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Kate Lyddon – Happiness
Prima mostra personale in Italia della giovane artista inglese Kate Lyddon, nata nel 1979, già presente nella Saatchi Gallery. In mostra saranno presentati una selezione di opere su tela e su carta realizzate per l’occasione.
Comunicato stampa
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La Galleria Davide Di Maggio dopo l’esperienza di sei anni a Berlino, è lieta di annunciare l’apertura del nuovo spazio a Milano in Viale Monza 10.
Per l’occasione sarà presentata la prima mostra personale in Italia della giovane artista inglese Kate Lyddon, nata nel 1979, già presente nella Saatchi Gallery. In mostra saranno presentati una selezione di opere su tela e su carta realizzate per l’occasione.
Nelle immagini di Kate Lyddon, vi è rappresentata la confusione e la paura, ma anche l’humor. L’artista attira l’attenzione del visitatore ricreando scene di vita quotidiana, alternando situazioni divertenti ad altre meno. “C’è un elemento autobiografico nel mio lavoro, sono inspirata da cose che accadono a me e ai miei amici, spesso un sentimento, un emozione o un’esperienza mi fanno pensare ad una canzone che poi io sviluppo nei quadri” dice Kate Lyddon.
I personaggi dei collages possono essere persone che lei conosce e ricorda, o che ha semplicemente osservato o immaginato e qualche volta sono persone che lei non vorrebbe incontrare mai: un uomo pettina i capelli di una donna: i capelli, veri, sono attaccati sulla tela come in un collage, il colore arancio fuori esce dalla bocca dell’ uomo, mentre sul corpo della donna sono dipinte le parole “Dirty Devil” e “Singing about some old flame”: “Voglio dipingere qualcosa di strano nei miei quadri, che disorienti e inquieti lo spettatore”
Il modo di dipingere questi personaggi ricorda quello di Jockum Nordström mentre le ambientazioni ricordano Francis Bacon: “Bacon e Nordström sono artisti che mi hanno inspirato esteticamente, ma concettualmente trovo più inspirazione dalla musica e dalla vita di tutta i giorni. Ho sentito qualcuno una volta descrivere i miei lavori come rock and roll, mia madre una volta li definì grotteschi. Spero che il visitatore sia colpito da una estetica che possa farlo riflettere concettualmente”.
Following six successful years in Berlin, Gallery Davide Di Maggio is excited to announce the opening of a new space in Milan, at Viale Monza 10.
In celebration of the occasion, the gallery is presenting the first solo exhibition in Italy of the young British artist Kate Lyddon. Born in 1979 and based in London, Lyddon's work is already part of the Saatchi Collection and for this new exhibition in Milan the artist will show an entirely unseen body of drawings and paintings.
A perversely fraught and difficult emotion, 'Happiness' is a general destination we move towards, yet directions or even an approximate location can often elude us. Left at the corner there? Up the hill a little further? Just past the terrible life decision? I suppose if one were to attempt to define Lyddon's work for this show, then it would be a document to these horrors of doubt; the complexity of the simple life decisions we are forced to make and the fear of consequence.
Lyddon's paintings are predominantly occupied by fictitious characters. Hopeful yet shabby in disposition, they could easily allude to Lyddon's own faded aspirations; dancers, trapeze artists and performers strut and swing across the canvas or paper to the tune of the artist's imagined second life. In conversation, Lyddon openly admits to some of these fears - 'I know it's probably too late to become a dancer...too late to become a number of things in fact...' - and the reality of these 'lost' ambitions are uncomfortably and joyously lived out with equal horror and celebration when dragged across her canvasses and paper.
Lyddon's work tends to openly confront this duality of emotion. The loss of something, yet the relief of its disappearance. That party one might have gone to could also be seen as 'one less opportunity to make a fool of oneself.' Fairground exhibitionists and social pariahs collide to create beautiful and contorted forms within the work. Everything appears to permanently teeter on the edge of a nervous breakdown and the mystery that keeps it all from drowning is probably the same thing that keeps us all afloat – the reason we can't help but stop and stare.
Kate Lyddon was born in Brighton and lives and works in London. She studied at the Royal University College of Fine Arts (Stockholm) and Chelsea College of Art (London) and exhibits internationally.
Nach sechs Jahren in Berlin freuen wir uns Ihnen mitteilen zu dürfen, dass die Galleria Davide di Maggio neue Räumlichkeiten in der Viale Monza 10 in Mailand bezogen hat.
