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Knoll celebrates Bauhaus
In occasione del centenario per il Salone del Mobile di Milano, nello showroom di Piazza Bertarelli, attraverso la mostra “Knoll celebrates Bauhaus”, Knoll racconta i passaggi di un percorso che ancora oggi ha un riverbero potente sulla nostra contemporaneità.
Comunicato stampa
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In occasione del centenario per il Salone del Mobile di Milano, nello showroom di piazza Bertarelli, attraverso la mostra “Knoll celebrates Bauhaus” curata da OMA, studio co-fondato dall’architetto olandese Rem Koolhaas, con la collaborazione di Domitilla Dardi, storica e curatrice di design, Knoll racconta i passaggi di un percorso che ancora oggi ha un riverbero potente sulla nostra contemporaneità.
“Abbiamo fortemente voluto che questo progetto si concretizzasse proprio durante una settimana così importante per il design internazionale” dichiara Demetrio Apolloni, Presidente di Knoll Europe – “inaugurando una mostra che sottolinei il forte legame che la nostra azienda ha con il movimento modernista.”
Cento anni fa nasceva il Bauhaus, scuola tedesca che ebbe un’influenza unica sul progetto della modernità. La sua storia si intreccia in più momenti con quella di Knoll mediante una figura che è il fulcro di queste connessioni, quella di Florence Knoll.
La narrativa della storia è affidata a quattro ambienti/cluster che agiscono come scenari di un teatro che invita lo spettatore alla partecipazione, seguendo il più noto degli insegnamenti della scuola tedesca, il celebre “Learning by Doing”. Entrando nei quattro ambienti è possibile toccare con mano oggetti e arredi che sono gli attori principali della scena, creando partiture del racconto che mutano seguendo l’esperienza di ogni partecipante.
“Questa installazione è un tentativo di dare forma teatrale alla molteplicità di relazioni che legano storie emblematiche del Bauhaus e di Knoll. Abbiamo immaginato dei veri propri set in cui diversi oggetti popolano un’ideale scenario domestico – un meta-interno – lasciando al visitatore la possibilità di attivarli e scoprirli. I prodotti iconici di Marcel Breuer, Mies Van Der Rohe e Florence Knoll in questo modo non sono mai dissociati dall’ideale moderno di funzionalità quotidiana e si confrontano con altri oggetti appartenenti al più ampio contesto storico e culturale.” Definisce così il progetto Ippolito Pestellini Laparelli, partner OMA. E prosegue “Sin dalla nostra prima collaborazione con Knoll, abbiamo cercato di tradurre in modo creativo il motto Modern always celebrando di volta in volta l’eredità dei grandi maestri del XX secolo. Quest’anno mettiamo in scena i capisaldi di una relazione decisiva per la costruzione della modernità internazionale”.
Il primo cluster è dedicato a Marcel Breuer, designer che ha vissuto personalmente il Bauhaus prima come studente e poi come docente. La sua è la storia di una formazione che segue negli anni giovanili il contrasto tra le due anime della scuola, quella espressionista - più legata all’artigianato e a espressioni del folklore locale - e quella razionalista - internazionale e a tendenza industriale. La scelta di Breuer è quella di un’intera generazione di progettisti illuminati: la modernità internazionale che unisce arte e tecnica. I suoi mobili in tubolare metallico, nati dall’ispirazione del telaio di una bicicletta, sono icone di una visione del progetto che non ha tempo.
Ludwig Mies van der Rohe è il protagonista dell’ultima fase del Bauhaus e del secondo cluster. Siamo nell’epoca della piena affermazione del Razionalismo, quell’International Style che definisce la modernità in tutto il mondo. Sono gli anni di una piena consapevolezza del valore del progetto pensato per un pubblico ampio; la sfida da vincere è quella di portare la qualità a un numero allargato di persone. Accanto alle icone del Maestro indiscusso del Razionalismo, dalla serie MR alla Barcelona, si stagliano come co-protagonisti oggetti che sono il simbolo del progresso coniugato con l’eleganza essenziale: macchine fotografiche, telefoni, ma anche una nuova idea di femminilità più emancipata e autonoma (quella incarnata da Eileen Gray nel design e da Coco Chanel nella moda).
