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KromArt expo 2021
Il CSF Adams è lieto di presentare KromArt expo 2021, rassegna fotografica che vedrà esposta la personale del fotoreporter Pino Bertelli, Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata, ed inoltre i lavori di Giorgio de Finis, Jack Sal, Gaetano Di Filippo e Veronica Benedetti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il CSF Adams è lieto di presentare KromArt expo, rassegna fotografica che si terrà a Palazzo Velli Expo, nel cuore del rione Trastevere, dal 16 al 19 dicembre 2021.
La manifestazione, che inaugurerà il 16 dicembre alle ore 18, vedrà esposta una retrospettiva del fotoreporter di Reporters sans frontières Pino Bertelli, dal titolo Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata, un disarmante atto di accusa contro la guerra attraverso i ritratti di quei bambini che la stanno subendo non solo con la fame, le brutalità e il terrore dei suoi conflitti, ma anche rendendola parte della loro quotidianità e di una forzata normalità.
Oltre alla mostra di Pino Bertelli saranno ospitati a Palazzo Velli Expo anche i lavori di Giorgio de Finis, Jack Sal, Gaetano Di Filippo, Veronica Benedetti e gli autori vincitori della call L’autoritratto ai tempi del coronavirus.
William Eugene Smith diceva: “Vorrei che le mie fotografie non fossero solo documentazione di fatti di cronaca, ma un atto di accusa contro la guerra e contro la violenza brutale e depravata che attacca gli animi e i corpi degli uomini. Vorrei che le mie fotografie fossero un potente catalizzatore emozionale e che possano contribuire a evitare che una simile follia criminale possa ripetersi di nuovo”. Pino Bertelli, sulla scia dell’insegnamento del documentarista americano, utilizza la fotografia come mezzo di trasmissione storica, un monito per non dimenticare, ma anche un’accusa che risuona per la sua urgenza contemporanea, per non fare chiudere gli occhi su un presente in cui ancora si perpetra il dolore e la distruzione di tanti per favorire il potere di pochi. I ritratti di Bertelli di Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata si concentrano specificatamente sullo sguardo di chi queste guerre le ha subite non solo come civile senza colpe, ma in più come bambino, diventato vittima prima ancora di essere uomo. I segni della devastazione ingiusta compaiono sui loro corpi come i segni di un linguaggio a senso unico, parlato unicamente da strategie del potere che infliggono pene distruttive come se fossero caramelle. Alcune immagini immortalano ferite che sono lacerazioni sul corpo e la cui devastazione viene occultata dalle bende, ma Bertelli va oltre, non si limita a ritrarre ciò che appare, ma si rende voce di quei bambini che sembrano essere portatori di un dolore universale, del dolore di un mondo intero, anche quando sono vestiti con un cappello da militare di alta levatura e una pistola (forse giocattolo) ancorata sul davanti dei pantaloni. Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia, infatti, risuona come una cartografia del dolore, un atlante di volti infantili che hanno visto la guerra e che ci puntano addosso i loro occhi come schermo riflettente delle barbarie e delle tragedie subite, senza pietismo, ma con il monito dell’ingiustizia subita.
Dicono di Pino Bertelli: “…migliore fotografo fotoritrattista istantaneista dei nostri tempi.” Ando Gilardi
KromArt expo 2021
Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia
di Pino Bertelli
dal 16 al 19 Dicembre
Palazzo Velli Expo, piazza di Sant’Egidio 10, Roma
info: www.kromart.it / csfadams@gmail.com
Ufficio stampa
Francesca Orsi: 348 5238868/ francesca.orsi@gmail.com
Pino Bertelli (Piombino, 23 aprile 1943) è un anarchico, fotografo, scrittore e cineasta italiano. Dal 1960 al 1986, Bertelli lavorò come operaio siderurgico in una fabbrica nella sua città natale. Ispirato da Pier Paolo Pasolini, iniziò a fotografare il cambiamento strutturale a Piombino diventando un “fotografo di strada”. Dall'inizio degli anni '80, diventò conosciuto come un autore sulla storia del cinema. Altre sue pubblicazioni sono invece il risultato dei suoi viaggi nel Mediterraneo e in Africa.
Nel 1999 ha ricevuto il “Premio Castiglioncello” per la fotografia sociale. Nel 2004 il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
Nel 2002 venne incaricato dall'amministrazione regionale toscana di fotografare le persone nei loro luoghi di lavoro, opera dal titolo La Toscana del lavoro, documentando così, tra le altre cose, i cambiamenti strutturali nella regione. Nel 2008 Alessandro Allaria è stato autore del reportage (per la televisione tedesca) Pino Bertelli. Il fotografo e le donne di Napoli. Nel 2014 il regista Antonio Manco ha realizzato, Pino Bertelli. Ritratto di un fotografo di strada, prodotto dal Festival del Cinema dei Diritti umani di Napoli e Buenos Aires.
Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Il fondo Pino Bertelli (circa 5000 libri) è consultabile nell’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa (Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia); un fondo fotografico (200 fotografie di ritratti piombinesi dal 1982 al 1994), è nell’Archivio Storico del Comune di Piombino.
Una selezione delle sue fotografie è presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. Il suo progetto Contro tutte le guerre è stata esposto alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia nel 2011. Fa parte di Reporters sans frontières.