Zu diesem Anlass zeigen wir die erste Einzelausstellung der jungen englischen Künstlerin Kate Lyddon in Italien, die 1979 in London geboren wurde und bereits in der Saatchi Gallery vertreten ist. Die Ausstellung wird eine Auswahl ihrer neuen Arbeiten auf Leinwand, sowie Zeichnungen präsentieren, die zum Anlass entstanden sind. Kate Lyddons Bilderwelt ist durch Konfusion und Angst, jedoch auch durch Humor bestimmt. Die Künstlerin versetzt den Betrachter in alltägliche Situationen, die teils beunruhigend, teils jedoch auch amüsant sind. “In meinen Arbeiten findet sich viel Autobiografisches, mich inspirieren Dinge, die mir und meinen Freunden passieren, oft ist es ein Gefühl, eine Emotion oder eine Erfahrung, die mich an ein Lied erinnern lassen, das ich dann zu einem Bild weiterentwickle”, sagt Kate Lyddon.
Die Figuren in ihren Bildern sind oft Menschen die sie kennt und an die sie sich erinnert, oder ganz einfach Menschen, die sie beobachtet oder erfunden hat, manchmal auch Menschen, denen sie nie begegnen möchte: Ein Mann, der die Haare einer Frau kämmt: Die Haare auf den Bildern sind echt und wurden auf die Leinwand geklebt wie eine Collage. Aus dem Mund des Mannes fliesst orangene Farbe, während auf dem Körper der Frau die Wörter “dirty devil” und “singing about some old flames” stehen: “Ich möchte in meinen Bildern etwas Sonderbares darstellen, das den Betrachter verunsichern und beunruhigen soll.”
Lyddons Figuren erinnern an jene von Jockum Nordströms, während die Umgebungen an Francis Bacon erinnern: “Bacon und Nordström sind beides Künstler, die mich ästhetisch inspiriert haben, trotzdem finde ich konzeptuell mehr Inspiration in der Musik und im alltäglichen Leben. Jemand bezeichnete meine Arbeiten einmal als “rock and roll”, meine Mutter hingegen findet sie grotesk. Ich hoffe, dass der Betrachter zum einen von der Ästhetik eingenommen wird, die Bilder jedoch auch konzeptuell reflektiert.
Kate Lyddon wuchs in Brighton auf, lebt und arbeitet heute jedoch im Künstlerquartier Hackney in Ost- London. Lyddon hat einige Jahre an der Royal University of Fine Arts in Stockholm studiert.
Per l’occasione sarà presentata la prima mostra personale in Italia della giovane artista inglese Kate Lyddon, nata nel 1979, già presente nella Saatchi Gallery. In mostra saranno presentati una selezione di opere su tela e su carta realizzate per l’occasione.
Nelle immagini di Kate Lyddon, vi è rappresentata la confusione e la paura, ma anche l’humor. L’artista attira l’attenzione del visitatore ricreando scene di vita quotidiana, alternando situazioni divertenti ad altre meno. “C’è un elemento autobiografico nel mio lavoro, sono inspirata da cose che accadono a me e ai miei amici, spesso un sentimento, un emozione o un’esperienza mi fanno pensare ad una canzone che poi io sviluppo nei quadri” dice Kate Lyddon.
I personaggi dei collages possono essere persone che lei conosce e ricorda, o che ha semplicemente osservato o immaginato e qualche volta sono persone che lei non vorrebbe incontrare mai: un uomo pettina i capelli di una donna: i capelli, veri, sono attaccati sulla tela come in un collage, il colore arancio fuori esce dalla bocca dell’ uomo, mentre sul corpo della donna sono dipinte le parole “Dirty Devil” e “Singing about some old flame”: “Voglio dipingere qualcosa di strano nei miei quadri, che disorienti e inquieti lo spettatore”
Il modo di dipingere questi personaggi ricorda quello di Jockum Nordström mentre le ambientazioni ricordano Francis Bacon: “Bacon e Nordström sono artisti che mi hanno inspirato esteticamente, ma concettualmente trovo più inspirazione dalla musica e dalla vita di tutta i giorni. Ho sentito qualcuno una volta descrivere i miei lavori come rock and roll, mia madre una volta li definì grotteschi. Spero che il visitatore sia colpito da una estetica che possa farlo riflettere concettualmente”.
Following six successful years in Berlin, Gallery Davide Di Maggio is excited to announce the opening of a new space in Milan, at Viale Monza 10.
In celebration of the occasion, the gallery is presenting the first solo exhibition in Italy of the young British artist Kate Lyddon. Born in 1979 and based in London, Lyddon's work is already part of the Saatchi Collection and for this new exhibition in Milan the artist will show an entirely unseen body of drawings and paintings.