A fare da ponte tra Bauhaus e Knoll è la figura centrale di Florence Knoll alla quale è dedicato il terzo cluster. Nella sua straordinaria esistenza Florence passerà dagli incontri con Gropius e Breuer per poi divenire allieva prediletta di Mies. Sarà lei a veicolare al grande pubblico, attraverso la produzione Knoll, le icone di quell’idea di modernità che Mies porrà alla base della sua direzione del Bauhaus e della sua carriera. Da lui Florence apprende i segreti di una progetto armonioso, fatto non di singoli pezzi, ma di un’orchestrazione sapiente di elementi protagonisti e comparse, tutti necessari nel grande progetto dello spazio abitabile.
Il quarto cluster è una finestra critica sull’eredità del Bauhaus nel progetto contemporaneo. Tutta la nostra epoca, compresa quella che si definisce Post-moderna dagli anni ’60 in poi, ha un debito culturale imprescindibile con il Movimento Moderno di cui il Bauhaus è stato emblema. Anche coloro che hanno contestato la linea razionale e le logiche moderniste hanno stabilito la propria alternativa per contrasto con quel modello progettuale. In questo cluster la teatralità è pertanto portata in piena evidenza attraverso un dialogo tra opposti - rappresentati da arredi-personaggi - che creano il contraddittorio critico e la pluralità di soluzioni della nostra complessità odierna.
“Da questa prima tappa la mostra proseguirà nelle città di Parigi, Londra, Tokyo, Seoul e Sidney, per citarne alcune” – prosegue Apolloni – “a dimostrazione della volontà di proseguire il nostro impegno intellettuale, culturale e creativo con una forte proiezione verso il futuro pur non dimenticando mai tutti i valori che contraddistinguono Knoll.”
“Abbiamo fortemente voluto che questo progetto si concretizzasse proprio durante una settimana così importante per il design internazionale” dichiara Demetrio Apolloni, Presidente di Knoll Europe – “inaugurando una mostra che sottolinei il forte legame che la nostra azienda ha con il movimento modernista.”
Cento anni fa nasceva il Bauhaus, scuola tedesca che ebbe un’influenza unica sul progetto della modernità. La sua storia si intreccia in più momenti con quella di Knoll mediante una figura che è il fulcro di queste connessioni, quella di Florence Knoll.
La narrativa della storia è affidata a quattro ambienti/cluster che agiscono come scenari di un teatro che invita lo spettatore alla partecipazione, seguendo il più noto degli insegnamenti della scuola tedesca, il celebre “Learning by Doing”. Entrando nei quattro ambienti è possibile toccare con mano oggetti e arredi che sono gli attori principali della scena, creando partiture del racconto che mutano seguendo l’esperienza di ogni partecipante.
“Questa installazione è un tentativo di dare forma teatrale alla molteplicità di relazioni che legano storie emblematiche del Bauhaus e di Knoll. Abbiamo immaginato dei veri propri set in cui diversi oggetti popolano un’ideale scenario domestico – un meta-interno – lasciando al visitatore la possibilità di attivarli e scoprirli. I prodotti iconici di Marcel Breuer, Mies Van Der Rohe e Florence Knoll in questo modo non sono mai dissociati dall’ideale moderno di funzionalità quotidiana e si confrontano con altri oggetti appartenenti al più ampio contesto storico e culturale.” Definisce così il progetto Ippolito Pestellini Laparelli, partner OMA. E prosegue “Sin dalla nostra prima collaborazione con Knoll, abbiamo cercato di tradurre in modo creativo il motto Modern always celebrando di volta in volta l’eredità dei grandi maestri del XX secolo. Quest’anno mettiamo in scena i capisaldi di una relazione decisiva per la costruzione della modernità internazionale”.
Il primo cluster è dedicato a Marcel Breuer, designer che ha vissuto personalmente il Bauhaus prima come studente e poi come docente. La sua è la storia di una formazione che segue negli anni giovanili il contrasto tra le due anime della scuola, quella espressionista - più legata all’artigianato e a espressioni del folklore locale - e quella razionalista - internazionale e a tendenza industriale. La scelta di Breuer è quella di un’intera generazione di progettisti illuminati: la modernità internazionale che unisce arte e tecnica. I suoi mobili in tubolare metallico, nati dall’ispirazione del telaio di una bicicletta, sono icone di una visione del progetto che non ha tempo.
Ludwig Mies van der Rohe è il protagonista dell’ultima fase del Bauhaus e del secondo cluster. Siamo nell’epoca della piena affermazione del Razionalismo, quell’International Style che definisce la modernità in tutto il mondo. Sono gli anni di una piena consapevolezza del valore del progetto pensato per un pubblico ampio; la sfida da vincere è quella di portare la qualità a un numero allargato di persone. Accanto alle icone del Maestro indiscusso del Razionalismo, dalla serie MR alla Barcelona, si stagliano come co-protagonisti oggetti che sono il simbolo del progresso coniugato con l’eleganza essenziale: macchine fotografiche, telefoni, ma anche una nuova idea di femminilità più emancipata e autonoma (quella incarnata da Eileen Gray nel design e da Coco Chanel nella moda).
A fare da ponte tra Bauhaus e Knoll è la figura centrale di Florence Knoll alla quale è dedicato il terzo cluster. Nella sua straordinaria esistenza Florence passerà dagli incontri con Gropius e Breuer per poi divenire allieva prediletta di Mies. Sarà lei a veicolare al grande pubblico, attraverso la produzione Knoll, le icone di quell’idea di modernità che Mies porrà alla base della sua direzione del Bauhaus e della sua carriera. Da lui Florence apprende i segreti di una progetto armonioso, fatto non di singoli pezzi, ma di un’orchestrazione sapiente di elementi protagonisti e comparse, tutti necessari nel grande progetto dello spazio abitabile.
Il quarto cluster è una finestra critica sull’eredità del Bauhaus nel progetto contemporaneo. Tutta la nostra epoca, compresa quella che si definisce Post-moderna dagli anni ’60 in poi, ha un debito culturale imprescindibile con il Movimento Moderno di cui il Bauhaus è stato emblema. Anche coloro che hanno contestato la linea razionale e le logiche moderniste hanno stabilito la propria alternativa per contrasto con quel modello progettuale. In questo cluster la teatralità è pertanto portata in piena evidenza attraverso un dialogo tra opposti - rappresentati da arredi-personaggi - che creano il contraddittorio critico e la pluralità di soluzioni della nostra complessità odierna.
“Da questa prima tappa la mostra proseguirà nelle città di Parigi, Londra, Tokyo, Seoul e Sidney, per citarne alcune” – prosegue Apolloni – “a dimostrazione della volontà di proseguire il nostro impegno intellettuale, culturale e creativo con una forte proiezione verso il futuro pur non dimenticando mai tutti i valori che contraddistinguono Knoll.”
10
aprile 2019
Knoll celebrates Bauhaus
Dal 10 al 19 aprile 2019
architettura
design
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
serata - evento
design
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
serata - evento
Location
KNOLL
Milano, Piazza Luigi Vittorio Bertarelli, 2, (Milano)
Milano, Piazza Luigi Vittorio Bertarelli, 2, (Milano)
Orario di apertura
da Martedì 9 a Venerdì 19 dalle 10 alle 20
Vernissage
10 Aprile 2019, ore 18.30
Autore
Curatore