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Kings – Untitled
Arte che non può prescindere dalla mano dell’artista, che trova la sua summa nel temporary shop posto alla fine del percorso espositivo, in cui pezzi unici e edizioni limitate rigorosamente hand-made, si offrono come memento ai visitatori, e in cui verrà presentato il numero 0 di KINGS, autoproduzione editoriale in 1000 copie, in bilico tra fanzine e multiplo d’artista, espressione cartacea della complessa poetica artistica di KINGS.
Comunicato stampa
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“Al mondo non c'è nulla di stabile, il tumulto è la vostra sola musica” John Keats.
Un appartamento, casa/laboratorio dei designers Emiliano Salci e Britt Moran, in cui i segni del tempo sono mantenuti, mostrati, conservati come testimonianza dello scorrere dell'esistenza; forme visive e sonore a riempire il cupo silenzio delle stanze: è la musica il fil rouge della mostra. Musica come “arte del suono organizzato”, musica, come unica forma espressiva quadridimensionale, capace di diffondersi nello spazio, di infrangere sbarramenti e diaframmi, di farsi momento esperienziale senza una tangibilità. Musica come momento rituale, tribale, liberatorio, lisergico, devastante, totalizzante; dischi che diventano materia scultorea, che si compongono in forme minimaliste, che diventano protagonisti di nuovi ready made duchampiani; installazioni che si trasformano in strumenti; materiali inerti, ferraglia, rifiuti, pezzi altamente tecnologici, che si mischiano, si compenetrano, collaborano per creare suoni destabilizzanti, melodie ipnotiche, composizioni estemporanee, che prenderanno vita durante l'inaugurazione, grazie alla collaborazione con il batterista Cristiano Calcagnile e il performer Manuel Scano.
Sette stanze, ambienti sinestetici, in cui suono e visione si incontrano, come eco lontano, come ritmico pulsare, come fragore assordante, tra attrazione e stordimento, curiosità e inquietudine, titubanza e sollievo, in cui le barriere di genere vengono rase al suolo.
Arte che non può prescindere dalla mano dell'artista, che trova la sua summa nel temporary shop posto alla fine del percorso espositivo, in cui pezzi unici e edizioni limitate rigorosamente hand-made, si offrono come memento ai visitatori, e in cui verrà presentato il numero 0 di KINGS, autoproduzione editoriale in 1000 copie, in bilico tra fanzine e multiplo d'artista, espressione cartacea della complessa poetica artistica di KINGS.
Kings è il progetto artistico, nato nel 2000, di Federica Perazzoli e Daniele Innamorato; più che semplicemente un duo, è la coppia è il nucleo fondante attorno a cui ruotano artisti e creativi come in una nuova Factory warholiana, in un lavoro che spazia tra le più diverse espressioni e tecniche, privilegiando la fotografia e il neon, ma sconfinando nel merchandising, nell'installazione, fino alla pubblicazione di fanzine autoprodotte, attraverso cui il pensiero artistico di Kings trova un veicolo per diffondersi al di fuori dei confini dello spazio in cui è canonicamente relegato per la fruizione..
Architettura, reportage, ma anche moda, design, e sopratutto musica, prima vera passione di Kings e fonte inesauribile di ispirazione, di collaborazione, e di sperimentazione su media e materiali extra artistici.
Un appartamento, casa/laboratorio dei designers Emiliano Salci e Britt Moran, in cui i segni del tempo sono mantenuti, mostrati, conservati come testimonianza dello scorrere dell'esistenza; forme visive e sonore a riempire il cupo silenzio delle stanze: è la musica il fil rouge della mostra. Musica come “arte del suono organizzato”, musica, come unica forma espressiva quadridimensionale, capace di diffondersi nello spazio, di infrangere sbarramenti e diaframmi, di farsi momento esperienziale senza una tangibilità. Musica come momento rituale, tribale, liberatorio, lisergico, devastante, totalizzante; dischi che diventano materia scultorea, che si compongono in forme minimaliste, che diventano protagonisti di nuovi ready made duchampiani; installazioni che si trasformano in strumenti; materiali inerti, ferraglia, rifiuti, pezzi altamente tecnologici, che si mischiano, si compenetrano, collaborano per creare suoni destabilizzanti, melodie ipnotiche, composizioni estemporanee, che prenderanno vita durante l'inaugurazione, grazie alla collaborazione con il batterista Cristiano Calcagnile e il performer Manuel Scano.
Sette stanze, ambienti sinestetici, in cui suono e visione si incontrano, come eco lontano, come ritmico pulsare, come fragore assordante, tra attrazione e stordimento, curiosità e inquietudine, titubanza e sollievo, in cui le barriere di genere vengono rase al suolo.
Arte che non può prescindere dalla mano dell'artista, che trova la sua summa nel temporary shop posto alla fine del percorso espositivo, in cui pezzi unici e edizioni limitate rigorosamente hand-made, si offrono come memento ai visitatori, e in cui verrà presentato il numero 0 di KINGS, autoproduzione editoriale in 1000 copie, in bilico tra fanzine e multiplo d'artista, espressione cartacea della complessa poetica artistica di KINGS.
Kings è il progetto artistico, nato nel 2000, di Federica Perazzoli e Daniele Innamorato; più che semplicemente un duo, è la coppia è il nucleo fondante attorno a cui ruotano artisti e creativi come in una nuova Factory warholiana, in un lavoro che spazia tra le più diverse espressioni e tecniche, privilegiando la fotografia e il neon, ma sconfinando nel merchandising, nell'installazione, fino alla pubblicazione di fanzine autoprodotte, attraverso cui il pensiero artistico di Kings trova un veicolo per diffondersi al di fuori dei confini dello spazio in cui è canonicamente relegato per la fruizione..
Architettura, reportage, ma anche moda, design, e sopratutto musica, prima vera passione di Kings e fonte inesauribile di ispirazione, di collaborazione, e di sperimentazione su media e materiali extra artistici.
24
settembre 2009
Kings – Untitled
Dal 24 settembre al 10 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO DIMORE
Milano, Via Solferino, 11, (Milano)
Milano, Via Solferino, 11, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 10 – 19 e su appuntamento
Vernissage
24 Settembre 2009, ore 18
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