A perversely fraught and difficult emotion, 'Happiness' is a general destination we move towards, yet directions or even an approximate location can often elude us. Left at the corner there? Up the hill a little further? Just past the terrible life decision? I suppose if one were to attempt to define Lyddon's work for this show, then it would be a document to these horrors of doubt; the complexity of the simple life decisions we are forced to make and the fear of consequence.
Lyddon's paintings are predominantly occupied by fictitious characters. Hopeful yet shabby in disposition, they could easily allude to Lyddon's own faded aspirations; dancers, trapeze artists and performers strut and swing across the canvas or paper to the tune of the artist's imagined second life. In conversation, Lyddon openly admits to some of these fears - 'I know it's probably too late to become a dancer...too late to become a number of things in fact...' - and the reality of these 'lost' ambitions are uncomfortably and joyously lived out with equal horror and celebration when dragged across her canvasses and paper.
Lyddon's work tends to openly confront this duality of emotion. The loss of something, yet the relief of its disappearance. That party one might have gone to could also be seen as 'one less opportunity to make a fool of oneself.' Fairground exhibitionists and social pariahs collide to create beautiful and contorted forms within the work. Everything appears to permanently teeter on the edge of a nervous breakdown and the mystery that keeps it all from drowning is probably the same thing that keeps us all afloat – the reason we can't help but stop and stare.
Kate Lyddon was born in Brighton and lives and works in London. She studied at the Royal University College of Fine Arts (Stockholm) and Chelsea College of Art (London) and exhibits internationally.
Nach sechs Jahren in Berlin freuen wir uns Ihnen mitteilen zu dürfen, dass die Galleria Davide di Maggio neue Räumlichkeiten in der Viale Monza 10 in Mailand bezogen hat.
Zu diesem Anlass zeigen wir die erste Einzelausstellung der jungen englischen Künstlerin Kate Lyddon in Italien, die 1979 in London geboren wurde und bereits in der Saatchi Gallery vertreten ist. Die Ausstellung wird eine Auswahl ihrer neuen Arbeiten auf Leinwand, sowie Zeichnungen präsentieren, die zum Anlass entstanden sind. Kate Lyddons Bilderwelt ist durch Konfusion und Angst, jedoch auch durch Humor bestimmt. Die Künstlerin versetzt den Betrachter in alltägliche Situationen, die teils beunruhigend, teils jedoch auch amüsant sind. “In meinen Arbeiten findet sich viel Autobiografisches, mich inspirieren Dinge, die mir und meinen Freunden passieren, oft ist es ein Gefühl, eine Emotion oder eine Erfahrung, die mich an ein Lied erinnern lassen, das ich dann zu einem Bild weiterentwickle”, sagt Kate Lyddon.
Die Figuren in ihren Bildern sind oft Menschen die sie kennt und an die sie sich erinnert, oder ganz einfach Menschen, die sie beobachtet oder erfunden hat, manchmal auch Menschen, denen sie nie begegnen möchte: Ein Mann, der die Haare einer Frau kämmt: Die Haare auf den Bildern sind echt und wurden auf die Leinwand geklebt wie eine Collage. Aus dem Mund des Mannes fliesst orangene Farbe, während auf dem Körper der Frau die Wörter “dirty devil” und “singing about some old flames” stehen: “Ich möchte in meinen Bildern etwas Sonderbares darstellen, das den Betrachter verunsichern und beunruhigen soll.”
Lyddons Figuren erinnern an jene von Jockum Nordströms, während die Umgebungen an Francis Bacon erinnern: “Bacon und Nordström sind beides Künstler, die mich ästhetisch inspiriert haben, trotzdem finde ich konzeptuell mehr Inspiration in der Musik und im alltäglichen Leben. Jemand bezeichnete meine Arbeiten einmal als “rock and roll”, meine Mutter hingegen findet sie grotesk. Ich hoffe, dass der Betrachter zum einen von der Ästhetik eingenommen wird, die Bilder jedoch auch konzeptuell reflektiert.
Kate Lyddon wuchs in Brighton auf, lebt und arbeitet heute jedoch im Künstlerquartier Hackney in Ost- London. Lyddon hat einige Jahre an der Royal University of Fine Arts in Stockholm studiert.
22
ottobre 2009
Kate Lyddon – Happiness
Dal 22 ottobre al 30 novembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVIDE DI MAGGIO – VIALE MONZA
Milano, Viale Monza, 10, (Milano)
Milano, Viale Monza, 10, (Milano)
Orario di apertura
dal Lun. al Sab. dalle 10,00 - 12,30 / 15,00 - 19,30
Vernissage
22 Ottobre 2009, ore 18.30
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