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Kishio Suga – Le cose esistono
L’artista lavora sul rapporto percettivo esterno-interno che si manifesta nella “cosa”, nella relazione tra le “cose” (la natura) e nel rapporto tra noi e queste
Comunicato stampa
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Margini è lieta di presentare il lavoro
dell’artista giapponese Kishio Suga: fotografie,
quadri, installazioni e sculture realizzate dagli
anni ’70 ad oggi.
“Nello stesso modo in cui noi possediamo una coscienza, le cose possiedono un centro spirituale, una forza e una struttura che vanno oltre l'apparenza. Voglio dire, un potenziale latente. Bisogna essere capaci di scoprire questo
potenziale. Essere capaci di tirarlo fuori.” (Kishio Suga)
Dalle parole di Kishio Suga, rilasciate in un’intervista, si comprende che egli lavora sul
rapporto percettivo esterno-interno che si manifesta nella “cosa”, nella relazione tra le
“cose” (la natura) e nel rapporto tra noi e queste.
L’artista:
“…Devi interiorizzare la tua consapevolezza e i tuoi pensieri e poi portare ciò che è all'interno, all'esterno. Se lo fai, troverai certamente una parte di te stesso dentro l'opera.”
La natura:
“Ho sempre fermamente creduto in un aiuto esterno, e la natura possiede un'infinita
scorta di ciò che manca a noi. Ecco, affidarmi a qualcosa al di là di me stesso mi fa sentire più
reale.”
La cosa:
“…E poiché l'interno è collegato con l'esterno, ho dovuto considerare l'apparenza esterna
della cosa come sarà percepita, andando dall'esterno all'interno. Ma su quale parte d'esterno focalizzare la nostra consapevolezza? Anzi di considerare distrattamente l'intero, bisogna trovare il nostro proprio punto d'entrata.”
Kishio Suga è stato esponente del movimento Mono-ha (che significa “la scuola delle cose”), una delle principali espressioni delle avanguardie nipponiche degli anni ’70. “La scuola delle cose”
insegnava a fare dell’opera d’arte lo specchio della realtà naturale, colta nell’intimo delle
sue leggi e non un prodotto artificiale della mente umana: l’artista doveva farsi tramite tra
l’uomo e le cose e l’opera restare come traccia del suo percorso di conoscenza e astrazione del dato reale. Il movimento Mono-ha è nato alla fine degli anni ’60 del XX secolo attorno alla Toma Art University di Tokyo, dove Kishio Suga insegnava. Gli esponenti, oltre a lui, sono stati , Yoshida Katsuro, Sekine Nobuo, Takayama Noboru, Heraguchi Noriyuki, Narita Katsuhiko e
Koshimizu Susumu.
dell’artista giapponese Kishio Suga: fotografie,
quadri, installazioni e sculture realizzate dagli
anni ’70 ad oggi.
“Nello stesso modo in cui noi possediamo una coscienza, le cose possiedono un centro spirituale, una forza e una struttura che vanno oltre l'apparenza. Voglio dire, un potenziale latente. Bisogna essere capaci di scoprire questo
potenziale. Essere capaci di tirarlo fuori.” (Kishio Suga)
Dalle parole di Kishio Suga, rilasciate in un’intervista, si comprende che egli lavora sul
rapporto percettivo esterno-interno che si manifesta nella “cosa”, nella relazione tra le
“cose” (la natura) e nel rapporto tra noi e queste.
L’artista:
“…Devi interiorizzare la tua consapevolezza e i tuoi pensieri e poi portare ciò che è all'interno, all'esterno. Se lo fai, troverai certamente una parte di te stesso dentro l'opera.”
La natura:
“Ho sempre fermamente creduto in un aiuto esterno, e la natura possiede un'infinita
scorta di ciò che manca a noi. Ecco, affidarmi a qualcosa al di là di me stesso mi fa sentire più
reale.”
La cosa:
“…E poiché l'interno è collegato con l'esterno, ho dovuto considerare l'apparenza esterna
della cosa come sarà percepita, andando dall'esterno all'interno. Ma su quale parte d'esterno focalizzare la nostra consapevolezza? Anzi di considerare distrattamente l'intero, bisogna trovare il nostro proprio punto d'entrata.”
Kishio Suga è stato esponente del movimento Mono-ha (che significa “la scuola delle cose”), una delle principali espressioni delle avanguardie nipponiche degli anni ’70. “La scuola delle cose”
insegnava a fare dell’opera d’arte lo specchio della realtà naturale, colta nell’intimo delle
sue leggi e non un prodotto artificiale della mente umana: l’artista doveva farsi tramite tra
l’uomo e le cose e l’opera restare come traccia del suo percorso di conoscenza e astrazione del dato reale. Il movimento Mono-ha è nato alla fine degli anni ’60 del XX secolo attorno alla Toma Art University di Tokyo, dove Kishio Suga insegnava. Gli esponenti, oltre a lui, sono stati , Yoshida Katsuro, Sekine Nobuo, Takayama Noboru, Heraguchi Noriyuki, Narita Katsuhiko e
Koshimizu Susumu.
24
aprile 2009
Kishio Suga – Le cose esistono
Dal 24 aprile al 20 giugno 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARGINI
Massa, Via Dei Margini, 11, (Massa-carrara)
Massa, Via Dei Margini, 11, (Massa-carrara)
Vernissage
24 Aprile 2009, ore 18
Autore