La manifestazione, che inaugurerà il 16 dicembre alle ore 18, vedrà esposta una retrospettiva del fotoreporter di Reporters sans frontières Pino Bertelli, dal titolo Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata, un disarmante atto di accusa contro la guerra attraverso i ritratti di quei bambini che la stanno subendo non solo con la fame, le brutalità e il terrore dei suoi conflitti, ma anche rendendola parte della loro quotidianità e di una forzata normalità.
Oltre alla mostra di Pino Bertelli saranno ospitati a Palazzo Velli Expo anche i lavori di Giorgio de Finis, Jack Sal, Gaetano Di Filippo, Veronica Benedetti e gli autori vincitori della call L’autoritratto ai tempi del coronavirus.
William Eugene Smith diceva: “Vorrei che le mie fotografie non fossero solo documentazione di fatti di cronaca, ma un atto di accusa contro la guerra e contro la violenza brutale e depravata che attacca gli animi e i corpi degli uomini. Vorrei che le mie fotografie fossero un potente catalizzatore emozionale e che possano contribuire a evitare che una simile follia criminale possa ripetersi di nuovo”. Pino Bertelli, sulla scia dell’insegnamento del documentarista americano, utilizza la fotografia come mezzo di trasmissione storica, un monito per non dimenticare, ma anche un’accusa che risuona per la sua urgenza contemporanea, per non fare chiudere gli occhi su un presente in cui ancora si perpetra il dolore e la distruzione di tanti per favorire il potere di pochi. I ritratti di Bertelli di Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia negata si concentrano specificatamente sullo sguardo di chi queste guerre le ha subite non solo come civile senza colpe, ma in più come bambino, diventato vittima prima ancora di essere uomo. I segni della devastazione ingiusta compaiono sui loro corpi come i segni di un linguaggio a senso unico, parlato unicamente da strategie del potere che infliggono pene distruttive come se fossero caramelle. Alcune immagini immortalano ferite che sono lacerazioni sul corpo e la cui devastazione viene occultata dalle bende, ma Bertelli va oltre, non si limita a ritrarre ciò che appare, ma si rende voce di quei bambini che sembrano essere portatori di un dolore universale, del dolore di un mondo intero, anche quando sono vestiti con un cappello da militare di alta levatura e una pistola (forse giocattolo) ancorata sul davanti dei pantaloni. Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia, infatti, risuona come una cartografia del dolore, un atlante di volti infantili che hanno visto la guerra e che ci puntano addosso i loro occhi come schermo riflettente delle barbarie e delle tragedie subite, senza pietismo, ma con il monito dell’ingiustizia subita.
Dicono di Pino Bertelli: “…migliore fotografo fotoritrattista istantaneista dei nostri tempi.” Ando Gilardi
KromArt expo 2021
Contro la guerra. Ritratti dall’infanzia
di Pino Bertelli
dal 16 al 19 Dicembre
Palazzo Velli Expo, piazza di Sant’Egidio 10, Roma
info: www.kromart.it / csfadams@gmail.com
Ufficio stampa
Francesca Orsi: 348 5238868/ francesca.orsi@gmail.com
Pino Bertelli (Piombino, 23 aprile 1943) è un anarchico, fotografo, scrittore e cineasta italiano. Dal 1960 al 1986, Bertelli lavorò come operaio siderurgico in una fabbrica nella sua città natale. Ispirato da Pier Paolo Pasolini, iniziò a fotografare il cambiamento strutturale a Piombino diventando un “fotografo di strada”. Dall'inizio degli anni '80, diventò conosciuto come un autore sulla storia del cinema. Altre sue pubblicazioni sono invece il risultato dei suoi viaggi nel Mediterraneo e in Africa.
Nel 1999 ha ricevuto il “Premio Castiglioncello” per la fotografia sociale. Nel 2004 il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
Nel 2002 venne incaricato dall'amministrazione regionale toscana di fotografare le persone nei loro luoghi di lavoro, opera dal titolo La Toscana del lavoro, documentando così, tra le altre cose, i cambiamenti strutturali nella regione. Nel 2008 Alessandro Allaria è stato autore del reportage (per la televisione tedesca) Pino Bertelli. Il fotografo e le donne di Napoli. Nel 2014 il regista Antonio Manco ha realizzato, Pino Bertelli. Ritratto di un fotografo di strada, prodotto dal Festival del Cinema dei Diritti umani di Napoli e Buenos Aires.
Una parte del suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Il fondo Pino Bertelli (circa 5000 libri) è consultabile nell’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa (Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia); un fondo fotografico (200 fotografie di ritratti piombinesi dal 1982 al 1994), è nell’Archivio Storico del Comune di Piombino.
Una selezione delle sue fotografie è presso la Galleria degli Uffizi di Firenze. Il suo progetto Contro tutte le guerre è stata esposto alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia nel 2011. Fa parte di Reporters sans frontières.
16
dicembre 2021
KromArt expo 2021
Dal 16 al 19 dicembre 2021
arte contemporanea
Location
PALAZZO VELLI EXPO
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 10, (Roma)
Orario di apertura
Gio - Do
10 - 18
Vernissage
16 Dicembre 2021, 18:00
Ufficio stampa
Francesca Orsi
Autore