Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Kevin Rausch – Vedere l’invisibile
SARP è lieta d presentare Kevin Rausch, Vedere L’invisibile, mostra che raccoglie gli esiti del suo periodo di residenza a Palazzo Previtera. Kevin Rausch (1980) è un’artista polisemico di Vienna, che affianca alla pittura e alla scultura le pratiche del cinema sperimentale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La sua formazione è stata influenza dai movimenti artistici dell'avanguardia, dalla fenomenologia (Maurice Merleau-Ponty) e dalla psicoanalisi (Carl Jung) che hanno rivoluzionato il modo di fare arte.
Nei suoi dipinti, le immagini dei gatti, osservatori discreti di ció che ci circonda, di quel mondo reale e di quella societá economica e consumistica sono al di fuori di uno spazio-tempo delimitato, non è un luogo in cui ritrovarsi, c’è solo un confine che delimita, ed è il contorno della tela e la sua cornice che fungono
da riferimento per il soggetto che narra la storia e ne fa esperienza perché rientra nel dominio esperienziale del soggetto stesso. Il non-luogo o u-topia, è la visione della felicità, libertà in cui l’artista ama perdersi e proietta le
possibilità di un mondo migliore, o meglio di tante possibilità. Nelle sue opere i gatti esprimono l’essenza della felicità, dell’aggressività; sono l’alter-ego dell’artista e attraverso l’animale, Rausch, riesce a osservare internamente l’enigma della vita.
Nelle sculture di cartapesta di cartoni riciclati, l’artista privilegia sempre la nozione d’immagine. A differenza dei dipinti il supporto delle sculture è invece individuato nello spazio e nel tempo attuali. La sua apparizione riempie una determinata estensione del campo visivo. L’artista in questo caso effettua la produzione di una finzione, produce il mondo degli oggetti, l’ambientazione, e i personaggi di un’opera teatrale, permettendo così al fruitore di partecipare a questa avventura in cui arte è teatro ma è anche la vita, l’esperienza vissuta. Le sculture in Rausch sono corpi, in quanto la massa riceve la sua forma in modi molteplici, ma sono il farsi-corpo di luoghi, di memorie, viaggi che accordano una dimora a tutte le cose e agli uomini un abitare in mezzo alle cose.
Infine, l’arte di Rausch manifesta la sua anima, vedere oltre il dato e aprire al regno dell’immaginale, quella prospettiva particolare delle cose, quella zona intermedia tra l’individuo e il mondo eterno, quel momento riflessivo nel quale gli eventi vengono trasformati in immagini.
Nei suoi dipinti, le immagini dei gatti, osservatori discreti di ció che ci circonda, di quel mondo reale e di quella societá economica e consumistica sono al di fuori di uno spazio-tempo delimitato, non è un luogo in cui ritrovarsi, c’è solo un confine che delimita, ed è il contorno della tela e la sua cornice che fungono
da riferimento per il soggetto che narra la storia e ne fa esperienza perché rientra nel dominio esperienziale del soggetto stesso. Il non-luogo o u-topia, è la visione della felicità, libertà in cui l’artista ama perdersi e proietta le
possibilità di un mondo migliore, o meglio di tante possibilità. Nelle sue opere i gatti esprimono l’essenza della felicità, dell’aggressività; sono l’alter-ego dell’artista e attraverso l’animale, Rausch, riesce a osservare internamente l’enigma della vita.
Nelle sculture di cartapesta di cartoni riciclati, l’artista privilegia sempre la nozione d’immagine. A differenza dei dipinti il supporto delle sculture è invece individuato nello spazio e nel tempo attuali. La sua apparizione riempie una determinata estensione del campo visivo. L’artista in questo caso effettua la produzione di una finzione, produce il mondo degli oggetti, l’ambientazione, e i personaggi di un’opera teatrale, permettendo così al fruitore di partecipare a questa avventura in cui arte è teatro ma è anche la vita, l’esperienza vissuta. Le sculture in Rausch sono corpi, in quanto la massa riceve la sua forma in modi molteplici, ma sono il farsi-corpo di luoghi, di memorie, viaggi che accordano una dimora a tutte le cose e agli uomini un abitare in mezzo alle cose.
Infine, l’arte di Rausch manifesta la sua anima, vedere oltre il dato e aprire al regno dell’immaginale, quella prospettiva particolare delle cose, quella zona intermedia tra l’individuo e il mondo eterno, quel momento riflessivo nel quale gli eventi vengono trasformati in immagini.
02
settembre 2021
Kevin Rausch – Vedere l’invisibile
Dal 02 al 30 settembre 2021
arte contemporanea
Location
SARP PALAZZO PREVITERA
Linguaglossa, Via D. Alighieri, 22, (CT)
Linguaglossa, Via D. Alighieri, 22, (CT)
Orario di apertura
18-20
Ufficio stampa
Balloon Project
Autore
Curatore
Media partner
Produzione organizzazione
Patrocini