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Kunst in der tasche – Arte in tasca
La Galleria del carbone ospita la mostra collettiva italo tedesca “arte in tasca”. La rassegna presenta un ventaglio di tecniche e tendenze espressive, accomunate dall’alta qualità e dal formato di cm.20×20. Sarà interessante stupirsi della creatività espressa nonostante il limite del supporto.
Comunicato stampa
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testo critico di Massimo Marchetti
Una mostra itinerante come Arte in Tasca, che contiene decine di opere dello stesso formato realizzate da altrettanti artisti italiani e tedeschi, è qualcosa che somiglia a un museo, e ciò rende quest'opera - l'ideatore e curatore è infatti l'artista Christoph Gerling - qualcosa di meno estemporaneo di quanto possa sembrare. Sono molti gli artisti contemporanei che si sono ispirati al concetto di museo come contenitore, a partire dalla sua forma più affascinante, quella del gabinetto delle meraviglie, per creare degli accumuli significanti che suscitassero nell'osservatore un senso di curiosità e di meraviglia. Basti pensare al surrealismo di Joseph Cornell, o al mitico Merzbau di Schwitters. Dalla fine degli anni sessanta, poi, sempre più artisti hanno riflettuto sul concetto stesso di museo, intervenendo nella riscrittura degli allestimenti, realizzando opere site specific che dessero un nuovo significato agli spazi forse troppo inerti dei musei tradizionali, o creando lavori che contenessero di volta in volta un dispositivo di raccolta (come Christian Boltanski), di catalogazione (come Mark Dion), di conservazione (come Damien Hirst) o di divulgazione (come Thomas Hirshhorn), tutte quelle funzioni cioè che caratterizzano lo statuto del museo. Un caso esemplare di riflessione sul significato storico e culturale di questa istituzione è senza dubbio quello di Giulio Paolini, che ha dedicato diverse opere all'analisi della nostra posizione di visitatori nel museo.
Questo spunto storico vuole dar conto della densità che si può celare in un'operazione come quella di Arte in Tasca. Presentare una rassegna di artisti da parte di un artista delinea una necessità che è quella di dare ordine all'incredibile varietà di interventi che si produce oggi nel mondo dell'arte. In mostra non ci sono gerarchie stilistiche, poetiche o generazionali, ma uno sguardo ad ampio raggio, un panorama dell'uscita dalla storia dell'arte che stiamo vivendo da alcuni decenni. Da quando la sequenza di spinte verso il "progresso" dell'arte che è stata protagonista di buona parte del XX si è esaurita, tutto è lecito perché tutto è acquisito: ecco dunque un saggio dell'esistente. Ma è una necessità della nostra epoca anche in altro senso, dato che la rapidità dei flussi della comunicazione e degli scambi genera per contrasto il bisogno di fermare lo zapping e di creare una griglia in cui ogni casella sia ferma e controllabile. Infine, la dimensione della "tasca". La distanza tra sistema dell'arte e mondo "reale" è un crepaccio di proporzioni drammatiche, manca spesso la dimensione umana dell'opera, la possibilità di un abbraccio metaforico da parte dell'osservatore. Un quadretto di venti per venti può contribuire a rendere possibile questo contatto.
Una mostra itinerante come Arte in Tasca, che contiene decine di opere dello stesso formato realizzate da altrettanti artisti italiani e tedeschi, è qualcosa che somiglia a un museo, e ciò rende quest'opera - l'ideatore e curatore è infatti l'artista Christoph Gerling - qualcosa di meno estemporaneo di quanto possa sembrare. Sono molti gli artisti contemporanei che si sono ispirati al concetto di museo come contenitore, a partire dalla sua forma più affascinante, quella del gabinetto delle meraviglie, per creare degli accumuli significanti che suscitassero nell'osservatore un senso di curiosità e di meraviglia. Basti pensare al surrealismo di Joseph Cornell, o al mitico Merzbau di Schwitters. Dalla fine degli anni sessanta, poi, sempre più artisti hanno riflettuto sul concetto stesso di museo, intervenendo nella riscrittura degli allestimenti, realizzando opere site specific che dessero un nuovo significato agli spazi forse troppo inerti dei musei tradizionali, o creando lavori che contenessero di volta in volta un dispositivo di raccolta (come Christian Boltanski), di catalogazione (come Mark Dion), di conservazione (come Damien Hirst) o di divulgazione (come Thomas Hirshhorn), tutte quelle funzioni cioè che caratterizzano lo statuto del museo. Un caso esemplare di riflessione sul significato storico e culturale di questa istituzione è senza dubbio quello di Giulio Paolini, che ha dedicato diverse opere all'analisi della nostra posizione di visitatori nel museo.
Questo spunto storico vuole dar conto della densità che si può celare in un'operazione come quella di Arte in Tasca. Presentare una rassegna di artisti da parte di un artista delinea una necessità che è quella di dare ordine all'incredibile varietà di interventi che si produce oggi nel mondo dell'arte. In mostra non ci sono gerarchie stilistiche, poetiche o generazionali, ma uno sguardo ad ampio raggio, un panorama dell'uscita dalla storia dell'arte che stiamo vivendo da alcuni decenni. Da quando la sequenza di spinte verso il "progresso" dell'arte che è stata protagonista di buona parte del XX si è esaurita, tutto è lecito perché tutto è acquisito: ecco dunque un saggio dell'esistente. Ma è una necessità della nostra epoca anche in altro senso, dato che la rapidità dei flussi della comunicazione e degli scambi genera per contrasto il bisogno di fermare lo zapping e di creare una griglia in cui ogni casella sia ferma e controllabile. Infine, la dimensione della "tasca". La distanza tra sistema dell'arte e mondo "reale" è un crepaccio di proporzioni drammatiche, manca spesso la dimensione umana dell'opera, la possibilità di un abbraccio metaforico da parte dell'osservatore. Un quadretto di venti per venti può contribuire a rendere possibile questo contatto.
27
giugno 2009
Kunst in der tasche – Arte in tasca
Dal 27 giugno al 26 luglio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato e festivi 17.00-20.00; martedì chiuso
Vernissage
27 Giugno 2009, ore 18.30
Autore
Curatore