente vive e lavora tra Rabat e Parigi.
Nel 1954 si trasferisce a Parigi per studiare arti visive presso l’ École Nationale Supérieure des Beaux Arts de Paris, l’Académie Julian et l’ Ateliers Charpentier. Nel 1959 torna in Marocco dove comincia la sua carriera che lo ha portato a realizzare mostre in Africa, Europa, Stati Uniti, Canada, Cina e Medio Oriente. Nel 2006 viene inaugurata a Rabat la Fondazione Karim Bennani per le arti e la cultura dedicata alla promozione dell’arte marocchina e del dialogo interculturale tra artisti di tutto il mondo; nello stesso anno viene pubblicata la sua biografia “Fragments d’une vie” con la prefazione di Tahar Ben Jelloun. La sua opera e la sua ricerca artistica è raccontata nei due volumi “Karim Bennani: trente années de peinture” e “Karim Bennani: Oeuvres de 1992 à 2008”.
Sara Bernabucci
Nata a Roma nel 1977, Sara Bernabucci attualmente vive e lavora a Roma. Nel 2003 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma per poi specializzarsi in Arti Visive e Discipline dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Firenze in collaborazione con l’Università Orientale di Roma. Tra il 2006 e il 2007 lavora nello studio dell’artista Alfredo Pirri ed è selezionata per un workshop diretto dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa nel parco dell’arte di Cancelli (Foligno). Nel 2008 espone presso il distretto 798 di Pechino nella Galleria Art Channel con un progetto curato da Filippo Salviati, docente di storia dell’arte dell’Estremo Oriente presso l’università La Sapienza di Roma.
Mostre selezionate: 2009 "Senza perdere il filo" a cura di Lea Mattarella, Galleria MARTE, Roma; 2008 “Empty city mutant place” a cura di Filippo Salviati e Ambra Corinti Galleria Art Channel, Pechino; 2007 “ Il sogno di Eva” a cura di Giulia Giovanardi, “Scatolesonore” rassegna di arti visive e performative, Rialtosantambrogio, Roma; “Manufatto in sito” a cura dell’Associazione culturale Viaindustriae con la supervisione di Hidetoshi Nagasawa, Parco dell’arte di Cancelli (Foligno).
08
novembre 2009
Karim Bennani / Sara Bernabucci – Sema-Soma / Segno e Corpo
Dall'otto al 13 novembre 2009
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DEI DIOSCURI
Roma, Via Piacenza, 1, (Roma)
Roma, Via Piacenza, 1, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì, ore 8.30 – 18.30
Vernissage
8 Novembre 2009, ore 18.30
Sito web
www.medfilmfestival.org
Autore
Curatore