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Kim Sooja – (Bottari, misure variabili, coperte e vestiti usati, 2004. Museion – Collezione Righi)
I Bottari (“copriletti”, “fagotti”), oggetto delle sue performance, sono la rappresentazione scultorea più efficace e sintetica dell’atto intimo del cucire, di avvolgere l’oggetto e il paesaggio, di unire pezzi di realtà diverse per farne memoria da portar con sé nel viaggio, nella migrazione. I tessuti occupano una posizione simbolica all’interno della cultura coreana e accompagnano occasioni importanti: si avvolgono in tessuti di cotone i neonati, si usano nei matrimoni e si avvolgono i defunti. Quindi il tessuto, identificato con il corpo, è considerato il contenitore dello spirito.
Comunicato stampa
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Kim Sooja si è formata tra Seoul e Parigi. In seguito si è trasferita nella città di New York, dove nel 1998 ha deciso di rimanere. Questi spostamenti hanno portato l’artista ad allontanarsi sempre di più dalla sua terra senza per questo intaccare le sue origini asiatiche che in maniera molto forte ritornano nelle sue opere. Queste ultime, esposte in numerosi musei e biennali tra cui la 24ema Biennale di San Paolo alla 48ema Biennale di Venezia, si avvalgono di linguaggi diversi che vanno dal video alla performance, dal cucito, all’uso dei tessuti tradizionali. I Bottari (“copriletti”, “fagotti”), oggetto delle sue performance, sono la rappresentazione scultorea più efficace e sintetica dell’atto intimo del cucire, di avvolgere l’oggetto e il paesaggio, di unire pezzi di realtà diverse per farne memoria da portar con sé nel viaggio, nella migrazione. I tessuti occupano una posizione simbolica all’interno della cultura coreana e accompagnano occasioni importanti: si avvolgono in tessuti di cotone i neonati, si usano nei matrimoni e si avvolgono i defunti. Quindi il tessuto, identificato con il corpo, è considerato il contenitore dello spirito.
21
gennaio 2009
Kim Sooja – (Bottari, misure variabili, coperte e vestiti usati, 2004. Museion – Collezione Righi)
Dal 21 gennaio al 22 marzo 2009
arte contemporanea
Location
PICCOLO MUSEION
Bolzano, Via Sassari, 17, (Bolzano)
Bolzano, Via Sassari, 17, (Bolzano)
Autore