Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ksenia Yarosh – What remains
What remains è lo spogliarsi metaforico dall’eccesso, dalla figurazione rigida e lineare; un ritorno alla pura essenza dell’io artista dove l’antico si fonde col contemporaneo e lo sfondo diviene protagonista: una mostra in cui evocare è la parola d’ordine.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
What remains
Mostra personale di Ksenia Yarosh
A cura di Irene Fontana
Nell’ambito di Art City Bologna 2024 in occasione della cinquantesima edizione di Arte Fiera, il 31 gennaio alle ore 18.30 inaugura What remains, mostra personale dell’artista Ksenia Yarosh che per la prima volta presenterà al pubblico la sua nuova serie pittorica. La mostra, curata da Irene Fontana, coincide con un motivo di svolta e mutamento nella carriera dell’artista che, dopo aver sperimentato il figurativo da molteplici punti di vista e sempre con uno spiccato rigore tecnico, effettua un cambio di rotta, abbandonando i colori vivaci e il consapevole citazionismo degli ultimi lavori per addentrarsi in una dimensione più essenziale, attraverso la ripresa dell’antico e una ricercata raffinatezza della forma.
Tenendo a mente le diverse accezioni del termine evocare (dal latino e- e vocare, «chiamare fuori»), l’artista raffigura statue tipiche dell’arte classica e neoclassica e chiama altresì dal mondo ultraterreno quegli spiriti che incarnano tali figure, maestose e non prive di contraddizioni. Yarosh, però, non si limita a un rimando spirituale, ma concretamente chiama fuori dalla tela i soggetti in questione: attraverso la rimozione dell’acrilico dal suo supporto, evoca dalla superficie monocroma divinità mai casuali, sempre legate fra loro semanticamente e rappresentanti, ognuna, una parte fondamentale di se stessa. Tale operazione artistica va ascritta all’interno di ciò che potremmo definire quale minimalismo evocativo, in cui il visitatore può scontrarsi con un mondo onirico e suggestivo e la rappresentazione figurativa si fa essenziale: soltanto alcuni tratti del volto o del corpo emergono, infatti, dallo sfondo pittorico, suggerendo l’idea di una figura che non si svela mai nella sua complessità, ma che si presenta comunque in una vaga interezza e resta comprensibile nelle parti fondamentali che la compongono, confermando – nella teoria – la psicologia della Gestalt secondo cui “il tutto è diverso dalla somma delle sue parti”.
What remains è dunque lo spogliarsi metaforico dall’eccesso, dalla figurazione rigida e lineare; un ritorno alla pura essenza dell’io artista, dove l’antico si fonde col contemporaneo e lo sfondo diviene protagonista e in cui evocare diviene la parola d’ordine.
What remains
Mostra personale di Ksenia Yarosh a cura di Irene Fontana
Galleria Il Punto - Via San Felice 11/a Bologna
dall’1 al 5 febbraio dalle 10.00 alle 20.00
Sabato 3 febbraio orario continuato fino alle 24.00
nell’ambito di Art City White Night 2024
con What remains. Oneiric experience
Inaugurazione mercoledì 31 gennaio alle ore 18.30
Entrata libera
Info a whatremains.artcity@gmail.com
Mostra personale di Ksenia Yarosh
A cura di Irene Fontana
Nell’ambito di Art City Bologna 2024 in occasione della cinquantesima edizione di Arte Fiera, il 31 gennaio alle ore 18.30 inaugura What remains, mostra personale dell’artista Ksenia Yarosh che per la prima volta presenterà al pubblico la sua nuova serie pittorica. La mostra, curata da Irene Fontana, coincide con un motivo di svolta e mutamento nella carriera dell’artista che, dopo aver sperimentato il figurativo da molteplici punti di vista e sempre con uno spiccato rigore tecnico, effettua un cambio di rotta, abbandonando i colori vivaci e il consapevole citazionismo degli ultimi lavori per addentrarsi in una dimensione più essenziale, attraverso la ripresa dell’antico e una ricercata raffinatezza della forma.
Tenendo a mente le diverse accezioni del termine evocare (dal latino e- e vocare, «chiamare fuori»), l’artista raffigura statue tipiche dell’arte classica e neoclassica e chiama altresì dal mondo ultraterreno quegli spiriti che incarnano tali figure, maestose e non prive di contraddizioni. Yarosh, però, non si limita a un rimando spirituale, ma concretamente chiama fuori dalla tela i soggetti in questione: attraverso la rimozione dell’acrilico dal suo supporto, evoca dalla superficie monocroma divinità mai casuali, sempre legate fra loro semanticamente e rappresentanti, ognuna, una parte fondamentale di se stessa. Tale operazione artistica va ascritta all’interno di ciò che potremmo definire quale minimalismo evocativo, in cui il visitatore può scontrarsi con un mondo onirico e suggestivo e la rappresentazione figurativa si fa essenziale: soltanto alcuni tratti del volto o del corpo emergono, infatti, dallo sfondo pittorico, suggerendo l’idea di una figura che non si svela mai nella sua complessità, ma che si presenta comunque in una vaga interezza e resta comprensibile nelle parti fondamentali che la compongono, confermando – nella teoria – la psicologia della Gestalt secondo cui “il tutto è diverso dalla somma delle sue parti”.
What remains è dunque lo spogliarsi metaforico dall’eccesso, dalla figurazione rigida e lineare; un ritorno alla pura essenza dell’io artista, dove l’antico si fonde col contemporaneo e lo sfondo diviene protagonista e in cui evocare diviene la parola d’ordine.
What remains
Mostra personale di Ksenia Yarosh a cura di Irene Fontana
Galleria Il Punto - Via San Felice 11/a Bologna
dall’1 al 5 febbraio dalle 10.00 alle 20.00
Sabato 3 febbraio orario continuato fino alle 24.00
nell’ambito di Art City White Night 2024
con What remains. Oneiric experience
Inaugurazione mercoledì 31 gennaio alle ore 18.30
Entrata libera
Info a whatremains.artcity@gmail.com
31
gennaio 2024
Ksenia Yarosh – What remains
Dal 31 gennaio al 05 febbraio 2024
arte contemporanea
Location
Galleria il Punto
Bologna, Via San Felice, 11, (BO)
Bologna, Via San Felice, 11, (BO)
Orario di apertura
Dall’1 al 5 febbraio dalle 10.00 alle 20.00
Sabato 3 febbraio orario continuato fino alle 24.00
Vernissage
31 Gennaio 2024, Ore 18.30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico