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Kaye Donachie – Behind her eyelids she sees something
prima personale in Italia di Kaye Donachie (Glasgow, 1970). I ritratti esposti in mostra sono ispirati a icone moderniste e rivoluzionarie, scrittrici, attrici, poetesse e attiviste che assunsero, nel secolo scorso, un ruolo coraggioso e anticonvenzionale.
Comunicato stampa
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KAYE DONACHIE
BEHIND HER EYELIDS SHE SEES SOMETHING
RIBOT presenta la prima personale in Italia di Kaye Donachie (Glasgow, 1970): una selezione di recenti dipinti realizzati dall'artista in occasione della mostra.
"Behind her eyelids she sees something”, titolo della mostra, è una citazione tratta dalla novella La Maladie de la mort (La malattia della morte, 1982) di Marguerite Duras, scrittrice e regista francese nota al grande pubblico anche per il celebre romanzo L’Amant e per la sceneggiatura di Hiroshima Mon Amour.
Le opere esposte evocano, come nello scritto della Duras, una contraddizione che allude ad una dimensione ‘altra’, dove l'immaginario onirico si fonde e si scontra con il reale. Donachie si concentra, più che sull’aspetto narrativo, sull’abilità della scrittrice di dissolvere la percezione dello spazio e del tempo in cui sono ambientate le sue storie.
Nelle tele di piccolo formato presenti in mostra, i vibranti tratti della sua pittura rimandano, non a caso, a quella sottile linea di confine che separa la visione intima e sensibile di ogni individuo da quella corporea della materia.
Lo sguardo nostalgico dei ritratti esposti è carico di luce, di colori sfumati e di velature sovrapposte che restituiscono alle figure rappresentate un fascino misterioso dal sapore antico. Ispirati a icone moderniste e rivoluzionarie, i soggetti di Donachie sono scrittrici, attrici, poetesse e attiviste che assunsero nella società culturale del secolo scorso un ruolo coraggioso e anticonvenzionale.
La mostra prosegue al piano inferiore con una serie di opere realizzate in continuità con il concept espositivo della galleria che prevede per ogni personale la realizzazione di un progetto dedicato. Kaye Donachie ci presenta delle stampe su cotone realizzate con la storica tecnica della cianotipia, un metodo fotografico inventato nel 1842. Questa stampa è caratterizzata dal tipico colore blu di Prussia e avviene attraverso un processo quasi alchemico di contatto tra il supporto sensibilizzato e la luce. Inizialmente utilizzata per la riproduzione di note, diagrammi, disegni tecnici e planimetrie, il cianotipo viene successivamente applicato in ambito artistico anche grazie al prezioso contributo di Anna Atkins, da molti considerata la prima fotografa della storia.
Kaye Donachie vive e lavora a Londra. Ha studiato pittura al Royal College of Art di Londra. Sue Mostre personali e collettive si sono tenute presso prestigiose istituzioni e gallerie internazionali, tra queste: Fireplace Project, East Hampton, NY, 2015; Ile-de-France Le Plateau, Parigi, 2015; Museo d’Arte Moderna, San Marino, 2013; Tate St Ives, St Ives, 2009; Schirn Kunsthalle, Francoforte, 2007; Tate Triennal, Tate Britain, Londra, 2006 e molte altre. Le sue opere oggi sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private come: The British Council, Londra; Fonds Régional d’Art Contemporain, Parigi. Nel 1999 ha vinto il prestigioso John Moores Award.
BEHIND HER EYELIDS SHE SEES SOMETHING
RIBOT presenta la prima personale in Italia di Kaye Donachie (Glasgow, 1970): una selezione di recenti dipinti realizzati dall'artista in occasione della mostra.
"Behind her eyelids she sees something”, titolo della mostra, è una citazione tratta dalla novella La Maladie de la mort (La malattia della morte, 1982) di Marguerite Duras, scrittrice e regista francese nota al grande pubblico anche per il celebre romanzo L’Amant e per la sceneggiatura di Hiroshima Mon Amour.
Le opere esposte evocano, come nello scritto della Duras, una contraddizione che allude ad una dimensione ‘altra’, dove l'immaginario onirico si fonde e si scontra con il reale. Donachie si concentra, più che sull’aspetto narrativo, sull’abilità della scrittrice di dissolvere la percezione dello spazio e del tempo in cui sono ambientate le sue storie.
Nelle tele di piccolo formato presenti in mostra, i vibranti tratti della sua pittura rimandano, non a caso, a quella sottile linea di confine che separa la visione intima e sensibile di ogni individuo da quella corporea della materia.
Lo sguardo nostalgico dei ritratti esposti è carico di luce, di colori sfumati e di velature sovrapposte che restituiscono alle figure rappresentate un fascino misterioso dal sapore antico. Ispirati a icone moderniste e rivoluzionarie, i soggetti di Donachie sono scrittrici, attrici, poetesse e attiviste che assunsero nella società culturale del secolo scorso un ruolo coraggioso e anticonvenzionale.
La mostra prosegue al piano inferiore con una serie di opere realizzate in continuità con il concept espositivo della galleria che prevede per ogni personale la realizzazione di un progetto dedicato. Kaye Donachie ci presenta delle stampe su cotone realizzate con la storica tecnica della cianotipia, un metodo fotografico inventato nel 1842. Questa stampa è caratterizzata dal tipico colore blu di Prussia e avviene attraverso un processo quasi alchemico di contatto tra il supporto sensibilizzato e la luce. Inizialmente utilizzata per la riproduzione di note, diagrammi, disegni tecnici e planimetrie, il cianotipo viene successivamente applicato in ambito artistico anche grazie al prezioso contributo di Anna Atkins, da molti considerata la prima fotografa della storia.
Kaye Donachie vive e lavora a Londra. Ha studiato pittura al Royal College of Art di Londra. Sue Mostre personali e collettive si sono tenute presso prestigiose istituzioni e gallerie internazionali, tra queste: Fireplace Project, East Hampton, NY, 2015; Ile-de-France Le Plateau, Parigi, 2015; Museo d’Arte Moderna, San Marino, 2013; Tate St Ives, St Ives, 2009; Schirn Kunsthalle, Francoforte, 2007; Tate Triennal, Tate Britain, Londra, 2006 e molte altre. Le sue opere oggi sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private come: The British Council, Londra; Fonds Régional d’Art Contemporain, Parigi. Nel 1999 ha vinto il prestigioso John Moores Award.
30
settembre 2015
Kaye Donachie – Behind her eyelids she sees something
Dal 30 settembre al 21 novembre 2015
arte contemporanea
Location
RIBOT ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle ore 15 alle 19.30, sabato dalle 11.30 alle 18.30 / anche su appuntamento
Vernissage
30 Settembre 2015, Ore 19
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