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Kevin Francis Gray – Ringsend
Sculture attrattive e repellenti, dalla superficie glamour eppure dal significato oscuro
Comunicato stampa
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Alla sua seconda personale a Napoli Kevin Francis Gray promette di emozionare.
Sculture attrattive e repellenti, dalla superficie glamour eppure dal significato oscuro. Teschi voodoo e grazie virginali nascondono e disvelano insieme una malinconia profonda. Neanche la purezza formale che cristallizza queste figure in una dimensione atemporale riesce realmente ad allentare la volonta' di capire cosa ci sia “oltre". Ringsend, omaggio al quartiere malfamato di Dublino, e' un ritorno alle origini dell’irlandese Gray, e allo stesso tempo richiamo all’iconografia classica. La scultura, medium tradizionale per eccellenza, rimanda nell’opera di Gray tutta la complessita' e la decadenza del nostro tempo, attraverso la scelta di soggetti contemporanei e “borderline".
Le gang di ragazzini dell’East End (e del Ringsend) sono immortalati nelle sue opere, con i loro abiti street wear e le immancabili nike, in un’operazione di eternizzazione, in omaggio a quel futuro che probabilmente non avranno mai. La ricerca della salvezza dalla solitudine si percepisce nella delicatezza dei gesti dei personaggi e in titoli come Hold Tight, intercalare dialettale che contiene in se' l’accezione del rispetto. I loro volti, celati nei cappucci, si trasformano in teschi e l’assenza di speranza si materializza in una cascata di lacrime di cristalli fino congiungere le loro silhouette con il pentagramma, in stile vittoriano, simbolo del maligno, in una sorta di patto col diavolo.
Sculture attrattive e repellenti, dalla superficie glamour eppure dal significato oscuro. Teschi voodoo e grazie virginali nascondono e disvelano insieme una malinconia profonda. Neanche la purezza formale che cristallizza queste figure in una dimensione atemporale riesce realmente ad allentare la volonta' di capire cosa ci sia “oltre". Ringsend, omaggio al quartiere malfamato di Dublino, e' un ritorno alle origini dell’irlandese Gray, e allo stesso tempo richiamo all’iconografia classica. La scultura, medium tradizionale per eccellenza, rimanda nell’opera di Gray tutta la complessita' e la decadenza del nostro tempo, attraverso la scelta di soggetti contemporanei e “borderline".
Le gang di ragazzini dell’East End (e del Ringsend) sono immortalati nelle sue opere, con i loro abiti street wear e le immancabili nike, in un’operazione di eternizzazione, in omaggio a quel futuro che probabilmente non avranno mai. La ricerca della salvezza dalla solitudine si percepisce nella delicatezza dei gesti dei personaggi e in titoli come Hold Tight, intercalare dialettale che contiene in se' l’accezione del rispetto. I loro volti, celati nei cappucci, si trasformano in teschi e l’assenza di speranza si materializza in una cascata di lacrime di cristalli fino congiungere le loro silhouette con il pentagramma, in stile vittoriano, simbolo del maligno, in una sorta di patto col diavolo.
15
dicembre 2006
Kevin Francis Gray – Ringsend
Dal 15 dicembre 2006 al 02 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
CHANGING ROLE – MOVE OVER GALLERY
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 16-19.30
Vernissage
15 Dicembre 2006, ore 19.30
Autore