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Katharina Sieverding – Trasformazioni
Figura colossale dell’arte contemporanea, proveniente dalla nota Scuola di Düsseldorf, ha elaborato un percorso del tutto personale basato sulla riscoperta della forza artistica e semantica del mezzo fotografico.
Comunicato stampa
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Katharina Sieverding (Praga, 1944) conclude, con la sua personale, il progetto del ciclo di mostre durato due anni de Il Ponte Contemporanea in collaborazione con Achille Bonito Oliva.
Figura colossale dell’arte contemporanea, proveniente dalla nota Scuola di Düsseldorf, ha elaborato un percorso del tutto personale basato sulla riscoperta della forza artistica e semantica del mezzo fotografico.
Deve la sua notorietà alla trasposizione degli eventi della sua epoca su gigantografie, che illustrano processi e trasformazioni su larga scala: dai processi biologici di un repertorio clinico e scientifico, agli eventi politici, alle variazioni somatiche. Un riconoscibile tratto iconografico ed un lavoro sull’interpretazione della percezione, come possibilità di un’ulteriore e più profondo mutamento, inteso sia nei suoi caratteri esteriori che nei dati strutturali sociali.
Questa mostra è basata dunque sull’idea della continuazione - dagli anni Settanta - di una ricerca sulla trasformazione, dal microcosmo naturale alla forma umana, dalle mutazioni genetiche, dal visibile al microscopio, ai cambiamenti di costume, di apparenza. Punto centrale è l’autoritratto: conferisce al suo viso un aspetto nuovo e diverso con fattori artificiali, talvolta mutando in modo più o meno evidente fisionomia in un’altra sé, talvolta traslando la sua immagine su di un uomo. Fotografie di grande formato e tre installazioni video accostano immagini in sequenza con combinazioni, montaggi, dissolvenze, oscillando in un’infinità di volti possibili.
Il suo lavoro è stato esposto in grandi eventi espositivi come Documenta di Kassel (d5, d6, d7), e Biennale di Venezia (1976, 1980, 1997, 1999); in musei quali Stedelijk Museum di Amsterdam, CCA di Kitakyushu (Giappone), P.S.1 Contemporary Art Center di Long Island (USA), Museo di Arte Contemporàneo di Monterrey (Messico), Museo Nazionale di Montevideo (Uruguay), MAN di Nuoro, MACRO di Roma, MOCA di Los Angeles (USA). Sue personali sono state tenute in gallerie di tutta la Germania, Austria e Svizzera.
Ha ricevuti premi e riconoscimenti: Deutscher Kritikerpreis (1994), Lovis-Corinth-Preis (1996), Kaiserring der Stadt Goslar (2004).
Figura colossale dell’arte contemporanea, proveniente dalla nota Scuola di Düsseldorf, ha elaborato un percorso del tutto personale basato sulla riscoperta della forza artistica e semantica del mezzo fotografico.
Deve la sua notorietà alla trasposizione degli eventi della sua epoca su gigantografie, che illustrano processi e trasformazioni su larga scala: dai processi biologici di un repertorio clinico e scientifico, agli eventi politici, alle variazioni somatiche. Un riconoscibile tratto iconografico ed un lavoro sull’interpretazione della percezione, come possibilità di un’ulteriore e più profondo mutamento, inteso sia nei suoi caratteri esteriori che nei dati strutturali sociali.
Questa mostra è basata dunque sull’idea della continuazione - dagli anni Settanta - di una ricerca sulla trasformazione, dal microcosmo naturale alla forma umana, dalle mutazioni genetiche, dal visibile al microscopio, ai cambiamenti di costume, di apparenza. Punto centrale è l’autoritratto: conferisce al suo viso un aspetto nuovo e diverso con fattori artificiali, talvolta mutando in modo più o meno evidente fisionomia in un’altra sé, talvolta traslando la sua immagine su di un uomo. Fotografie di grande formato e tre installazioni video accostano immagini in sequenza con combinazioni, montaggi, dissolvenze, oscillando in un’infinità di volti possibili.
Il suo lavoro è stato esposto in grandi eventi espositivi come Documenta di Kassel (d5, d6, d7), e Biennale di Venezia (1976, 1980, 1997, 1999); in musei quali Stedelijk Museum di Amsterdam, CCA di Kitakyushu (Giappone), P.S.1 Contemporary Art Center di Long Island (USA), Museo di Arte Contemporàneo di Monterrey (Messico), Museo Nazionale di Montevideo (Uruguay), MAN di Nuoro, MACRO di Roma, MOCA di Los Angeles (USA). Sue personali sono state tenute in gallerie di tutta la Germania, Austria e Svizzera.
Ha ricevuti premi e riconoscimenti: Deutscher Kritikerpreis (1994), Lovis-Corinth-Preis (1996), Kaiserring der Stadt Goslar (2004).
17
gennaio 2008
Katharina Sieverding – Trasformazioni
Dal 17 gennaio al 17 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL PONTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Beatrice Cenci, 9/9a, (Roma)
Roma, Via Beatrice Cenci, 9/9a, (Roma)
Orario di apertura
Dal Lunedì al Sabato, ore 12-20
Vernissage
17 Gennaio 2008, ore 18
Autore
Curatore